Nell’infrastruttura IT ci sono diversi elementi da valutare per ottenere le risorse indispensabili alle tue esigenze. Ad esempio, sappiamo già cosa sono i DNS e i relativi record, abbiamo anche una definizione di indirizzo IP e forse quella che manca è una spiegazione del concetto di root server. Vale a dire, le macchine di livello più alto nella gerarchia del Domain Name System globale che gestiscono le richieste per la risoluzione dei nomi dominio. Detto in altre parole, ci troviamo di fronte alla base di internet come lo conosciamo oggi.

Stiamo parlando delle basi per fare in modo che l’indirizzo del tuo sito web corrisponda a una combinazione alfanumerica che rappresenti il tuo nome nel mondo reale. Quindi, i root name server sono la base della tua attività di brand awareness e SEO.
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C’è bisogno di una spiegazione per comprendere il root nameserver? Perfetto, nessun problema: con questo termine intendiamo i server di livello più alto nella gerarchia DNS globale che si occupano di instradare le richieste verso i server DNS autoritativi.
Quando inserisci un indirizzo web nel browser, come ad esempio www.serverplan.com, la risoluzione DNS inizia dai root server. I quali non hanno gli indirizzi IP dei siti web, ma possiedono e danno le informazioni per raggiungere i server autoritativi.
Come suggerisce il sito web dell’Internet Assigned Numbers Authority (IANA), che supervisiona il funzionamento di questo meccanismo, quella dei root server può essere considerata come una rete di macchine che conta centinaia di nodi sparsi in molti paesi del mondo.

La mappa delle istanze si trova sul sito root-servers.org ma tutto parte da 13 DNS root zone con una denominazione che va dalla A alla M. Questi elementi sono gestiti da una dozzina di organizzazioni come Verisign, ICANN, NASA e università americane.
| Hostname | IP Addresses | Operatore |
|---|---|---|
| a.root-servers.net | 198.41.0.4, 2001:503:ba3e::2:30 | Verisign, Inc. |
| b.root-servers.net | 170.247.170.2, 2801:1b8:10::b | University of Southern California, Information Sciences Institute |
| c.root-servers.net | 192.33.4.12, 2001:500:2::c | Cogent Communications |
| d.root-servers.net | 199.7.91.13, 2001:500:2d::d | University of Maryland |
| e.root-servers.net | 192.203.230.10, 2001:500:a8::e | NASA (Ames Research Center) |
| f.root-servers.net | 192.5.5.241, 2001:500:2f::f | Internet Systems Consortium, Inc. |
| g.root-servers.net | 192.112.36.4, 2001:500:12::d0d | US Department of Defense (NIC) |
| h.root-servers.net | 198.97.190.53, 2001:500:1::53 | US Army (Research Lab) |
| i.root-servers.net | 192.36.148.17, 2001:7fe::53 | Netnod |
| j.root-servers.net | 192.58.128.30, 2001:503:c27::2:30 | Verisign, Inc. |
| k.root-servers.net | 193.0.14.129, 2001:7fd::1 | RIPE NCC |
| l.root-servers.net | 199.7.83.42, 2001:500:9f::42 | ICANN |
| m.root-servers.net | 202.12.27.33, 2001:dc3::35 | WIDE Project |
Tutto si sintetizza con il processo di risoluzione del nome di dominio nel DNS. Per semplificare, possiamo fare un esempio: quando digiti un indirizzo nel browser, il computer deve trovare l’indirizzo IP del dominio. Se non è presente nella cache del browser contatta proprio il root nameserver. Che però non conosce quest’informazione: piuttosto, fornisce gli indirizzi dei server DNS autoritativi per il dominio.
Questo passaggio avviene grazie ad alcuni step tecnici. Il root nameserver estrae il TLD dal FQDN (Fully Qualified Domain Name), consulta il root zone file: il database master che contiene tutte le informazioni autoritarie con i record NS per i gTLD e ccTLD.
;; AUTHORITY SECTION:
com. 172800 IN NS a.gtld-servers.net.
com. 172800 IN NS b.gtld-servers.net.
[...]
;; ADDITIONAL SECTION:
a.gtld-servers.net. 172800 IN A 192.5.6.30
b.gtld-servers.net. 172800 IN A 192.33.14.30Ecco un esempio di risposta: l’Authority Section contiene i record NS che puntano ai TLD nameserver per .com; gli Additional Section contengono record A/AAAA degli indirizzi IP che corrispondono ai rispettivi nameserver. Ricorda che ogni root nameserver A-M è replicato in più istanze geografiche con lo stesso parametro, garantendo routing automatico ed efficace verso l’istanza più vicina.
La velocità di esecuzione, l’affidabilità del lavoro svolto con ridondanza globale, e la centralità del tutto: interrogare i root server è il primo passo nella risoluzione DNS perché ci troviamo di fronte a un indirizzatore primario verso informazioni fondamentali.
Centinaia di estensioni disponibili e gestione DNS semplificata
Conoscere il funzionamento di queste macchine è il primo passo per gestire al meglio il tuo spazio web. Per il resto puoi affidarti semplicemente a un provider di fiducia come Serverplan che ti permette di registrare domini e gestire al meglio i DNS grazie a un pannello dedicato nella tua area riservata. Per approfondire, puoi leggere la guida dedicata nella sezione Knowledge.