Cos’è la struttura di un sito web e quali sono gli elementi caratteristici

Postato in data 29 Settembre 2025 da Riccardo Esposito

Lo studio della struttura di un sito web è un passaggio decisivo per creare una base solida sia in termini di posizionamento organico, sia per migliorare l’esperienza della navigazione sulle tue pagine web. C’è da dire che questo aspetto – che coinvolge tutto il reparto marketing – difficilmente può essere modificato in itinere.

struttura sito web

Ad esempio, un contenuto può essere migliorato anche 6 mesi dopo la pubblicazione del sito, e un’immagine la cambiamo anche dopo due anni di onorata carriera. Ma la struttura di un sito web non si modifica facilmente.

Per risolvere dei problemi si può intervenire ma questo comporta modifiche incisive che comprendono redirect 301, possibili pagine 404 ed esiti non sempre governabili dal punto di vista dell’ottimizzazione SEO.

La soluzione da valutare con attenzione? Iniziare già con una struttura ottimizzata. Ecco cosa devi sapere per gestire al meglio questo argomento per garantire visibilità al tuo portale, al tuo blog o al tuo ecommerce.

Che cos’è la struttura del sito web?

Per capire come si crea una struttura per i siti web dobbiamo prima conoscere i contorni della materia e dare una definizione chiara dell’ambito di lavoro.

Allora, la struttura del sito – nota anche come architettura – è semplicemente l’organizzazione logica e gerarchica di tutte le sezioni di un portale che possono includere pagine, tassonomie, categorie e tag, schede prodotto, articoli e archivi.

Usiamo altre parole per definire questo concetto? Ecco, la struttura di un sito internet è l’organizzazione logica delle risorse da presentare al pubblico di riferimento. Ciò comporta in primis un percorso che ci consente di capire cosa inserire e cosa no, ma una volta presa la decisione su quale risorse pubblicare comprendere anche in che ordine gestire queste pubblicazioni.

Per approfondire: come inserire i meta tag di un sito

Principali tipi di struttura per siti web

Per comprendere come si struttura un sito web – in modo da soddisfare sia i parametri della search engine optimization, sia quelli della user experience – dobbiamo approfondire la teoria. E comprendere i principali i modelli che ci consentono di realizzare siti web efficaci, e-commerce, portali informativi con molte categorie.

Single page (One-Page)

Iniziamo con la struttura elementare, di base. Tutto il contenuto si trova su un’unica pagina scrollabile e navigabile con link ad ancore. Questa opzione si utilizza con landing page, siti portfolio, presentazioni di eventi.

esempio di struttura one page

Molto utile anche per prodotti dove scrolli e trovi specifiche, video, prezzi, tutto in sequenza narrativa. Non è sempre la soluzione giusta per fondere performance e SEO, a volte servono più contenuti per emergere.

Struttura gerarchica o ad albero

La struttura più comune e intuitiva. Parti da una homepage e poi ramifichi le pagine web in sezioni, come un albero genealogico al contrario. Funziona bene per la maggior parte dei progetti con siti aziendali.

Ad esempio, un sito di un istituto formativo ha una home, poi una sezione corsi dove trovi i vari indirizzi e le relative attività. Così ogni livello diventa più specifico, e i breadcrumb aiutano l’utente a non perdersi.

Attenzione, se vai troppo in profondità con più di 3 o 4 livelli devi studiare le soluzioni di navigazione e la struttura di link interni per evitare problemi in chiave SEO, con relativo posizionamento, e user experience (UX). Per i grandi portali si parla anche di struttura a silos dove ci sono pagine hub che collegano a sottopagine semanticamente collegate per ottenere buoni risultati in termini SEO.

Struttura a matrice o database

In questo caso, gli utenti cercano contenuti attraverso filtri e ricerche con diversi criteri. Non c’è un percorso fisso. Ad esempio, su un portale per trovare casa cerchi filtrando per città, prezzo, numero stanze, piano, con/senza ascensore. Ogni combinazione porta a risultati diversi. Richiede un buon motore di ricerca e filtri ben progettati. Se questi elementi sono studiati male, l’utente si perde e lo stesso vale per Google.

Struttura lineare o sequenziale

L’utente segue un percorso predefinito: pagina 1, pagina 2, pagina 3 e non si può andare oltre. In questo caso la struttura del sito web è piuttosto semplice, ricorda la lettura di un libro. Si usa per casi specifici o sezioni dedicate a determinate azioni: l’esempio classico è quello del checkout e-commerce, quando compri su uno shop online vai su carrello, poi su dati spedizione, pagamento e conferma. Non puoi saltare step.

