Cos’è l’audit SEO e a cosa serve

Postato in data 28 Marzo 2025 da Riccardo Esposito
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Nel mondo dei webmaster è fondamentale procedere avendo delle mappe ben precise da seguire. E l’audit SEO è esattamente questo: un documento che permette ai professionisti che ruotano intorno a un sito web di comprendere le possibilità da seguire, le occasioni da cogliere ma anche gli errori da correggere.

Cos'è l'audit SEO e a cosa serve

Se, ad esempio, devi fare il restyling di un sito web conviene sempre ingaggiare un esperto SEO per procedere in questa direzione. Ovvero quella che ti permette di analizzare in profondità tutto ciò che può essere di interesse per migliorare gli aspetti strategici e tecnici di un progetto virtuoso. Vuoi maggiori informazioni? Ecco una piccola guida che ti spiega cos’è e a cosa serve un audit SEO di qualità. E perché conviene investire in questa risorsa.

Cos’è un SEO audit, definizione

Un audit SEO è un’analisi approfondita di un sito web o un ecommerce necessaria per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.

In termini pratici, il professionista che si occupa di questo lavoro – solitamente un profilo con buone competenze nelle materie della SEO tecnica – studia il portale in questione, lo analizza con diversi strumenti a disposizione, estrapola dei dati, deduce delle considerazioni e presenta un report con analisi, indicazioni e soluzioni da applicare al portale.

Uno degli errori che bisogna evitare: considerare quest’attività come un lavoro da svolgere una tantum. Ovvero, una volta. Ci sono dei momenti in cui il SEO audit è indispensabile ma andrebbe schedulato con costanza.

A cosa serve questo lavoro SEO?

Lo scopo fondamentale è quello di individuare errori che compromettono il posizionamento sui motori di ricerca, su Google ma non solo. Oggi è sempre più importante ragionare in termini di check del sito web per Bing

Anche perché questo motore di ricerca è collegato con i risultati di ChatGPT. Possiamo suggerire questo: il SEO audit ha come scopo finale l’ottimizzazione del ranking attraverso la soluzione di problemi tecnici, che possono frenare il posizionamento, individuando risorse e possibilità che prima sono state ignorate.

Chi si occupa dell’audit del sito?

Questo lavoro è svolto dall’esperto SEO, uno specialista che ha tutte le competenze necessarie (ma anche gli strumenti) per portare avanti l’analisi e individuare le criticità da correggere. Il punto sostanziale è questo: il professionista non deve solo estrapolare i dati ma il suo compito è quello di individuare i punti da affrontare.

Questo avviene grazie all’esperienza e alle conoscenze. Potresti avere la necessità di lavorare con un esperto SEO specializzato in determinati settori o in grado di operare con siti web specifici come ecommerce o portali istituzionali. Fare un audit SEO di un negozio online con migliaia di schede prodotto non è semplice!

Quando fare audit SEO per il sito?

Ci sono diverse circostanze che ti portano a intervenire su questo piano. in primo luogo, puoi pensare a un audit SEO nel momento in cui c’è una fase importante da affrontare per il tuo sito web. Come, ad esempio, il restyling che può essere sia grafico che in termini di contenuti, numero di pagine e presenza di nuove immagini.

A volte un semplice cambio di tema può portare a conseguenze catastrofiche. Si procede con un audit SEO a seguito di una migrazione di CMS o di hosting, e chi ha scelto l’hosting Serverplan può approfittare di un supporto concreto su quest’ultimo punto: la migrazione tecnica dei contenuti è a carico del nostro Intrepid Support.

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Solo così possiamo assicurare al cliente che tutto sia stato fatto nel miglior modo possibile. Molto importante fare una check del sito web in chiave SEO quando si effettuano importanti revisioni dei contenuti con cancellazione di pagine web, redirect 301, aggiunta di sottodomini o di versioni in lingua differente.

Vogliamo trovare una regola ufficiale da seguire sempre? Appare logico procedere con un audit SEO nel momento in cui si presentano dei cali di traffico e cambi di algoritmi. Più in generale, è utile seguire degli appuntamenti periodici per evitare che piccoli problemi diventino causa di drop importanti.

Cosa include un audit SEO?

Il documento finale dell’audit SEO può essere composto da diversi file, sia fogli di calcolo che testuali, per affrontare le diverse sfumature. Ci possono essere casi in cui si delineano delle analisi dedicate a temi specifici – come ad esempio quelli della local SEO o di un trasferimento di CMS – ma in linea di massima un audit SEO è diviso in sezioni ben precise. Ecco un esempio concreto:

SEO tecnica

  • Condizioni dell’hosting.
  • Eventuali errori HTTPS e sicurezza.
  • Correttezza del codice HTML.
  • Errori Javascript.
  • Conferma del sito mobile-friendly.
  • Presenza di loop e catene di redirect.
  • Struttura dei URL.
  • Indicizzazione e scansione.
  • Verifica del meta tag robots.
  • Analisi file robots.txt.
  • Presenza di sitemap XML.

SEO on page

  • Qualità dei contenuti.
  • Canonical e hreflang.
  • Ottimizzazione titoli e meta tag.
  • Navigabilità e usabilità.
  • Struttura heading H1, H2, H3.
  • Core Web Vitals.
  • Ottimizzazione immagini: peso e tag alt.
  • Link interni.
  • Struttura del sito web.
  • Presenza di cannibalizzazione dei contenuti.
  • Contenuti duplicati, inconcludenti e /o inutili.

SEO off-page

  • Analisi dei backlink e delle menzioni.
  • Scansione per verificare link tossici.
  • Valutazione di eventuale negative SEO.
  • Presenza sui social media.

A supporto di tutto abbiamo diversi tool per l’audit SEO. Tra i più quotati troviamo piattaforme dalle diverse sfaccettature come Seozoom e SEMrush, senza dimenticare Ahref e Majestic che hanno delle risorse extra per l’analisi dei link. Fondamentale l’uso di Screaming Frog per scansionare il sito web. Impossibile, però, dimenticare che alla base abbiamo sempre la Search Console e Google Analytics.

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Riccardo Esposito
Tag: seo

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