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Come scegliere un dominio per il tuo sito web? La risposta potrebbe essere complessa e difficile da risolvere perché questa stringa rappresenta la base di ogni progetto web.
Registrare il nome dominio è il punto di partenza per la tua avventura, è il microcontenuto dal quale parte tutto: le persone ti riconoscono grazie questa stringa, ti cercano e ti condividono digitando le parole che hai individuato con cura certosina. Ma perché c’è grande tensione?
Ci sono domande che non ti consentono di comprare un dominio con serenità. Chiaro, è una scelta che non deve essere dettata dalla fretta: è giusto prendersi qualche giorno per scegliere il nome giusto. Ma senza esagerare e cercando di arrivare a una valida conclusione.
Conosco i problemi, li ascolto ogni giorno durante i corsi di blogging. Chi è alle prime armi si ritrova in questi punti: ecco 6 risposte per risolvere i dubbi legati alla scelta del dominio.
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Il primo cruccio che avvolge il novello blogger: dominio e nome devono essere uguali? Per forza? In questi casi non c’è una regola fissa: spesso dipende dalle disponibilità. Hai in mente un nome per la tua azienda o per il tuo progetto.
Ma ti hanno preceduto. Magari perché il nome comprende delle keyword che lo rendono appetitoso, competitivo.
Ecco, scegli un nome dominio differente. Avere il nome del brand in questa stringa di testo è un aspetto importante per i motori di ricerca, ma soprattutto per il valore e l’autorevolezza.
C’è attenzione per i dettagli: le persone ti riconoscono attraverso il dominio che corrisponde alle parole dell’header. La risposta definitiva: è utile avere un dominio simile al nome del blog. Ma può essere diverso, non è un obbligo comprare un dominio uguale al nome sito.
Per approfondire: come scegliere un dominio di primo livello
La libertà che ti viene concessa quando decidi di scegliere un dominio si scontra con un’esigenza: non tutti i simboli possono essere usati nell’indirizzo. Esistono caratteri speciali nell’URL che possono dare problemi: usa tutte le lettere e i numeri, in sintesi i simboli codificati attraverso il Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni (ASCII).
Non esiste un meglio o un peggio: rispecchiano scopi diversi. I domini di terzo livello sono estensioni che dovrebbero dare un’indicazione sullo scopo o sulla nazionalità del progetto.
Ci sono Country Code TLD (quindi con abbreviazioni geografiche) e General TLD: ogni tua scelta dà informazioni in più al pubblico rispetto agli scopi ultimi del tuo sito web.
Se la tua attività è basata in Italia puoi registrare il .IT, se si trova in Francia meglio usare un .FR, se è indipendente dal territorio la scelta cade sul .COM. Senza dimenticare i nuovi gTLD che permettono di registrare il tuo sito web con estensioni descrittive, tipo .CAMERA o .GURU.
Col tempo e con la pratica del domain hacking si è persa rigidità in questi passaggi, ma una scelta ragionata è il punto di partenza per comunicare con il pubblico nel miglior modo.
Il dominio deve contenere minimo 3 caratteri (escludendo il dominio di primo livello, i punti ed eventuali sottodomini/domini di terzo livello) e massimo 255 caratteri (inclusi il dominio di primo livello e i punti).
Hai molto spazio a disposizione, ma non vuol dire che debba essere usato tutto. La regola per scegliere il nome dominio è l’esatto opposto: punta sulla semplicità e sulla chiarezza.
Il dominio deve essere immediato. Non per forza striminzito, non è la sintesi che cerchi ma la capacità di chiarire cosa comunichi. Le persone devono leggere in pochi secondi il testo, lo devono capire e collegare a determinati valori. Questo è possibile se scegli bene.
Basta fare una ricerca su un qualsiasi provider per avere la risposta: in fase di acquisto puoi avere tutte le opzioni libere e ottenere le informazioni delle persone che ti hanno preceduto.
C’è una soluzione diversa e più rapida: www.domini-liberi.it. Questo programma ti permette di scoprire se un dominio è libero o occupato nel momento in cui digiti le parole nel campo.
Un altro tool interessante per velocizzare la ricerca di un dominio libero e disponibile è namechk.com: ti mostra se il dominio è disponibile nelle principali estensioni e sulle piattaforme social. In questo modo puoi ottenere tutti i dati che ti servono velocemente.
Per registrare un dominio devi avere le idee chiare e devi scegliere con attenzione le parole. Ci sono un paio di tool che ti possono aiutare:
In alcuni casi può essere utile acquistare diversi top level domain per mettere al riparo il brand dalla concorrenza. In questo modo puoi fare brand protection.
Come registrare un dominio? Devi usare i DNS di codifica. Associano numeri lunghi e difficili da ricordare, che corrispondono al tuo indirizzo online, a un nome dominio e viceversa. Le persone riescono a collegarsi al sito web quando digitano l’URL grazie ai DNS.
Per gestire i DNS hai a disposizione un pannello che ti permette di associare gli elementi di questa combinazione. Per approfondire l’argomento ti consiglio di dare uno sguardo alla guida che ho pubblicato sul blog Serverplan: i vantaggi di una gestione completa dei DNS.
Da leggere: che differenza c’è tra dominio di primo, secondo e terzo livello
Puoi comprare un dominio .IT a 6,99 euro invece di 13,33 euro e dare al tuo sito web o al tuo blog un nuovo indirizzo, una nuova identità. Mi sembra un buon punto di partenza per la tua avventura online, non credi? Acquista ora il tuo dominio con Serverplan.