Struttura sito e navigazione, quale relazione?

Spesso si tende a confondere la struttura o l’architettura di un sito web con la sua navigazione, ovvero gli elementi grafici che consentono all’utente di orientarsi nel frontend e che vediamo navigando dal browser.

Cerchiamo di trovare le differenze: la struttura del sito indica come organizzi e raggruppi i contenuti. È la mappa concettuale del tuo progetto. La navigazione è il sistema di percorsi che permetti all’utente di muoversi attraverso quella struttura e un sito web può avere un’unica struttura ma sistemi di navigazione diversi:

  • Menu tradizionale.
  • Mega menu visivo.
  • Breadcrumb.
  • Ricerca con autocomplete.
  • Filtri laterali.
  • Menu hamburger su mobile.

Sono tutti modi diversi di navigare la stessa architettura di prodotti. Per avere una distinzione pratica tra architettura e navigazione prova a fare questo esercizio: disegna il tuo sito come un diagramma ad albero, questa è la struttura. Ora descrivi come un utente passa da un punto all’altro: adesso stai lavorando sulla navigazione che farà l’utente. Che è altrettanto importante per il successo del tuo portale.

Come sfruttare l’Information Architecture

Per ottenere il massimo sia da struttura che da navigazione del sito web devi approfondire il concetto di Information Architecture. Ovvero, la disciplina che si occupa di organizzare, strutturare e etichettare i contenuti.

Con l’IA puoi dare forma a prodotti e esperienze informative per supportare usabilità e trovabilità mettendo ordine nel caos di pagine web, tassonomie e altre pubblicazioni online. Valuterai come utilizzare le etichette di navigazione in modo strategico, raggruppare i contenuti per argomento, compito, cronologia.

Come impostare la struttura del sito

Il primo passo quando devi impostare una struttura ottimizzata per il sito web: definire il punto di partenza, la home. Da questa partono le pagine di struttura più importanti e che si ritrovano in quasi tutti i progetti: chi siamo, contatti, cosa facciamo o prodotti, portfolio. Bisogna ricordare che a guidare la realizzazione di una struttura efficace è il principio della conversione: devi portare le persone lì dove c’è bisogno di attenzione.

La keyword research di fondo è necessaria per capire quali sono le necessità del pubblico rispetto ai vari livelli della struttura: puoi scoprire, ad esempio, quali sono le landing page da creare o le categorie del blog. Inoltre, in questo modo puoi evitare di creare pagine duplicate o che coprono lo stesso search intent.

Perché creare una struttura efficace?

Abbiamo capito come impostare la struttura di un sito web e quali sono le tipologie di architetture per un portale internet. Ma perché è importante avere una definizione di ciò che riguarda la mappa delle varie pagine web?

  • Semplificazione del lavoro – Un sito si sviluppa con semplicità se hai già la sequenza e l’organizzazione dell’alberatura. Sai cosa creare e come collegare, non devi improvvisare e tutti i dubbi sono risolti.
  • Ottimizzazione SEO di base – Se lavori sulla struttura di un sito web non hai dubbi, il crawler dei motori di ricerca sa quali sono le risorse più importanti, segue i link interni con la giusta gerarchia.
  • Attenzione all’user experience – Si può collegare al punto precedente dato che SEO e UX sono due facce della stessa medaglia. Ma è giusto ricordare anche che una buona architettura del sito internet permette di creare un’esperienza d’uso pulita, un menu di navigazione intuitivo, e questo porta a risultati interessanti.

Sì perché troppo spesso la strutturazione di un sito web viene vista come un’attività da delegare ai tecnici, ai webmaster e a chi si occupa della SEO. In realtà è un lavoro che si fa prima di creare materialmente la prima pagina HTML, successivamente alla keyword research per individuare i topic da coprire con i contenuti.

Insomma, la struttura di un sito web è un’attività ben lontana dalla ghettizzazione nelle stanze della SEO. Anzi, è un’attività che coinvolge tutto il team soprattutto per i progetti più ampi come quelli che riguardano la creazione di un ecommerce. Ottimizzi tutto, anche il crawl budget grazie a una buona struttura SEO del sito web.

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Riccardo Esposito

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