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Nelle ultime settimane abbiamo iniziato un percorso di approfondimento dedicato ad alcuni argomenti particolarmente cari a chi cerca un hosting specifico, non ordinario, con prestazioni speciali. Ecco perché abbiamo presentato i server dedicati come soluzione ambita da chi vuole il massimo per portali ed e-commerce.
Ma non solo: i server dedicati sono ideali anche per chi ha molti siti e vuole gestire in modo autonomo lo spazio hosting. Tra i principali vantaggi c’è proprio questo punto: la possibilità di essere completamente indipendente e avere il controllo dell’hosting per i propri progetti. Non devi condividere le risorse con altri clienti: ci sei solo tu.
Questo significa grandi performance ma anche tante responsabilità. Gestire un hosting condiviso è piuttosto semplice: compri un dominio, compri un hosting Linux o Windows, carichi il CMS e via. Tutto molto semplice soprattutto se ti affidi a percorsi guidati come Easyapp. Con un server dedicato, invece, la situazione è molto differente. Ma iniziamo dalla base.
Un server dedicato è una macchina dedicata a un unico cliente. Di solito i server sono divisi tra più clienti, e ognuno occupa uno spazio ben preciso. Con il server dedicato, invece, le risorse (quindi lo spazio e la potenza di calcolo CPU e RAM) sono esclusivamente tue: non le devi condividere con altri clienti, non hai problemi di sicurezza.
Tra hosting condiviso e server dedicato c’è una soluzione intermedia: VPS, ovvero virtual private server. Con questa soluzione hai una riproduzione virtuale delle caratteristiche tipiche di un server dedicato: è il passo utile per abbandonare l’hosting condiviso quando non sei ancora pronto per un server dedicato.
Ok, gestire un server dedicato non è semplice. Devi curare gli aggiornamenti, la configurazione, devi controllare ogni ora le prestazioni per assicurarti che tutto sia in ordine. Un sito che ha bisogno di un server dedicato è anche un sito che non può restare offline per troppo tempo.
Ecco perché molti servizi offrono la versione managed: un hosting dedicato gestito da un team di professionisti che opera al posto tuo. Con un server self-managed accedi tramite Remote Desktop (Windows) o SSH (Linux) e gestisci la macchina come se fosse in locale. Puoi anche installare e disinstallare programmi in totale autonomia.
Ovviamente devi essere in grado di compiere queste azioni, devi avere le competenze per muovere i passi giusti altrimenti rischi di rimanere fermo (e con un server dedicato non conviene). I server dedicati di Serverplan hanno una versione managed che permette di bypassare tutte le difficoltà e i problemi tecnici a un support specializzato. Ecco qualche dettaglio:
Questo è il programma ideale per gestire un server dedicato senza impazzire. Inoltre molti fornitori (tipo Serverplan) forniscono assistenza anche in caso di upgrade da un servizio diverso o di migrazione. Certo, ci sono delle differenze di prezzo tra un servizio monitorato e uno senza assistenza. Ma se hai bisogno delle prestazioni massime che può garantire un server dedicato e non hai le competenze necessarie per gestirlo questa è l’unica soluzione.
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