La migrazione di un sito web è un passaggio fondamentale per il tuo progetto online. Ma è giusto iniziare da un punto chiaro: esistono diverse attività che possono essere definite con questa etichetta. Significa che la migrazione di un sito internet può riguardare, ad esempio, il cambio di dominio o di hosting. Puoi anche fare la migrazione delle email o solo una parte del portale quando decidi, per dire, di cambiare struttura permalink del blog.
Alcune migrazioni del sito web WordPress possono riguardare aspetti della sicurezza come, ad esempio, il passaggio da HTTP a HTTPS. Ecco cosa sapere su questo aspetto così importante e come fare una migrazione del sito web sicura. Evitando, quando possibile, ripercussioni in termini SEO.
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Iniziamo dalla base: cosa serve a un sito web per fare una migrazione senza particolari stress? In primo luogo devi procurati una serie di strumenti e seguire delle procedure di sicurezza online.
Consiglio sempre di avere dei tool indispensabili per monitorare il post-migrazione. Nella lista includiamo la Search Console, Screaming Frog, Google Analytics e altro ancora.
Meglio avere accesso a una piattaforma per l’analisi del posizionamento e per fare un SEO audit come Semrush o Seozoom. La fase preparatoria include alcuni documenti.
Ad esempio è giusto fare un’analisi SEO della condizione di partenza generando una lista di tutte le risorse con relativi meta tag (lo puoi fare con Screaming Frog) e creare una selezione di pagine ad alto traffico che dovranno essere monitorate. Poi c’è la fase più complicata: la migrazione degli URL. Se devi fare un passaggio di dominio conviene creare un file in cui definisci una mappa dei redirect.
Questi reindirizzamanti devono essere pensati in modo da far corrispondere le pagine vecchie con quelle attinenti nuove. Se ci sono delle risorse cancellate si mandano verso la risorsa più vicina possibile oppure – se non portano traffico, link e ranking potenziale – si lasciano in 404. Tutto questo in modo da capire dove devono puntare le vecchie pagine. Inoltre è sempre giusto fare un backup del sito web e dumb del database WordPress.
La soluzione logica è quella di iniziare i lavori nei periodi in cui il traffico è minore e non ci sono grandi rischi per i potenziali clienti. Ad esempio, potrebbe essere un’idea lavorare nei mesi estivi e non in concomitanza con lanci di prodotti, sconti e periodi specifici per il tuo business. Come:
Inoltre conviene evitare le migrazioni di siti web nei periodi in cui sono presenti notevoli fluttuazioni di traffico per update di Google – anche se è difficile prevederli – e poi consiglio di evitare i passaggi combinati con altre azioni. Come, ad esempio, il cambio di template che spesso influenza il posizionamento SEO. Questo perché si sovrappongono due possibili cause di fluttuazione e sarà difficile individuare le fonte del problema.
Iniziamo dalla base: per fare una migrazione di hosting puoi chiedere supporto al tuo provider. Ci sono delle procedure per lavorare in autonomia, come suggerito in questa guida, ma in linea di massima puoi chiedere ai tuo fornitore di servizi hosting di curare questo passaggio. Sia per passare a un server interno diverso, magari più potente, sia per cambiare completamente azienda. Nello specifico c’è un tutorial sul trasferimento dominio.
Ora passiamo alle migrazioni più impegnative. Cosa accade se voglio installare un certificato SSL su WordPress? Anche in questo caso è possibile il passaggio manuale da HTTP a HTTPS ma è superfluo ricordare che puoi procedere con delle scorciatoie allettanti. Ad esempio, nell’interfaccia Domini in cPanel c’è un’opzione per abilitare lo switch dalla versione non sicura (HTTP) a quella HTTPS.
Il redirect è integrato nella configurazione del dominio. Quindi non è necessario un reindirizzamento su .htaccess, un plugin specifico o altre configurazioni di Apache. Di sicuro la migrazione più importante è quella che coinvolge il trasferimento di dominio. In primo luogo ricordiamo questo:
Se non è strettamente necessario meglio evitare. Perché questo passaggio può diventare molto problematico. Però se hai deciso di procedere puoi sfruttare uno strumento molto comodo: l’htaccess. Ecco il codice da aggiungere se vuoi fare un redirect dal vecchio al nuovo dominio:
RewriteEngine on
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^olddomain.com [NC,OR]
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.olddomain.com [NC]
RewriteRule ^(.*)$ https://newdomain.com/$1 [L,R=301,NC]
Al posto dei domini di esempio devi mettere quelli che stai utilizzando. In questo modo non cambi struttura URL ma solo il dominio principale. In alternativa puoi sfruttare Redirection. Il plugin, infatti, ti permette di fare un passaggio da un dominio all’altro senza intervenire sull’htaccess. Questo plugin ti consente di fare migrazione di strutture permalink se hai deciso di togliere la data dall’indirizzo degli articoli.
Ci sono diverse migrazioni che può fare un sito web (dominio, estensione, permalink, TLD, CMS) e quelle meno pericolose in termini di posizionamento SEO riguardano l’hosting. Se il tutto viene gestito dai provider professionisti e passi a un server di qualità, non hai alcun problema.
Anzi, puoi ottenere solo dei benefici grazie al passaggio su un hosting veloce con un minor tempo di caricamento della pagina. Con la migrazione dei domini o delle strutture permalink, per non parlare dei passaggi da un CMS all’altro, possono esserci dei problemi. Ecco cosa devi verificare:
Diciamo questo: il punto dolente di una migrazione del sito web è il reindirizzamento. Se il passaggio funziona nel miglior modo, e se tutto torna al suo posto, non dovrebbero esserci problemi. Ma è chiaro che questa è la teoria: nella pratica ci possono essere mille intoppi. Per questo devi farti seguire da un SEO esperto quando fai un cambio dominio o CMS per un portale di grandi dimensioni o un e-commerce. Per le migrazioni di hosting, invece?
Puoi far affidamento su di noi se hai scelto un hosting Serverplan. Cambiare server non dovrebbe avere ripercussioni sulla SEO e sul posizionamento ma solo se passi a un servizio avanzato con HTTP/2, dischi SSD, PHP aggiornato, risorse di memoria abbondanti, traffico illimitato e HTTP keep alive.
Da leggere: come trasferire un dominio su Serverplan
La migrazione è un’operazione tecnica e molto delicata. Spesso dietro questo passaggio si nascondono minacce che possono minare la stabilità del sito web. Per questo Serverplan ha sviluppato un percorso tecnico che rendere il passaggio semplice e veloce: zero rischi da correre per l’utente.
A partire dal piano di hosting Startup linux 20 GB, se scegli un hosting Serverplan hai a disposizione dei tool per gestire il trasferimento di contenuti, database ed email in totale sicurezza con un semplice click. Con i piani hosting semidedicati la migrazione sarà curata dal nostro team di dopo avere seguito una verifica di fattibilità. Quali garanzie hai se fai una migrazione del sito internet con il nostro supporto e con l’infrastruttura Serverplan?
Con i nostri tool eseguiamo una copia del sito web e i contenuti sul server sorgente non vengono eliminati. Nel caso in qualcosa non andasse nel verso giusto puoi sempre tornare indietro e recuperare tutte le funzionalità del portale. E poi il nostro support è al tuo fianco, a prescindere dal tipo di hosting: abbiamo migliaia di operazioni di migrazioni alle spalle e sappiamo come prenderci cura del tuo lavoro. Anche in fase di migrazione.
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