Chi lavora con l’universo dell’advertising sa che esiste una differenza tra visite di qualità e non. Proprio in questi giorni, infatti, Google aggiorna la lista del traffico di scarsa qualità che potrebbe cliccare sugli annunci.
La notizia arriva in redazione grazie ad Aurora Morales, dipendente di Mountain View, che ha pubblicato su Twitter l’annuncio. Il suo team ha aggiornato la lista delle fonti di traffico poco significativo per Google Ads. L’obiettivo è quello di fornire esempi chiari rispetto a ciò che sono visite poco valide per questi annunci.
Secondo la fonte ufficiale, il traffico non valido o di scarsa qualità è un evento che non proviene da un utente reale e/o con un interesse genuino. Questa definizione può includere click accidentali causati da annunci invadenti per l’adv display sulla pagina web, visite fraudolente nella serp da parte di inserzionisti concorrenti. Anche l’implementazione errata dei Core Web Vitals può portare a visite non preventivate sugli annunci.
Nella vecchia pagina c’erano 7 esempi mentre oggi ne troviamo altre e con una spiegazione che consente di affrontare con precisione questo percorso. Ecco la lista delle fonti di traffico da tenere sotto controllo:
L’obiettivo dichiarato di Google nella pagina ufficiale è quello di offrire un servizio sempre migliore per rendere la pubblicità più precisa ed efficace. E per aiutare gli inserzionisti a realizzare delle inserzioni ben strutturate.