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In realtà oggi una pagina web lenta è semplicemente una risorsa che si intrattiene qualche decimo di secondo in più. Le esigenze sono sempre maggiori, soprattutto da quando Google ha suggerito un punto: la velocità è un fattore di ranking. Ed ecco che tutti vogliono sapere come velocizzare un sito web.
Perché in questo modo si lavora su due fronti: user experience e SEO. Google vuole fornire alle persone il miglior risultato possibile. E questo non significa solo selezionare le pagine ricche di contenuto ma anche quelle veloci e facili da usare. Velocizzare un sito WordPress (o qualsiasi CMS) non è un lavoro facile.
Ma soprattutto non lo devi svolgere solo per rispettare le regole del posizionamento Google ma anche per fornire alle persone un contenuto degno di nota. E capace di caricarsi in poco tempo anche da mobile, con connessioni poco stabili o magari con il 3G. Da dove iniziare questa sfida così importante?
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Il primo consiglio per capire come velocizzare un sito web o un blog con WordPress, Joomla, Medium, Blogger o qualsiasi altro CMS: se un elemento della pagina non serve lo puoi togliere.
Ovviamente mi riferisco all’esperienza utente, spesso carichiamo la sidebar con banner che non vengono cliccati e video che non incassano neanche una visualizzazione.
Se un elemento non aggiunge valore alla pagina web – soprattutto quelli più impegnativi come immagini e video – lo puoi togliere e per avere la prova di ciò che fai puoi utilizzare un sistema di heat map offerto da servizi come Hotjar e CrazyEgg. Focalizzati soprattutto nella sezione above the fold: la quantità di dati richiesta non dovrebbe superare quella che Google definisce la finestra di congestione iniziale (in genere 14,6 kB compressi), e per velocizzare il caricamento delle pagine devi limitare la dimensione dei dati HTML, immagini, video, CSS e JavaScript.
Questo ragionamento vale anche per i plugin che possono portare a un rallentamento del sito web. Ad esempio conviene evitare le estensioni che fanno uso di chiamate Ajax, quelli che possono essere sostituiti con l’aggiunta manuale di codice o la scelta del template. Ad esempio è meglio non usare plugin per la rotazione e gestione dei banner ma installare un tema dedicato.
Da leggere: perché la velocità è importante per l’ecommerce
La regola di base è sempre valida: devi togliere quello che non serve e declinandola in modo diverso bisogna anche ridurre le risorse inutilmente ingombranti. Anche e soprattutto quando si parla di HTML, Javascript e CSS. L’idea è quella di procedere alla rimozione dei dati non necessari o ridondanti.
Il tutto senza influenzare il modo in cui la risorsa viene mostrata al pubblico. Elementi di formattazione, stringhe superflue e comandi possono essere eliminati da chi ha una buona conoscenza del codice. Altrimenti usi un plugin per svolgere questo compito come WP Rocket e WP Fastest Cache.
Il caricamento lento delle immagini e dei video consente di risparmiare risorse e permette all’above the fold di rispondere in tempi minimi perché l’upload non deve attendere i media dell’intera pagina.
Questa funzione è ormai nativa in WordPress, mentre per le pagine AMP c’è ancora bisogno di un plugin ufficiale (lo trovi nella directory di WordPress): utile soprattutto per i blog, i quotidiani e i portali di news.
Se hai più di un reindirizzamento su una pagina di destinazione finale rischi tempi di caricamento ridotti. Quindi è tuo preciso dovere monitorare questo elemento da tuo file htaccess e fare in modo che i passaggi dall’URL A. poi a B e poi a C siano gestiti direttamente da un redirect da A a C, questa è la regola.
La compressione GZIP per tutte le richieste HTTP può ridurre di molto i tempi necessari per fornire una risposta al browser. E quindi diminuire significativamente la quantità di tempo per scaricare la pagina, ridurre l’utilizzo dei dati e migliorare l’esperienza utente sul primo rendering delle pagine.
Come attivare questa risorsa? Come abilitare la compressione GZIP in WordPress? Se usi Apache puoi farlo attraverso il file htaccess, aggiungendo una stringa di codice. Oppure usi le funzioni dei vari plugin.
Con un bravo sviluppatore, un web designer con competenze specifiche e un webmaster ben informato puoi ottimizzare la velocità di caricamento di qualsiasi sito web. Ma è sicuramente vero che un template pensato per rispettare i principi dell’usabilità e del caricamento rapido può fare la differenza.
Una buona base di partenza fa sempre comodo, e tra le soluzioni più interessanti trovi Genesis Framework, Newspaper X e Schema anche nella versione per ecommerce con WordPress.
Le immagini possono essere migliorate per ridurre le dimensioni dei file senza influire sulla qualità del contenuto. Due sono le strade da seguire: carica file poco pesanti, salvati nel giusto formato, e con le dimensioni ideali. Inutile inserire una foto di 2.000 pixel se occupa uno spazio di 600.
Questo significa che l’immagine offre una dimensione che non viene sfruttata in quella condizione. Bisogna ridurre il visual in base alle necessità del layout, comprimere usando strumenti come Optimizilla
Come velocizzare un sito web.? Devi anche indicare nel codice le dimensioni di altezza e larghezza. Una soluzione interessante in termini di ottimizzazione delle immagini: usare il plugin Smush o Imagify che permettono di ridurre in blocco il peso delle foto caricate.
Recuperare tutte le informazioni di una pagina web può essere dispendioso in termini di risorse. Meglio avere la cache del browser attiva in modo da consentire la memorizzazione della risposta recuperata in precedenza in modo da ridurre il tempo di risposta del client. I vari plugin possono aiutarti nel compito.
Oltre a quelli già suggeriti – WP Rocket e W3 Total Cache – ti ricordo WP Fastest Cache per aiutare il client a determinare se e quando può riutilizzare una risposta precedente. Per l’uso della cache sul filesystem con W3 Total Cache consigliamo di dare uno sguardo al tutorial della sezione help di Serverplan.
Da leggere: le caratteristiche di un hosting veloce WordPress
Questa è la base di partenza per il tuo lavoro di ottimizzazione dei tempi di caricamento. Sarà difficile procedere con i punti appena elencati se prima non acquisti un hosting di qualità capace di garantire:
E ovviamente alla base di tutto c’è la presenza di un hosting con dischi SSD, un punto di svolta per chi decide di migliora il tempo di risposta del server che misura i secondi necessari per caricare l’HTML. Il tuo provider ha questa opzione? Il nostro hosting veloce può aiutarti a migliorare le performance.