Cos’è lo strumento controllo URL di Google e come usarlo per la SEO

Postato in data 31 Luglio 2025 da Riccardo Esposito - Aggiornato il 29 Luglio 2025

Nella Search Console di Google c’è un SEO tool fondamentale per ogni webmaster che si rispetti: lo strumento di controllo URL che ti permette di forzare e velocizzare l’indicizzazione delle pagine internet.

Proprio così, se Google ha deciso di ignorare per qualche motivo la tua pubblicazione puoi risolvere il problema con questo strumento. Il quale si trova in bella vista, appena entri nella tua Search Console di Google. Ma serve solo a questo lo strumento di controllo URL? In realtà no, stiamo parlando di una utility che fa la differenza.

strumento controllo URL di Google

Certo, fa la differenza se sai come utilizzare le sfumature e le possibilità offerte dallo strumento. Oggi faremo proprio questo: ecco cos’è e a cosa serve l’URL Inspection tool messo a disposizione da Mountain View.

Cos’è lo strumento controllo URL, definizione

Si tratta di una funzione della Search Console presente in ogni pagina del tool, nell’above the fold. Si presenta come una barra nella quale inserire l’URL con un tasto di invio e serve a vedere come il Googlebot – ovvero lo spider, il software che scandaglia il web – esegue la scansione, il rendering e l’indicizzazione di una pagina specifica.

Il risultato finale di quest’operazione, che dura pochi secondi, ti lascia sia la versione indicizzata con l’ultima scansione sia un test live che verifica l’aspetto della pagina. Come puoi ben capire, questo strumento può essere fondamentale per analizzare l’ottimizzazione SEO di una risorsa.

Da leggere: come indicizzare un sito internet su Google

Come si usa questo strumento gratuito?

L’uso dello strumento controllo URL di Google è una delle attività più semplici in assoluto. Copia l’indirizzo della risorsa da analizzare e vai sulla Search Console. Clicca sulla barra in alto e incolla il contenuto, poi premi invio. Appare una prima sintesi di analisi con le informazioni generali (in basso trovi la lista dei punti).

Se vuoi forzare la scansione per spingere il bot a visitare la pagina clicchi su Testa URL pubblicato. In questo modo, dopo qualche minuto lo spider visiterà la risorsa e registrerà eventuali cambiamenti o nuovi contenuti.

Cosa ottieni con l’URL inspector di Google?

In primo luogo, se passi un indirizzo internet attraverso questo strumento puoi avere lo stato dell’indicizzazione per capire se l’URL è presente su Google. In caso contrario, hai delle informazioni sul perché è stato escluso.

Ad esempio per un caso di noindex, o magari per errori di scansione. A tal proposito, hai anche delle informazioni sull’ultimo passaggio di Google sulla pagina con data dell’ultima scansione, esito positivo o negativo e confronto tra canonical dichiarato rispetto a quello selezionato da Google. Grazie a questo tool, inoltre, puoi verificare come il motore di ricerca ha trovato l’URL (ad esempio su sitemap.xml).

Strumento Controllo URL
Esempio di risultato dell’URL inspector.

Con il controllo URL hai anche i risultati dei test in tempo reale: per verificare la scansionabilità, lo stato di rendering e l’indicizzazione. Viene restituito il codice HTML finale dopo l’esecuzione di JavaScript da parte di Googlebot e lo screenshot della pagina che ti mostra come il Googlebot vede il documento dopo il rendering.

Tutto questo senza dimenticare errori o avvisi JS che potrebbero influire sul contenuto, un elenco di tutti i file caricati o meno, tipi di microdati Schema.org rilevati per i risultati avanzati e risposta completa del server.

Cosa fare con lo strumento controllo URL

Il punto essenziale di questa guida: quali sono i modi per sfruttare al 100% questo SEO tool gratuito e incluso nella Search Console di Google? Diciamolo subito: hai tante soluzioni da mettere in campo, ecco i punti essenziali che ti permetteranno di utilizzare il controllo URL come un SEO professionista e avanzato.

Effettua delle verifiche SEO fondamentali per la pagina

Iniziamo a ricordare un punto fondamentale: lo strumento controllo URL di Google va ben oltre la verifica per scoprire se la pagina web è indicizzata o meno. Questo è l’uso principale, poi ci sono altri aspetti da considerare. In primo luogo, puoi scoprire se ci sono problemi con il rel canonical, se la pagina è scansionabile dallo spider, come appare la pagina a Googlebot dopo il rendering e se esistono problemi JavaScript.

risultato cpntrollo URL
Ecco le verifiche SEO del controllo URL.

Un check con questo tool mostra codici di stato, regole di cache e direttive di indicizzazione come X-Robots-Tag. Infine, elenca eventuali markup di schema rilevati e l’idoneità per i risultati avanzati.

Chiedi a Google di indicizzare le pagine nuove o aggiornate

Il pulsante Richiedi indicizzazione nello strumento di controllo URL ti permette di chiedere a Google di ripetere la scansione di un URL specifico. Così puoi velocizzare l’indicizzazione di risorse nuove o aggiornate, ma ricorda che invii ripetuti non velocizzano la scansione e se la pagina è di bassa qualità, o bloccata da regole specifiche, Google la ignorerà. Per attività massive puoi utilizzare l’URL Inspection API con 2000 query al giorno.

Scopri cosa vede Google quando arriva sul tuo sito

Lo strumento controllo URL ti dice se una pagina è indicizzata. Ma mostra anche come Googlebot la visualizza e la interpreta. Questo è importante se usi molto JavaScript con contenuti che si manifestano dopo il rendering.

verifica javascript
Verifica JavaScript con URL tool inspector.

Le informazioni che trovi riguardano il DOM finale dopo l’esecuzione per verificare se il contenuto iniettato dai framework JS è effettivamente visibile a Google, un’anteprima visiva di ciò che Googlebot vede dopo il rendering, decisivo per scoprire eventuali layout che non funzionano o contenuti mancanti, un elenco di tutti i file CSS, JS, immagini o font che la pagina tenta di caricare, con indicatori di stato (in alto lo screenshot).

Cosa non puoi fare con questo tool?

Come avrai intuito, questo strumento è fondamentale per effettuare alcune verifiche fondamentali a livello di SEO on-page. Ma non puoi ottenere tutte le indicazioni necessarie per completare anche il lavoro di user experience. Ad esempio, per i Core Web Vitals hai bisogno di strumenti come il Pagespeed Insight.

Qui trovi tutte le indicazioni per migliorare elementi come la stabilità del design, la reattività degli elementi e la velocità di caricamento della pagina web, un fattore chiave non solo per la SEO ma anche per l’user experience. Questo è un lavoro fondamentale che chiama in causa anche la scelta dell’hosting di qualità.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti totali: 0 Media: 0]
Riccardo Esposito

Discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *