La struttura di un blog, in particolar modo in un blog WordPress, segue un filo logico ormai comune, definito nel corso degli anni. E l’architettura che puoi ammirare su un blog basato su CMS WordPress è uno standard.
Tanti sono gli elementi strutturali. Ma uno degli punti più importanti che sostiene la mole di contenuti è la gestione delle categorie e dei tag che appaiono all’inizio o alla fine dei post.
Chi lavora con i blog usa ogni giorno tag e categorie, ma questo non significa avere una conoscenza dettagliata. Scopriamo insieme, grazie a questo piccolo tutorial, come ottimizzare questi elementi su un blog WordPress.
Le categorie in blog WordPress, e in generale su ogni tipo di blog, rappresentano un’utile risorsa per organizzare gli articoli e per permettere ai lettori di scoprire nuovi contenuti.
Una categoria non è gerarchicamente superiore a un tag. Sono due entità distinte, mentre la categoria è gerarchicamente superiore alla sotto-categoria.
In linea di massima, le categorie coprono l’intero universo semantico affrontato dal blog: smembrano il tema in tanti micro-argomenti e li trasformano in contenitori. Cosa metti in questi contenitori?
Articoli. Dato che le categorie coprono l’intero argomento, ogni articolo sarà inserito in una categoria che puoi creare in due modi: direttamente nell’editor del post o nella pagina dedicata alle categorie: sulla sinistra troverai il modulo con tutti i campi:
Da questa riflessione nasce la domanda: è possibile avere un articolo senza categoria? Tecnicamente no, perché l’articolo senza categoria viene inserito nella categoria “uncatecorized”. Di conseguenza è buona norma inserire ogni post in una categoria.
Partendo da un’attenta riflessione e poi schematizzando il tutto con carta e penna. O, come faccio io, con una mappa mentale: al centro metti l’argomento del blog dal quale nascono i figli, ovvero le categorie.
In questo modo puoi avere tutto sotto controllo e indicare anche eventuali sotto categorie, anche se hanno un senso solo su blog di grandi dimensioni. Esempio:
Il programma per creare mappe mentali? Io di solito uso Freemind, ma ce ne sono tanti. Puoi trovare un’ottima selezione in questo post di Mashable.
Mentre le categorie possono essere definite dei contenitori nei quali inserire i post, i tag sono delle parole chiave che caratterizzano un contenuto: rappresentano delle etichette che definiscono i principali argomenti di un post.
Ad esempio, se un articolo elenca le principali caratteristiche di un dominio capace di rimanere nella mente dell’utente presenterà come tag le parole “branding” e “blogging”. E sarà inserito nella categoria “domini” di un blog dedicato al web marketing.
I tag servono, quindi, a specificare l’argomento affrontato. Sono semplici parole ma questo non vuol dire che devi o puoi esagerare: inserire troppi tag può essere un’azione deleteria per la buona organizzazione dei contenuti.
Non si deve mai generare un nuovo tag, a meno che non ci sia in progetto la pubblicazione di altri articoli da contrassegnare con quell’etichetta.
Io di solito ragiono in questo modo: ogni articolo viene inserito in una categoria e possiede massimo 3 o 4 tag. Inserire un post in due categorie? Può capitare ma io cerco di evitare: ci sono sempre i tag per specificare.
Per creare un tag puoi semplicemente inserire una nuova parola nel campo specifico quando pubblichi l’articolo, oppure puoi utilizzare la pagina specifica con i soliti campi nome, descrizione e slug.
Questi elementi sono dei link a tutti gli effetti e hanno una caratteristica particolare: possono essere condivisi e linkati come una qualsiasi pagina web. Se organizzati con cura tag e categorie sono molto utili perché ti permettono di condividere contenuti organizzati con un solo permalink.
Se un lettore ti chiede tutti i post dedicati a un argomento tu puoi passare il link della categoria o del tag. Puoi anche linkare questo collegamento in una pagina web o condividerlo con i social. Ecco qualche esempio:
Di solito tag e categorie si trovano in un widget nella sidebar o nel footer, anche se con i menu personalizzati è possibile inserire i link delle categorie anche nella barra di navigazione in alto.
Per creare un custom menu – ovvero un menu capace di contenere pagine fisse, categorie, tag ma anche link esterni e a singoli post – devi andare nella sezione specifica della dashboard: ti consiglio di dare uno sguardo a questa guida per approfondire l’argomento.
In alcuni casi si è verificato una penalizzazione del blog per eccesso di contenuti duplicati definiti a causa di un eccessivo uso dei tag e delle categorie. In pratica, ogni volta che viene creata una pagina tag si riprende una parte del contenuto dell’articolo.
Questo contenuto, ripetuto più volte per un numero di tag molto alto può creare dei contenuti aggregati duplicati all’interno del blog. Per questo motivo, spesso si deindicizzano le pagine categorie e tag usando il robot.txt o un plugin come All In One SEO Pack o WordPress SEO by Yoast.
