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La cache per un sito internet è un sistema per ridurre i tempi di risposta quando si cercano informazioni sul programma per navigare su internet. In informatica, questo concetto può essere rivolto a diverse circostanze: browser, sito web, CMS come WordPress, motore di ricerca.
Quindi possiamo parlare di cache (traducibile con accumulo) come sistema per mantenere in memoria delle informazioni e velocizzare l’operazione delle persone che navigano e cercano tempi rapidi nelle pagine web. Quello che ci interessa a noi, però, si punta verso un aspetto specifico.
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La cache è un sistema informatico utile per mantenere in archivio delle informazioni e ripresentarle all’utente quando vengono richieste. Il sistema di memorizzazione si basa sulla possibilità di fornire una versione di ciò che si cerca senza interrogare direttamente la fonte – e perdere tempo prezioso.
Ma si restituisce una copia disponibile in tempi ridotti. La cache memory del browser, da Chrome a Explorer o Firefox, fa esattamente questo e lo stesso vale per il motore di ricerca.
La cache utilizzata dalla serp di Google, ad esempio, propone all’utente che digita una query una fotografia dello snippet. Una foto della versione che ha in memoria.
Ecco un esempio della cache di Google nella serp. Quindi potresti cambiare il tag title ma trovare nei risultati il vecchio testo. Questo significa che la cache è diversa e se vai nelle opzioni del singolo risultato puoi anche scoprire a quando corrisponde quello screenshot. Come risolvere?
Per aggiornare la cache di un risultato su Google conviene andare nella search console del tuo sito web e passare l’URL nel tool di ispezione. Questo ti consente di far passare il crawler sulla pagina web e registrare le modifiche. Poi, però, dobbiamo affrontare la cache sotto un altro punto di vista.
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I vantaggi di un sistema di memorizzazione delle informazioni è chiaro: puoi velocizzare tutto. E se applichi tutto questo al tuo sito web hai notevoli vantaggi strategici sia in termini di user experience che per l’ottimizzazione dei motori di ricerca. Sappiamo, infatti, che Google ama i siti web veloci.
Un sistema che ti consente di ottimizzare la cache di un sito web aiuta a ottenere il risultato. L’unico svantaggio è una caratteristica di questa funzione: spesso l’utente può trovarsi di fronte a versioni di pagine web o risultati di ricerche non aggiornati. Ma ci sono delle soluzioni utili.
Se vuoi evitare di vedere pagine web non aggiornate dai browser – a causa della cache che mantiene attiva una versione datata dell’output – devi attivare l’opzione che cancella i dati memorizzati nella memoria. Ogni programma per navigare sul web ha l’opzione cancella cache.
Puoi fare qualcosa del genere anche con la singola pagina web se sei il proprietario. Andando su Search Console puoi utilizzare le opzioni di Controllo URL come già suggerito. Oppure puoi rimandare la sitemap. Tutto questo per ottenere in breve tempo l’aggiornamento della cache di Google.
L’ottimizzazione della cache per un sito web si traduce automaticamente in maggior velocità di esecuzione e di caricamento della risorsa. Questo è molto importante perché i tempi di upload influenzano sulle performance. Quindi migliori la page experience, e di conseguenza i Core Web Vitals e il ranking delle pagine web su Google. E, ovviamente, la percezione da parte dell’utente sarà quella di navigare su un sito web veloce, piacevole.
Devi avere un sistema di caching sul sito web. Ci sono degli ottimi plugin WordPress per la cache da valutare, se usi questo CMS devi sapere che non è famoso per il caricamento veloce. Quindi senza estensione rischi di rallentare la navigazione e far scappare gli utenti che odiano i siti web lenti.
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Se hai scelto un hosting gestito Serverplan, inoltre, puoi dormire sonni tranquilli: hai già tutto ciò che serve per gestire questo aspetto, installato e settato. Nello specifico parliamo di un sistema di cache Serverplan che consente di ottimizzare i tempi di caricamento. Senza dimenticare che l’hosting con WordPress preinstallato in italiano che proponiamo ai nostri clienti ha già tutti i plugin base installati, pronti per andare online.
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Questo è indispensabile se hai fatto una modifica visiva, nel front end, e vuoi che venga vista immediatamente dal pubblico. La cache tende a mantenere in memoria la versione precedente fino al prossimo aggiornamento (refresh). Come eliminare la cache di un sito web su WordPress?
Devi andare sull’opzione specifica del plugin. Spesso si trova sul menu di navigazione del backend: basta cliccare per passare un colpo di spugna tra i file memorizzati e far vedere le pagine nuove. Puoi cancellare la cache senza plugin? Certo, basta entrare nel sito web con l’FTP
Poi devi andare nella cartella cache. Qui devi cancellare il contenuto, i file che si trovano nella directory. Attenzione però: non la cartella stessa che contiene il tutto. Prima di effettuare quest’operazione fai sempre un backup del sito, se non conosci bene le operazioni evita di effettuare questi passaggi. Perché il rischio di perdere il lavoro se fai qualche errore. Tu cosa hai scelto per ottimizzare la cache del tuo sito WordPress?