Come migliorare la newsletter personale o aziendale? Molto dipende dallo scopo ultimo del messaggio, non tutte le comunicazioni via email sono uguali. Ma è anche vero che per ottimizzare gli invii devi lavorare su alcuni punti fissi. Certo, anche i social sono strumenti fondamentali per migliorare la tua presenza online, per fare branding e customer care.
Le aziende che usano i social possono convogliare su questi canali critiche e apprezzamenti per parlare con le persone, accorciare le distanze e migliorare l’experience. I contenuti di qualità aiutano il tuo blog a farsi trovare, ma quando vuoi raggiungere un target cosa fai?
La logica dell’inbound marketing suggerisce l’uso della newsletter, ovvero di una comunicazione che colpisce l’interesse di un lettore realmente legato all’argomento.
Con una newsletter puoi raggiungere il potenziale cliente nell’intimità della sua casella email, puoi comunicare offerte ma puoi alimentare la sua attenzione anche con contenuti unici.
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Il primo consiglio da dare a chi vuole migliorare l’invio di una newsletter professionale: c’è bisogno di un server SMTP, vale a dire una macchina pensata per l’invio massivo di email.
In questo modo puoi evitare che il tuo invio email sia sicuro, protetto da eventuali casi di spam.
Infatti non c’è problema peggiore di una campagna di email marketing: mandare le email e ritrovarle nella cartella della posta indesiderata. Ad esempio puoi usare un server SMTP che ruota in automatico gli indirizzi IP.
Senza dimenticare il DomainKeys Identified Mail. Vale a dire un sistema per verificare che il contenuto è stato inviato dal tuo dominio. Quale soluzione scegliere? Serverplan mette a disposizione 3 modelli di Server SMTP base e business per le tue esigenze.
Ecco, questo è il primo step per migliorare la tua newsletter: i contenuti. Solo pubblicità? Rischi una fuga di massa. La newsletter deve essere un appuntamento da aspettare con ansia, un modo per migliorare la propria attività e la conoscenza legata a un determinato argomento.
Una newsletter non deve essere lunga o breve: deve essere utile. Alimentare settimana dopo settimana il proprio pubblico vuol dire essere presente nei preferiti dei tuoi potenziali clienti. Non usare la newsletter solo per promuovere prodotti commerciali o vendere, ecco.
A proposito di contenuti di qualità, assicurati che tutte le immagini abbiano il tag alt. Spesso le persone non hanno la visualizzazione delle foto abilitate, quindi devi assicurarti che il visual abbia sempre il testo alternativo. Quello che appare quando le immagini non vengono caricate. Ciò è importante se le CTA sono immagini.
Per approfondire: lavoriamo sui contenuti?
Quando pubblichi una newsletter personale o professionale prova a trattarla come il post di un blog. Prova, ad esempio a inserire i tasti per la ricondivisione dei contenuti, ovvero degli strumenti per trasformare una email inviata nella casella di un contatto in una pagina web.
I vantaggi di questo sistema? Puoi aumentare il numero di iscritti, puoi fare in modo che le persone conoscano il tuo lavoro e si iscrivano per ricevere la newsletter. Questo fa parte della tua campagna: se nessuno sa cosa fai non puoi pretendere che arrivino nuovi iscritti.
Il bello della newsletter: se vuoi dare qualcosa di veramente esclusivo a chi ti segue lo puoi fare. Bello far trasparire da questo meccanismo la possibilità di dire: loro hanno diritto, tu no. Se lo vuoi devi iscriverti. Lo puoi fare, ad esempio, utilizzando una squeeze page.
Ovvero una pagina dedicata al form della newsletter nella quale descrivi ed elenchi i motivi che rendono esclusivo il tuo lavoro sulla newsletter. In questo caso è fondamentale comunicare la presenza di un dono speciale, il punto di partenza per aumentare gli iscritti alla newsletter.
Una buona idea: dividi la newsletter in sezioni. Ad esempio puoi mettere il topic principale, magari la novità, e poi una serie di rubriche interne: contenitori che vedono una continua alternanza di contenuti freschi, ma che catturano l’attenzione dei lettori.
Esempio: notizie, approfondimenti, video, articoli più letti. Queste voci rimangono, ma se vedi che non c’è ritorno da parte dei lettori pensa a una eventuale sostituzione. Chiaramente tutto funziona meglio se puoi usare un buon software per inviare newsletter. Ad esempio?
Ogni contenuto ha una necessità, e di conseguenza ha un template specifico. I moderni software per la gestione email hanno tanti modelli pronti per dare risalto ai contenuti.
Vuoi spingere una serie di articoli in misura simile? Devi utilizzare un modello a colonne affiancate; vuoi dare risalto a una notizia singola? Una colonna con immagine centrale.
Trasformi le pubblicazioni quotidiane in una newsletter? Pagina centrale con barra laterale che riproduce la formula del blog. Le soluzioni non mancano, e ricorda che in molti casi (Mailchimp propone questa soluzione) ci sono anche temi definiti con stili differenti.
Stai scrivendo i contenuti della prossima newsletter e organizzando il piano editoriale? Bene, fai attenzione allo spam. Sul web c’è questa piaga che ancora non è stata risolta, e le persone sono molto attente a evitare chi vuole spingere contenuti indesiderati.
Le applicazioni email valutano una newsletter dal contenuto. Quindi è meglio evitare frasi sensazionalistiche (clicca qui, solo per te un’occasione unica), parole tipiche degli spammer, eccesso di punti esclamativi, scrivere con il CAPS LOCK. Altri termini da evitare:
E altre ancora. Non tutte queste parole hanno lo stesso perso di fronte ai filtri antispam, in ogni caso conviene trattare con attenzione ciò che riguarda medicinali, gioco d’azzardo, offerte.
Le persone hanno fretta e lo sai bene. Per questo devi creare una stringa per il campo oggetto che riesca a cogliere l’attenzione del lettore con l’email intasata di messaggi più o meno interessanti. In altre parole devi rispondere alla domanda: perché devo aprire proprio te?
Tolte tutte le parole spammy e accorciato il giusto (meglio rimanere nei 50 caratteri) il concetto è semplice: devi informare. Ma al tempo stesso devi puntare all creatività.
Hubspot lascia questo approfondimento per migliorare l’email subject line. Certo, ci sono degli elementi che non userei (tipo il suddetto CAPS LOCK) ma è da ammirare il modo in cui l’oggetto riesce sempre ad stimolare l’interesse del lettore.
Per approfondire: consigli e abitudini per velocizzare le email
Informare è importante, devi essere concentrato sul tema. Ma se non incuriosisci sei già fuori dall’attenzione. Assicurati che la tua newsletter rispetti questi punti per ottenere la massima attenzione possibile del pubblico. Sei d’accordo? Come migliorare la newsletter?
2 commenti presenti
Patrick ha commentato il 2015-03-21 16:15:51
Articolo ben strutturato e interessante. La newsletter è uno strumento importantissimo per chi vuole raggiungere i lettori, come già detto in questa guida. Capita spesso, come a me, di tralasciarla quando apri un blog o sito, invece dovrebbe essere una delle prime cose da proporre.
Riccardo Esposito ha commentato il 2015-03-23 08:14:40
Hai perfettamente ragione: è uno strumento fondamentale. Peccato che spesso viene abbandonato o ignorato per lasciare spazio a quello che va di moda.