In questo modo si evita il problema alla base. La regola è semplice: non esagerare con i tag. Devi inserire solo quelli che descrivono realmente il contenuto. Per avere una spiegazione di questo aspetto puoi dare uno sguardo al video e all’articolo del sempre valido Francesco Margherita.
25 commenti presenti
Nick ha commentato il 2014-09-11 09:36:14
Perfetto. Avevo proprio bisogno di capire meglio l’argomento e organizzare in maniera corretta e logica i miei articoli. Grazie. Indispensabile come sempre. Ciao.
Riccardo Esposito ha commentato il 2014-09-11 13:16:00
Ciao Nick, un piacere averti tra i commenti. Se hai dubbi non esitare!
Nick ha commentato il 2014-09-12 17:13:54
Grazie Riccardo. Contaci :-)
Gianni ha commentato il 2014-09-11 09:38:18
Hai un plugin da consigliare per modificare o rielaborare rapidamente categorie e tag?
Riccardo Esposito ha commentato il 2014-09-11 13:18:29
Ciao Gianni,
Cosa intendi esattamente?
Marco Mangiante ha commentato il 2014-09-12 10:18:49
Ciao,
articolo veramente semplice e lineare: sapevo bene o male le caratteristiche delle 2 entità trattate ma il post mi ha dato una mano a focalizzarle meglio.
Un saluto.
Riccardo Esposito ha commentato il 2014-09-13 21:38:55
Un saluto a te, grazie per il commento e torna quando vuoi!
Paolo ha commentato il 2015-04-23 13:24:48
Gentile Riccardo, se si gestisce un blog che si occupa di cinema, televisione e letteratura, avere un tag per ogni professionista e ogni titolo aiuta o penalizza? alcuni dicono che i blog troppo indicizzati sono penalizzati nei motori di ricerca… Se si scrive un post su un libro da cui è stato tratto un film, non è forse opportuno usare sia la categoria Cinema che quella Letteratura? La formattazione quanto ci colpa? Sbizzarrirsi coi font, i colori…
Grazie mille e complimenti per il bell’articolo
Paolo
Riccardo Esposito ha commentato il 2015-04-27 07:56:48
Ciao Paolo,
Il dicorso è semplice: devi creare tag e categorie uniche, che non si sovrappongano. E che userai. Ha senso creare un tag per un unico articolo? No. Ha senso creare un tag uguale a una categoria? No. Ha senso creare un tag che conterrà gli stessi contenuti di un altro tag (ad esempio webwriter e we writer)? No. Devi pianificare con cura.
“alcuni dicono che i blog troppo indicizzati sono penalizzati nei motori di ricerca”: questo passaggio non mi è chiaro.
La formattazione deve essere usata con intelligenza, senza esagerare. Sbizzarrirsi con font e colori? Nettamente no. Sarebbe un disastro per la leggibilità.
Valentina Chiefa ha commentato il 2015-05-26 11:14:44
Salve Riccardo, e complimenti. Per l’articolo e per il blog. Utile, con contenuti di vera qualità.
Vista la tua gentilezza e disponibilità (vedo che rispondi agli utenti che scrivono), ho bisogno di riassumere la questione tag, per me ancora in corso di comprensione. Ciò perché molti mi hanno detto tanto a proposito. E tutto, devo dire, è in contraddizione. Dunque, correggimi, se puoi:
1. Meglio non usare troppi tag. Tipo? Io solitamente ne produco tanti. E’ sbagliato?
2. Per OGNI nuovo articolo io inserisco: sia i tag che “raccontano” il sito (le parole chiave principali. Ad es. la tematica specifica del blog), sia dei tag specifici che spiegano il contenuto di questo nuovo articolo.
3. Alcuni di questi tag, generati per un articolo specifico, io tendo spesso a riutilizzarli anche per altri articoli. Sbaglio? La cosa capita soprattutto per tematiche, come dire, “larghe”, ad esempio “comprensione”, “rapporto”, “individuo” (il fatto è che nel mio blog credo contenuti di scrittura creativa)
Sbaglio tutto?
Grazie e scusami per queste domande che a te devono apparire ovvie e banali.
Buon lavoro.
Valentina.
Riccardo Esposito ha commentato il 2015-05-26 12:03:18
Ciao Valentina, rispondo:
Ovviamente questa è la base, per approfondimenti specifici dovresti sentire il parere di un esperto SEO.
Alberto Pozzi ha commentato il 2016-04-13 09:05:42
Ciao Riccardo, molto interessante. Se permetti, segnalo qui un mio post che tratta dello stesso argomento, che vede i Tag come l’evoluzione delle vecchie “keyword” , e che presenta un semplice esempio. Magari può interessare ai lettori, un saluto, Alberto
Il ritorno delle Keyword: dove e come usare keyword per posizionare il tuo sito su Google
albertopozzi.com/webmanager/dove-e-come-usare-keyword-per-posizionare-il-tuo-sito-su-google/
deborah baldasarre ha commentato il 2016-07-07 13:04:51
ciao :) un consiglio: quale è la lunghezza massima ideale per il nome di una categoria?
ne ho creata una con 28 caratteri spazi incluso e credo sia infinita :)
grazie mille
deborah
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-07-13 14:09:38
Ciao!
