Sai che la guida SEO di Google è il punto di partenza per iniziare il tuo lavoro con il piede giusto? Spesso si ragiona sulla giusta realizzazione di un sito web, sull’architettura di un blog e sui trucchi necessari per ottenere buoni risultati. Tutto questo è necessario.
Ma volte dimentichiamo le basi. Dimentichiamo che, in molti casi, basta osservare le indicazioni base di Mountain View per raccogliere buoni frutti. E per posizionare un sito web o un blog sul motore di ricerca. No, non parlo dell’indicizzazione di un blog WordPress ma del lavoro necessario per farti trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di te.
Questa è la regola per lavorare in termini di inbound marketing. Posizionare le pagine per ricerche commerciali e informazionali: il lavoro di ottimizzazione lavora in questa direzione. Hai bisogno di un professionista, questo è chiaro, ma la guida SEO di Google può fare molto. Conosci i punti essenziali di questo ebook? Ecco i passaggi da fissare bene in mente.
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Google non è d’accordo con chi cerca di forzare la mano, con le tecniche al limite. Ma crea una mappa utile per chi vuole iniziare al meglio, senza esagerare. Ma strutturando un sito web adatto alle necessità del pubblico. A volte è il buon senso che manca, non solo le competenze e le abilità in un determinato settore. Ecco perché credo che sia giusto dare uno sguardo alla guida SEO di Google.
Dove si trova la guida: scaricare il PDF dedicato all’ottimizzazione SEO di Google
Ecco un elemento decisivo per l’ottimizzazione SEO di un documento: il tag title. Ovvero la stringa che si trova nella sezione head e dà, appunto, un riferimento di base. Qui si trova il topic fondamentale, l’argomento base della pagina. Google dà molta importanza a questa caratteristica, non a caso ci sono molte indicazioni per migliorare questo elemento.
Gli stessi passaggi valgono per la meta description, anche se non viene considerata ai fini del ranking. Per quest’ultimo testo è consigliabile usare una stringa diversa per ogni pagina. Se ciò non è possibile perché operi su un sito web con un numero infinito di pagine?
Meglio lasciare il campo vuoto. L’importante è evitare contenuti duplicati: come suggerisce Matt Cutts, sarà Google a individuare un contenuto all’interno della pagina per riempire il vuoto.
Ancora un consiglio di base che spesso viene ignorato: per ottenere buoni risultati in termini di ottimizzazione on-page devi creare URL semplici, facili da leggere. Sto parlando dell’indirizzo della singola pagina, il permalink: è proprio la Guida SEO di Google a dare dei riferimenti chiari su come e perché organizzare questi microcontenuti.
Se il tuo URL contiene parole rilevanti, fornisce agli utenti e ai motori di ricerca più informazioni sulla pagina di quanto non faccia un ID o un parametro incomprensibile.
Quindi, qual è il tuo compito? Quando crei un blog devi puntare verso una struttura URL SEO friendly, magari nome categoria e titolo o solo titolo. Può andare bene anche la data e l’headline del post ma diventa problematico quando vuoi aggiornare il post cambiando giorno di pubblicazione. Cosa evitare in questi casi? Non usare lunghi URL con parametri inutili, l’eccesso di parole chiave ma anche di nomi non descrittivi.
Questo è un punto essenziale: il tuo sito web deve essere navigabile. Quindi molte attenzioni vengono dirottate verso questi obiettivi: devi costruire un sito facile da scoprire e da sfogliare. La guida SEO di Google suggerisce un paio di punti che potrebbero fare la differenza quando sei con il tuo webmaster in fase di progettazione.
A questo punto aggiungo due punti essenziali: velocità e sicurezza. Ultimamente Google ha puntato l’attenzione sulla velocità di caricamento del sito web e sui certificati SSL per garantire al pubblico un trasferimento dei dati sensibili. In entrambi i casi al centro c’è sempre l’utente, Google prova solo a interpretare esigenze e restituire risultati validi.
Da leggere: come trasferire sito da HTTP a HTTPS
Che sia un link in uscita o interno non fa differenza: devi scegliere anchor text significativi. Quindi capaci di descrivere cosa si trova dall’altra parte del click. I motori di ricerca e le persone cercano di contestualizzare il link. Con con un anchor text parlante puoi dare indicazioni chiare sulla tua scelta editoriale. Questo aspetto avvantaggia Google ma anche le persone. O forse il primo risultato si manifesta proprio perché c’è il secondo.
Vuoi essere la migliore scelta possibile? Devi puntare sul contenuto. Ovvero su ciò che pubblichi, che non deve essere per forza testo: più passa il tempo e più si fa largo l’idea di un documento multimediale. Capace di rispondere a esigenze specifiche con contributi che abbracciano video, scrittura, podcast e immagini. Ma quali sono le indicazioni di Google?
In questi punti ci sono i principi base del SEO copywriting. Anticipando le ricerche degli utenti fai, in pratica, un lavoro di analisi della query: cerchi di capire cosa vogliono le persone per restituire dei risultati capaci di intercettare queste ricerche. Ma poi lavori per le persone, non per l’algoritmo. E la scrittura SEO oriented è proprio questo: il naturale equilibrio tra il piacere della scrittura e le esigenze del pubblico. In tutto questo Google è solo il mezzo, non il fine.
L’ottimizzazione SEO delle immagini è un altro passaggio essenziale nella guida di Google. Come detto, il visual è un elemento decisivo per la buona riuscita di un progetto web. Ci sono dei parametri utili per ottenere buoni risultati da questi elementi, per renderli “amichevoli” nei confronti dello spider di Google. Quali sono i punti essenziali?
In primo luogo ricorda sempre di inserire un testo alternative significativo, importante anche ai fini dell’accessibilità, usa delle parole dotate di senso nel nome file, genera una sitemap anche per le immagini e raggruppale tutte in un’unica sottocartella. Da aggiungere: carica immagini leggere, influenzano il tempo di caricamento della pagina web.
Articoli per approfondire
La Guida SEO di Google è un documento di rilievo per chi inizia a operare in questo mondo. Esistono altri PDF utili per ottimizzare un sito web? Certo, ci sono lavori gratuiti e a pagamento che puoi consultare per integrare tutto quello che ho appena elencato.
Ad esempio ti consiglio di leggere il documento del Google Quality Rater. Ma il documento di Mountain View dà una base stabile a chi inizia, e scommetto che può indicare elementi da approfondire anche a chi si muove da tempo in questo settore. Sei d’accordo? Hai già letto la guida SEO di Google? Lascia la tua opinione nei commenti.
2 commenti presenti
Andrea ha commentato il 2018-03-12 18:58:23
Complimenti per l’articolo racchiude un po l’essenza di quello che c’è dietro al processo di ottimizzazione.
Qualche altra fonte ( anche in inglese ) dove studiare per mantenersi aggiornati ?
Un Grazie in anticipo !
Riccardo Esposito ha commentato il 2018-03-12 18:59:32
Ciao, questa guida seo di moz dedicata ai principianti è perfetta https://moz.com/beginners-guide-to-seo