L’indirizzo IP, internet protocol address, è la combinazione di numeri che permette a un hardware di comunicare in rete. Che può essere Internet o una combinazione di nodi locali.
In realtà è uno dei punti chiave per chi inizia a lavorare nel mondo delle comunicazioni online, anche solo aprire un sito web vuol dire incrociare questo concetto.
Possiamo lavorare sul web senza conoscere i dettagli di questo elemento? In realtà oggi siamo circondati da servizi che ci permettono di operare incrociando il meno possibile gli aspetti tecnici dell’indirizzo IP. Al massimo dobbiamo occuparci di registrare un dominio internet.
E poi c’è necessità di acquistare un hosting, magari con WordPress preinstallato in modo da snellire tutte le procedure tecniche. Ma è sempre utile avere a disposizione le competenze e le conoscenze che ci permettono di approfondire le basi. Ecco una definizione chiara e un approfondimento dedicato ai punti chiave di questo pilastro della struttura internet.
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L’indirizzo IP, noto come internet protocol address, è un numero che identifica un host, un dispositivo, all’interno di una rete informatica. Esistono IP per le stampanti e per i tablet all’interno di una rete domestica o aziendale, anche i router hanno un IP.
Sentiamo parlare di indirizzi IP anche di computer e server, ma soprattutto in relazione all’indirizzo del proprio sito web. Questo perché esiste una differenza fondamentale tra indirizzi IP pubblici e privati. Quest’ultimi sono quelli che usa un dispositivo per muoversi in una rete locale, come la già citata stampante, mentre primi sono quelli che consentono ai device di raggiungere punti diversi della rete Internet. Altra differenza riguarda gli IP dinamici utilizzati per la navigazione internet, assegnati da un internet service provider in modo del tutto casuale, e quelli statici.
Da leggere: cos’è e a cosa serve l’htaccess.
L’indirizzo IP è una combinazione di numeri – statica o dinamica, pubblici o privati – che identifica un host in una rete. Ma queste cifre non appartengono a un’unica famiglia, sono due grandi versioni di indirizzi: IPv4 e IPv6. La prima rappresenta una combinazione di base, la più utilizzata, ed è composta da 4 gruppi di numeri che vanno da 0 a 225.
In alto un esempi (fonte WikiPedia) di indirizzo IPv4. La differenza con l’IPv6: quest’ultima famiglia, la più recente, di indirizzi è formata da 8 gruppi di 4 cifre. La scelta permette di creare una quantità di indirizzi IP illimitati.
Per scoprire il tuo internet protocol address ci sono diversi metodi. In primo luogo devi chiarire questo punto: vuoi conoscere l’IP del tuo dispositivo locale? Se hai un computer Mac basta andare in preferenze di sistema e cliccare su network dove trovi il numero del tuo IP e la rete con la quale sei connesso. Per trovare l’indirizzo da Windows devi valutare la versione del sistema operativo: avvia il prompt dei comandi e digita cmd nella barra di ricerca del menu.
Se quest’ultima non è prevista clicca su Esegui. In entrambi i casi digita ipconfig
per trovare il tuo indirizzo IP. Vuoi scoprire un indirizzo IP pubblico che usi per navigare?
Puoi usare un qualsiasi servizio online gratuito oppure sfruttare l’intelligenza di Google, una vera finezza: digita “What is my IP” per avere il numero direttamente nella serp.
C’è confusione: perché si parla di indirizzo IP e nome dominio? Qual è la differenza? Semplice, quello che vedi nel browser quando navighi è la traduzione dell’indirizzo IP attraverso i DNS. Ovvero i Domain Name Service, un passaggio che ti permette di tradurre gli indirizzi IP – dei semplici numeri divisi da punti – in codici riconoscibili e amichevoli nei confronti degli umani.
Le macchine non fanno differenza. Le persone sì, è utile avere al posto di cifre un nome dominio in grado di comunicare scopo, identità di brand e altro ancora. I DNS funzionano grazie a una struttura gerarchica che parte dal dominio di primo livello, contando da destra verso sinistra. Quindi abbiamo prima il TLD, poi il domino di secondo livello e il sottodominio.
Da leggere: cos’è e a cosa serve l’Hreflang
Nulla di compromettente, non la tua identità. Ma di sicuro è possibile risalire alla posizione del dispositivo. Ci sono molte applicazioni che consentono di nascondere l’indirizzo IP e celare il numero identificativo: a volte queste richieste vengono fatte per aggirare blocchi su Netflix e altri servizi che impediscono di visualizzare dei contenuti in determinate regioni geografiche.