Cosa sono i nameserver e come si gestiscono

Postato in data 9 Novembre 2023 da Riccardo Esposito

Spesso utilizziamo un sito web senza sapere quali meccanismi si trovano dietro al suo funzionamento. Questo accade, ad esempio, con i nameserver. Ovvero una macchina che traduce i nomi dominio in indirizzi IP per fare in modo che a una determinata richiesta corrisponda una pagina web.

nameserver

Noi siamo abituati a interrogare il browser utilizzando dei sistemi di navigazione semplici, user friendly. Soprattutto, abbiamo confidenza con il nome del dominio e relative URL. Questa è la versione umana della rete, in realtà tutto corrisponde a stringhe di numeri. I famosi IP. Poi i nameserver ci aiutano a rendere il mondo digitale più semplice. Vuoi qualche informazione in più? Ecco cosa devi sapere rispetto a questa tecnologia.

Cosa sono i nameserver, definizione

I nameserver sono delle macchine (dei server, appunto) che traducono gli indirizzi web che digitiamo sul browser in IP. In linea generale, nel mondo dell’informatica, si identifica come nameserver qualsiasi applicazione che fornisce un servizio di risposta a una query di interrogazione su un determinato database.

Ma nel mondo dell’infrastruttura internet, questo significa permettere la traduzione di una stringa di testo composta da indicazioni sul protocollo, un dominio, da un permalink e da un’estensione nazionale o generica in un numero. Ovvero l’IP, l’indirizzo reale del server web sul quale si trova la pagina web.

Utilizziamo parole differenti per questa definizione: i nameserver consentono la traduzione dei nomi di dominio in indirizzi, associando un classico URL tipo www.serverplan.com a un IP numerico per instradare le richieste su Internet. Chiaramente un provider ti aiuta anche a gestire questo aspetto: se registri un dominio e acquisti un hosting non devi assolutamente preoccuparti di far funzionare questo meccanismo.

Da leggere: come funzionano i nameserver su un VPS

Qual è la differenza con DNS?

Spesso il nome dei nameserver viene associato a quello dei DNS. Questi termini vengono usati come sinonimi ma è un errore perché il nameserver è un server che fa parte dell’infrastruttura DNS (Domain Name System). Ovvero il sistema generale che gestisce la risoluzione dei nomi di dominio in indirizzi IP su Internet. Quindi parliamo dell’infrastruttura per far funzionare la relazione tra IP e nome dominio usabile e accessibile.

Quanti tipi di server a nome abbiamo?

Una volta definita la differenza con i DNS è giusto introdurre delle differenze tra le diverse tipologie di macchine che entrano in gioco nel passaggio tra IP e nome dominio. La prima differenza tra server è quella tra autoritativi e resolver DNS. I primi hanno tutte le informazioni definitive su un dominio.

I secondi sono degli intermediari: si usano per effettuare richieste di risoluzione dei nomi di dominio. In cima alla gerarchia abbiamo il root nameserver, considerato come una banca di riferimento. Infine c’è il nameserver TLD che si occupa della gestione delle estensioni, il top level domain.

Da leggere: come cambiare i DNS a un dominio registrato?

Come funzionano i nameserver?

Cerchiamo di semplificare il processo che permette di utilizzare i nameserver a proprio favore. Nel momento in cui sei sul tuo browser e digiti un indirizzo di un sito o una pagina web, mandi una richiesta al nameserver locale, il già citato resolver DNS che fa da intermediario fornendo informazioni presenti in memoria o interrogando i server DNS radice. Che si trovano nella parte alta della gerarchia. Svolta quest’operazione?

Il nameserver locale si rivolgerà ai server dei nomi di dominio di primo livello per le indicazioni sul TLD. Infine, se queste informazioni non sono presenti nella cache vengono immagazzinate e poi si trasmette tutto all’utente. Ovviamente, questo processo impiega frazioni di secondo e chi fa una richiesta al browser si ritrova la pagina web in un attimo. Questo, ovviamente, se ha seguito tutte le indicazioni per velocizzare il caricamento delle pagine web. Come, ad esempio, l’uso di immagini WebP e di plugin per minificare CSS e Javascript oltre ad aver acquistato un hosting di qualità.

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Riccardo Esposito

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