Vuoi valutare hosting e server del tuo sito web e scoprire quali sono le performance? Oppure stai facendo un’analisi del progetto di un cliente, di un competitor o di un sito che apprezzi per velocità e user experience? In tutti questi casi la risposta è chiara: hai bisogno di strumenti.
Il web è pieno di tool per valutare la velocità del sito e la sua capacità di relazionarsi con il pubblico. Da dove iniziare? Quali sono i migliori tool per valutare hosting e web server di un sito? Ecco la lista di tool che ho sempre a portata di mano e che dovresti conoscere anche tu.
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Ok, è giusto iniziare proprio da questo tool. Il motivo è semplice: con la soluzione proposta da Google puoi avere sotto controllo la velocità di caricamento delle pagine e scoprire eventuali colli di bottiglia che impediscono al sito di caricarsi in tempi minimi.
Ovviamente in questo equilibrio c’è anche l’hosting, la qualità dei server usati e di conseguenza la valutazione passa anche da questo.
Non tutto dipende da questi elementi ma è chiaro che il servizio che ospita i file del tuo progetto online hanno un peso importante. E con Pagespeed Insight puoi avere tutto ciò che ti serve. E se vuoi ampliare il report con altri elementi – performance, ottimizzazione SEO, accessibilità – puoi usare Google Lighthouse.
Da leggere: come cancellare una pagina web da Google
Hai aggiunto il certificato SSL ma sei sicuro che funzioni? Quale certificato stai usando? Quando scade? Ci sono problemi? I dati sono presenti nel report che ti restituisce ssllabs.com/ssltest. In questo modo puoi avere una valutazione di come proteggi il sito.
Oggi, in ogni caso, avere un certificato SSL per passare da HTTP a HTTPS (e far scomparire l’avviso non sicuro da Chrome) è importante per diversi aspetti. In primo luogo la sicurezza degli utenti e delle informazioni, poi c’è l’aspetto SEO e quello dell’user experience.
Lo sai che la presenza dell’HTTP/2 è un passaggio fondamentale per velocizzare il caricamento delle pagine web? Perfetto, per verificare la presenza di questa soluzione puoi usare il tool firmato da keycdn.com. Bastano pochi secondi per avere la risposta ai tuoi dubbi.
Con lo stesso tool puoi sfruttare la funzione controllo dell’header nel quale puoi trovare alcuni elementi fondamentali per la gestione e la configurazione del server. In alto, ad esempio, trovi un check del mio sito web fatto sempre con il tool (si vede la presenza dell’HTTP/2)
Il tuo sito è visibile in tutto il mondo o ci sono problemi? Per avere conoscenza dello status code della pagina web che ti interessa, con tempi di caricamento, puoi usare un tool semplice ed efficace: uptrends.com/tools/uptime. Con il controllo uptime gratuito puoi fare un ping del tuo sito e assicurarti che sia raggiungibile da diversi punti di controllo in tutto il mondo.
L’aspetto interessante di questo strumento è la valutazione dei tempi di caricamento: oltre a dare la dimensione della pagina questo tool indica anche quanti secondi ci mette a caricare in determinate località, una soluzione interessante se devi lavorare con un sito internazionale.
Un tool che ha bisogno dell’iscrizione ma che ti dà un servizio fantastico: ti avvisa ogni volta che il tuo sito web ha qualche problema. Quindi se stai cercando un metodo per monitorare l’uptime sei nel posto giusto. Grazie a questa soluzione gratuita e a pagamento puoi ottenere:
Puoi ricevere le notifiche via e-mail, SMS, chiamata vocale, Telegram, Slack e altro ancora. Se decidi di sfruttare la versione a pagamento hai una serie di funzioni avanzate utili per chi si occupa di diversi siti web, ma se devi monitorare solo un sito web è sufficiente la base free.
Altro aspetto molto interessante di questo tool: ricevi aggiornamenti solo per situazioni specifiche, ad esempio quando il downtime supera un certo numero di minuti. Ignorando così le interruzioni di piccola entità. Puoi provare tutto questo andando sul sito web uptimerobot.com.
Anche la compressione Gzip è fondamentale per il tuo sito web e, soprattutto, per i tempi di caricamento. Perché è importante avere un sito web veloce? Semplice, in questo modo puoi seguire le esigenze del pubblico e quelle di Google. Non puoi ignorare a lungo questo punto.
Un altro tassello importante è la presenza della compressione Gzip che può essere verificata in modi differenti. Uno dei più rapidi è proposto dal tool varvy.com/tools/gzip che restituisce oltre alla presenza o meno di questa caratteristica anche quanto ha influito la compressione.
Da leggere: come vedere una pagina web vecchia
Ovviamente per valutare un hosting con relativo web server puoi usare anche altre soluzioni. Ad esempio puoi puntare sulla classica verifica da fare sul web, alla ricerca di recensioni utili.
Prova, ad esempio, su Trustpilot: noi di Serverplan abbiamo un profilo pubblico e tutti possono leggere le recensioni. Un vecchio trucco: manda un’email all’assistenza per chiedere informazioni sui servizi e osserva i tempi di risposta, è un buon metro per valutare hosting e l’efficacia dei suoi servizi. Sei d’accordo? Tu come hai deciso di valutare l’hosting?