Indicizzazione e crawling secondo Google: cosa pensa il motore di ricerca di questi passaggi fondamentali che arrivano prima del posizionamento SEO? La risposta arriva da un recente articolo di Search Engine Journal
L’articolo raccoglie differenti dichiarazioni e fonti ufficiali pubblicate via podcast dei dipendenti Google. L’obiettivo è quello di avere una visione d’insieme delle possibili osservazioni che permettono di migliorare due processi fondamentali, per lavorare sul crawl budget – the number of URLs Googlebot can and is willing or is instructed to crawlche – e individuare le soluzioni necessarie per aumentare le pagine indicizzate di un portale.
Un sito web con poche pagine, senza aggiornamenti, non ha bisogno di grandi riflessioni, e-commerce e portali o magazine devono valutare con attenzione cosa pensa Google di indicizzazione e crawling.
Google non ha una capacità e una possibilità infinita quindi tende a ottimizzare le sue risorse. Questo significa distribuire le possibilità di scansione – il crawl budget – tra i portali cercando di premiare chi utilizza i contenuti in modo virtuoso. Il fatto stesso che un contenuto esista non dà certezza di indicizzazione, secondo Mueller.
Anche se, nella maggior parte dei casi, un webmaster non deve preoccuparsi del crawl budget perché gestisci siti statici e molto piccoli è giusto avere il polso della situazione per ottimizzare Indicizzazione e crawling. Soprattutto bisogna avere a cuore la bontà dell’informazione da dare all’utente. Non basta solo:
Dato che le risorse sono limitate, bisogna lavorare sia sulla qualità dei contenuti che sui segnali che arrivano dall’esterno, come ad esempio i link in entrata. Chiaramente questa non è la lista delle attività da fare per ottimizzare indicizzazione e crawl budget ma sono i punti di vista espressi da Gary Illyes e Martin Splitt.