Pingdom, cos’è e come usare questo tool per velocizzare il sito web

Postato in data 11 Gennaio 2024 da Riccardo Esposito

La velocità è importante per un sito internet. Ma non solo, oggi si ragiona in termini di Core Web Vitals quindi c’è bisogno di un passaggio extra: dobbiamo capire in che modo ottimizzare una serie di passaggi. Questo avviene anche grazie a strumenti come Pingdom. Vale a dire?

pingdom

Stiamo parlando di un un tool in versione freemium molto potente per analizzare il sito web come farebbe Pagespeed Insight. Offrendo però dei risultati e dei servizi differenti. Ora, è sicuramente vero che il tool di Mountain View è gratuito e questo diventa fondamentale sul lungo periodo.

E poi il Page Speed offre una gran quantità di dati ufficiali: insieme alla Search Console diventa uno strumento imprescindibile. Però non sempre si adatta alle necessità del webmaster per questo entrano i gioco delle soluzioni differenti come Pingdom. Vuoi approfondire? Continua a leggere.

Cos’è Pingdom, una definizione

Iniziamo dalle presentazioni: Pingdom è un tool per analizzare il sito web e fornire dati relativi all’UX. Nello specifico, permette di individuare gli elementi della pagina web che impediscono un caricamento ottimale.

Il che vuol dire rispettoso dei parametri suggeriti da Google in termini di user experience. In primo luogo possiamo registrare i tempi di caricamento ma Pingdom fornisce i dati necessari per ottimizzare i Core Web Vitals. Come, ad esempio, il Largest Contentful Paint ma anche il First Input Delay o FID

Come utilizzare questo strumento?

In primo luogo dobbiamo ricordare che è un’alternativa a Pagespeed Insight con una doppia versione: gratuita e a pagamento. La prime è utile per avere informazioni preziose sulla singola pagina web, la seconda diventa strumento per webmaster che ti consente di analizzare e monitorare più progetti nel tempo. Per testare le sue potenzialità puoi andare sulla home page ufficiale (https://tools.pingdom.com/) e inserire il tuo URL.

test velocità
Un test di velocità effettuato su Pingdom.

Nella versione gratuita puoi scegliere un numero di punti geografici limitato per effettuare il test. Una volta cliccato sul bottone ottieni una pagina in cui si riassumono i risultati ottenuti. Se non ti soddisfano puoi chiedere un trial di 14 giorni senza impegno per testare le funzioni avanzate.

Questo passaggio ti consente di usare 70 punti sparsi in tutto il mondo per testare i tuoi siti web. Ciò avviene 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma questo è un servizio avanzato che viene offerto solo ai clienti insieme ad altri benefit come il monitoraggio proattivo della velocità e dell’uptime.

Da leggere: perché è importante avere un sito web veloce?

I risultati che ottieni con Pingdom

Se vuoi testare la velocità del sito web sei nel posto giusto. Una volta terminata l’analisi, Pingdom restituisce una pagina con l’esito del test. Come puoi notare, il primo passaggio riguarda la sintesi dei dati ottenuti in termini di valutazione. Più una serie di indicazioni che riguardano:

  • Tempi di caricamento.
  • Richieste.
  • Peso della risorsa.
  • Rendering.

A seguire hai un box dedicato alle implementazioni e ai miglioramenti che puoi applicare subito alla pagina web analizzata. Nello specifico, hai una serie di voci con relativa finestra per individuare i punti che mostrano maggior debolezza. E che possono portare a problemi di caricamento.

Subito dopo l’area in cui si analizza il response code, per individuare errori, si procede con l’analisi dettagliata della risorsa. Nello specifico puoi scoprire quanto influiscono i vari contenuti sul peso della pagina, quali sono i componenti che inviano maggiori richieste e i domini più impegnativi.

I risultati che ottieni con Pingdom
Ottimizza ogni dettaglio del sito web.

Tutto ciò in vista dell’ottimizzazione per comprimere, ridurre e snellire le risorse. Il report si chiude con l’analisi dettagliata delle richieste effettuate dai file in modo da capire quali sono gli elementi problematici e i colli di bottiglia che impediscono alla pagina web di caricarsi in tempi validi.

Tempi che possono essere determinati da diversi aspetti. Ad esempio devi comprimere le immagini e usare il formato WebP. Ma hai bisogno di strumenti per migliorare il database, scegliere plugin leggeri e minificare CSS e JS, poi serve un sistema di cache avanzato. Tutto questo diventa decisivo se aggiungiamo anche un hosting performante e gestito come quello Serverplan che offre HTTP/2, HTTP Keep Alive, PHP aggiornato.

Hosting gestito: veloce, affidabile, performante

  • Installazione Cms 1 click
  • Backup giornaliero
  • Migrazione gratuita
  • Assistenza H24/365

I vantaggi della versione avanzata

Chiaramente la domanda che appare logica fare analizzando queste indicazioni è chiara: conviene puntare alla versione pro, a pagamento, o posso continuare con quella free? La risposta è semplice: se hai delle esigenze specifiche, per monitorare le prestazioni di più siti web, è sicuramente una buona idea acquistare un abbonamento avanzato. Perché i benefici sono interessanti in questo caso: in primo luogo hai l’Uptime Monitoring.

Vale a dire un sistema per avvisarti in tempo reale di eventuali problemi. Poi c’è lo stesso servizio per la velocità, se ci sono dei cali o dei problemi puoi intervenire rapidamente e risolvere il problema che viene riportato puntualmente sullo storico. In sintesi, perché scegliere Pingdom a pagamento?

I vantaggi della versione avanzata
Monitoring delle performance.

Con questa soluzione puoi avere controllo dei siti web monitorati. Che possono essere anche infiniti se scegli l’opzione Real User Monitoring. Per gli utenti che scelgono la versione avanzata c’è un’ottima guida in PDF che ti aiuta a settare tutte le impostazioni e avere una dashboard perfetta.

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Riccardo Esposito

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