Non credo che esista una lunghezza massima: la categoria è un microcontenuto capace di spiegare nel miglior modo possibile il contenuto di quella tassonomia. La parola in questione ci riesce?
chiara altieri ha commentato il 2017-04-20 13:32:28
Ciao Riccardo, innanzitutto complimenti per la chiarezza con cui spieghi le cose! Avendo da poco preso in gestione un blog già avviato, ma senza una iniziale progettazione nè suddivisione precisa di tag e categorie, mi trovo nell’ingrato compito di dover rimettere un po’ le cose a posto. Quindi ho una serie do domande pratiche da fare:
Se modifico il nome delle categorie esistenti, rischio di perdere l’indicizzazione su Google? O devo crearne di nuove?
Ho scoperto tantissimi tag ( alcuni anche col nome della categoria e simili tra loro, ad esempio con e senza spazio, con preposizioni simili); come posso accorparli e ridurli evitando così pagine doppie? E le pagine indicizzate con quei tag, nel momento in cui li accorpo..che fine fanno?
Grazie mille!
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-04-20 20:47:08
Ciao!
Allora, se cambi il nome (e non il permalink) della categoria rischi di perdere il posizionamento (non l’indicizzazione) per una determinata parola chiave dato che il tag title è l’elemento più importante dell’ottimizzazione on page.
Per i tag: c’è questo plugin che ti permette di fare merge dei tag, quindi di unirli https://wordpress.org/plugins/simple-tags/ Poi devi gestire le pagine che sono “avanzate” ma per questo ti consiglio di consultare un webmaster e un SEO. Il rischio di fare guai è alto.
Francesco Trocchia ha commentato il 2017-06-13 19:11:53
Ciao Riccardo, i tuoi articoli sono sempre chiari e precisi, grazie!
Mi trovo proprio in questi giorni a pensare ad una riorganizzazione di un mio blog che tratta scrittura creativa. Fino ad oggi le mie categorie principali erano racconti, poesie e poi viaggi e il problema sorge proprio con quest’ultima. Infatti, questa contiene sia racconti che poesie costringendomi a categorizzare quindi un determinato articolo con le due categorie, ad esempio racconti e viaggi. Avrebbe senso secondo te trasformare quella categoria in un tag in modo da specificare il contenuto in maniera trasversale?
Grazie.
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-06-17 08:30:25
Beh, sì: rispetto alle altre due la categoria Viaggi è un po’ strana. L’idea di trasformarla in tag è coerente, però ti consiglio di monitorare bene il passaggio, magari con un SEO/webmaster, per evitare problemi di qualsiasi natura.
Alessandro Bertagna ha commentato il 2017-08-19 18:53:21
Complimenti per l’articolo. Se ti posso chiedere a senso ottimizza con yost su un sito WordPress anche il seo di categorie e tag o è fatica sprecata? Da novizio non capisco il senso di inserire una descrizione non visibile
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-08-23 10:27:41
In realtà non sono pagine inutili, queste risorse possono strappare anche ottimi posizionamenti.
Alessandro Bertagna ha commentato il 2017-08-23 10:33:32
Gentilissimo, grazie
Alessandro ha commentato il 2017-12-02 15:44:31
Ciao Riccardo, complimenti per l’articolo, il migliore che ho letto fino ad ora sull’argomento!
Vorrei chiederti anche io un dubbio:
Ho un blog che parla di musica, con diverse categorie: copertine famose, copertine rare, copertine autografate ecc.
Visto che c’erano buoni volumi di ricerca per queste kw ho creato alcuni tag in base all’ANNO del disco: copertine anni 70, anni 80, anni 90 ecc.
Se ora decidessi di creare dei tag in base al GENERE musicale: copertine rock, copertine jazz, copertine soul ecc, rischiano di essere troppi tag visto che gli articoli si duplicherebbero ancora?
Alla fine, per ora, ho solo 5 tag.
Ne aggiungerei credo altri 5 in base ai generi e sarebbe più facile gestire il tutto, ma non vorrei esagerare.
Oppure meglio fare questo con una pagina normale?
Grazie
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-12-03 07:03:44
Ciao, 10 tag in tutto è un numero minimo. Calcola che sul mio blog ho circa 300 tag. Organizzali in modo da non creare contenuti duplicati, questo è l’unico consiglio che vale. Non esiste un numero minimo o massimo. Esiste la necessità di non pubblicare pagine uguali.
Fabio ha commentato il 2020-03-29 17:14:09
Salve. Io ho un forte dubbio con il mio blog. Si indicizzano molte risorse “page”. Potete aiutarmi a risolvere deindicizzandole? E potete spiegarmi di cosa si tratta? Grazie mille.
Alde ha commentato il 2020-05-19 21:02:56
Excelente articolo!
Ho sempre fatto un po’ di confusione con le categorie e tag, finendo per definire il menu fisso con le categorie. Il problema è che facendo così a volte devo mettere lo stesso articolo in più pagine diverse. Vi chiedo se questo potrebbe interferire nel SEO.
Grazie