Per ottenere risultati su Pagespeed Insight di Google devi seguire dei passaggi. Ad esempio, hai bisogno di un hosting performante e di un plugin per attivare la cache in modo da creare delle copie statiche e veloci delle pagine web. Ma non basta, devi anche minificare il CSS, Javascript e l’HTML.
Questi elementi permettono di realizzare la pagina internet: creano funzioni, dettagli grafici, strutture di base per consentire al browser di interpretare i tuoi contenuti. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, il sito web non è ottimizzato sotto questo punto di vista e bisogna trovare il modo per ottenere il miglior risultato. Da dove si inizia? Dalle definizioni e dai vantaggi che derivano dalla minificazione di CSS, HTML e Javascript.
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Questo è il percorso che ci permette di eliminare i caratteri non necessari, commenti, tab, spazi vuoti dai file. Rendendoli più leggeri. E capaci di caricarsi in tempi inferiori rispetto a prima.
Questo significa che l’ottimizzazione dei contenuti presenti nei fogli di stile, nell’HTML e nel Javascript non elimina qualcosa di utile ma solo ciò che non serve e che può portare a dei risultati.
Il lavoro di riduzione, combinazione e compressione di questi contenuti funzionali alle pagine web fa parte del lungo percorso di ottimizzazione che inizia dalla scelta di un hosting di qualità.
Iniziamo dalla base: perché questo lavoro è indispensabile? Sappiamo che la minificazione di HTML, CSS e JS riduce le dimensioni di questi file, questo comporta tempi di download e rendering della pagina web più rapidi. Quindi, questo percorso può aiutare a migliorare la velocità del sito web. Con tutte le ripercussioni positive in termini di posizionamento SEO – la velocità è un fattore di ranking su Google – e di user experience.
Una pagina veloce, stabile e capace di rispondere in breve tempo alle chiamate del browser ha un bounce rate basso: le persone non vanno via, restano sul sito web e navigano. Quindi acquistano, prenotano, chiedono informazioni. Detto in altre parole, minificare CSS, JS e HTML è essenziale.
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Con un sito web statico puoi comprimere i tuoi file HTML e CSS una volta e continuare a utilizzarli con ottimi risultati fin quando non avrai bisogno di nuove funzioni o pagine. Con un sito web dinamico, che cambia in virtù del tipo di visita effettuata e può creare delle pagine specifiche per l’utente, il percorso è diverso e c’è bisogno di una minificazione costante. CMS come WordPress possono aiutare in questi casi, ecco in che modo.
Ci sono diverse opzioni che ti consentono di ridurre il peso di questi file essenziali per il funzionamento del tuo sito internet. In alcuni casi si parla di un’ottimizzazione di partenza, uno standard che consente di ottenere risultati senza muovere un dito. In altri bisogna intervenire con strumenti specifici
Un passo avanti sul fronte dell’ottimizzazione dei file CSS, HTML e Javascript arriva dall’uso di un tema WordPress ottimizzato. La base di partenza è essenziale ed esistono template che permettono di migliorare i tempi di caricamento perché hanno codice e fogli di stile nidificati in modo magistrale.
Neve e Astra sono i due temi WordPress che offrono le migliori prestazioni grazie a scelte efficienti in termini di codice, ma anche per l’uso di Vanilla Javascript al posto di JQuery. Tutto questo per rimanere sotto i 50 Kb.
Questa è la soluzione più comoda ed efficace: se vuoi minificare CSS, HTML e JS puoi utilizzare plugin o suite per ottimizzare ogni aspetto relativo alla velocità di caricamento del sito web. Un dettaglio: una volta attivati assicurati che tutto giri al meglio, a volte possono disattivare funzioni dei template.
Ad esempio, puoi sfruttare Wp-Rocket o W3 Total Cache: in entrambi i casi hai delle sezioni che ti consentono di minificare e combinare, ovvero non solo ridurre il peso dei file ma anche di combinarli quando possibile.
La combinazione riduce il numero di richieste HTTP, alcuni plugin come Wp-Rocket suggeriscono di non utilizzare quest’opzione se usi HTTP/2. Campi specifici ti consentono di escludere eventuali file da questi processi di ottimizzazione: basta seguire le istruzioni per ottenere un ottimo risultato.
Chi vuole registrare un upload degno della massima attenzione e preferisce lavorare in autonomia – oppure ha un sito in HTML statico senza possibilità di aggiungere plugin – puoi intervenire manualmente sui file. Anche perché oggi esistono diversi programmi e applicazioni online.
Sono utility che fanno parte del lavoro al posto tuo. Come funzionano questi tool? Semplice, copi il contenuto del file ed esegui le operazioni di compressione. Poi devi solo copiare e incollare il risultato. Quai sono gli strumenti più famosi per comprimere CSS, Javascript e HTML?
I primi due sono dedicati alle rispettive funzioni – CSS e JS – mentre gli ultimi sono compressori universali per qualsiasi necessità. Il processo è chiaro: copi il codice dal file, incolli nel tool, ottimizzi e sostituisci. Salva e guarda come rende il risultato finale. Fai sempre un backup.
Non c’è bisogno di intervenire in prima persona a meno che tu non abbia delle necessità specifiche: un tema ben fatto, un hosting di qualità e un plugin per la compressione dei file ti consentono di ottenere il miglior risultato. I nomi di temi e plugin te li ho dati, per l’hosting usa Serverplan.
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