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Quando mi chiedono come analizzare un sito web io penso all’utente finale. E al fatto che la verifica definitiva dovrebbe essere fatta da un bel gruppo di possibili internauti che cercano le informazioni che tu hai proposto. In questo modo posso verificare la validità del lavoro.
Le persone che hanno deciso di visitare il mio sito trovano qualcosa di utile? In quanto tempo? Qual è la percezione e la sensazione provata nell’aprire le pagine e aspettare il caricamento dei contenuti? Tutto ciò è importante. Per questo devi capire come analizzare un sito web.
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Il primo consiglio per verificare la bontà di un progetto web è racchiuso nello strumento principale di Mountain View, vale a dire la ricerca. Basta usare l’operatore site: per ottenere informazioni preziose rispetto allo stato di salute del tuo lavoro.
Certo, non ti puoi aspettare grandi cose. Ma come analizzare un sito web su Google? Prendi l’URL e incolla l’indirizzo dopo site: per suggerire a Google di cercare nel singolo dominio le pagine del portale. Da qui puoi ricavare diverse informazioni.
Prima verifichi la presenza nell’indice del motore di ricerca, e se fai questo passaggio per il singolo URL puoi avere conferma della pagina in questione. Poi ottieni una carrellata del lavoro svolto sui meta tag come title e description. Inoltre verifichi la presenza delle pagine default.
Parlo delle classiche pubblicazioni con testo Lorem Ipsum che si trovano in un template per mostrare le varie soluzioni grafiche. Sembra una banalità, ma non hai idea di quanti progetti dimenticano di cancellare queste pagine prima di mettere il sito online.
Da leggere: come usare i tag HTML più importanti
Ci sono tanti strumenti per fare SEO audit, ma se vuoi lavorare bene e con costi pari a zero devi usare la Search Console. Questo tool gratuito è praticamente indispensabile se vuoi ottenere il massimo dal tuo progetto. Qui puoi avere diversi risultati interessanti.
Esempio? Le prestazioni del sito sui motori di ricerca, con analisi nel tempo (anche molto indietro nei mesi) delle pagine con principali parole chiave che portano traffico e il CTR.
Vale a dire il click-through rate che mette in relazione impressioni e click. Inoltre puoi dare uno sguardo alla copertura, con gli errori 404 da correggere e problemi di indicizzazione.
Questo senza dimenticare che qui puoi gestire le ottimizzazioni delle pagine AMP, l’inserimento della Sitemap, le notifiche di penalizzazione su Google e falle di sicurezza.
Un passaggio essenziale per mettere online un progetto realmente efficace, veloce e facile da usare. Spesso l’accessibilità di un sito web viene messa in secondo piano, ma questo non avviene con uno dei tool più importanti per il webmaster: Lighthouse di Chrome.
Questo strumento ti lascia un report diviso in sezioni differenti e tra queste trovi quella dell’ottimizzazione SEO, ma anche performance di caricamento pagina e accessibilità. Segui le indicazioni alla lettera se vuoi creare un sito web capace di farsi notare dal pubblico.
Se cerchi un focus sui tempi di caricamento delle pagine puoi usare, invece, Pagespeed Insight sempre di Google che ti dà informazioni sulle attese relative a immagini pesanti, intoppi con la cache ed eventuali server lenti. Eventualità che noi di Serverplan combattiamo con hosting di qualità, server con dischi SSD, HTTP/2 e HTTP Keep Alive.
Mi chiedi come analizzare un sito web dopo che l’hai messo online per verificare che ogni elemento sia al suo posto? Strumenti come Semrush offrono valide soluzioni per fare un’analisi simulando lo spider di Google, tra l’altro adesso puoi fare la scansione del file log. Ma il migliore su questo passaggio è Screaming Frog che ti consente di verificare:
Questo giusto per fare un breve elenco delle possibilità che hai a disposizione. Screaming Frog è un vero amico per chi deve pubblicare e ottimizzare siti web di qualsiasi dimensione. Ricorda che è gratis fino a 500 URL, poi devi acquistare la versione a pagamento.
Google mette a disposizione uno strumento interessante per verificare l’ottimizzazione della struttura su smartphone e tablet. Immagino che dalle statistiche sia chiaro il punto: la maggior parte delle visite arriva da telefonino. Quindi il tuo sito web deve essere gestito bene.
Ovvero in modo da garantire massima usabilità da questi dispositivi. Sempre Google mette a disposizione uno strumento interessante per definire il lavoro svolto sul portale lato smartphone e tablet. Il sito web deve garantire massima usabilità da questi dispositivi.
Quando mi chiedono come analizzare un sito web io suggerisco di passare da Mobile Test di Google. Si tratta di un tool che dà informazioni sull’usabilità delle pagine web. Insieme alla Search Console è una risorsa imprescindibile per creare un sito web fruibile da mobile.
Anche chi naviga lentamente. Un altro supporto importante che non deve mai mancare quando valuti l’efficienza di un sito web mobile è il tool Testmysite di Google che controlla il buon funzionamento del lavoro svolto anche da connessioni meno performanti come il 3G. Non tutti navigano alla stessa velocità, meglio lavorare in modo da avvantaggiare ogni utente.
Se vuoi verificare l’efficienza delle tue pagine questo strumento è fondamentale, assicurato. Con HotJar, infatti, crei una mappa di calore (heatmap) per visualizzare l’interesse del pubblico verso determinate aree della pagina. Inoltre puoi registrare le sessioni e rivederle con calma.
Hai la possibilità di capire cosa fanno le persone su desktop e mobile. Un passaggio molto interessante perché hai la possibilità di risolvere problemi specifici. Ad esempio form complessi, pagine che non si aprono, colli di bottiglia che frustrano il potenziale cliente.
Da leggere: cos’è e a cosa serve il meta tag robots
In quest’articolo ti lascio una serie di indicazioni che puoi usare per valutare il tuo portale. Così puoi fare un’analisi dei problemi con relativa fase di debug per risolvere piccoli e grandi drammi. Non tutto può essere ignorato, ci sono punti che devono trovare una soluzione.
Magari il prima possibile, ecco. Aspettare che le cose cambino, e che i risultati arrivino, senza muovere un dito vuol dire andare alla ricerca di una chimera: il web marketing è fatto di consegne, analisi, ottimizzazione e ripubblicazione. Sei d’accordo? Tu come valuti un sito web?