Uptime e downtime del server, cosa sono e perché devi valutare questi parametri?

Postato in data 9 Novembre 2020 da Riccardo Esposito - Aggiornato il 8 Luglio 2021
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Questo è uno dei parametri principali da valutare quando si scegliere un hosting: il rapporto tra uptime e downtime del server. Vale a dire, rispettivamente, il tempo in cui la macchina è operative e quello in cui si manifestano problemi.

Uptime e downtime del server

Diciamo spesso che l’hosting fa la differenza per le conversioni, per aumentare il fatturato delle aziende che vogliono farsi trovare su internet. Questo è vero ma è un fattore che non si basa solo sulla necessità di investire di più per avere un prodotto migliore. Tutto questo fa riferimento a delle caratteristiche tecniche che possono portare vantaggi.

Come, ad esempio, la presenza di un hosting con dischi SSD che influenza la velocità di caricamento della pagina web. Tutto questo si riferisce anche al confronto tra uptime e downtime. Approfondiamo insieme l’argomento?

Cos’è l’uptime?

Il periodo di funzionamento a pieno regime di una macchina. Con questo termine, traducibile dall’inglese con tempo di attività, intendiamo un intervallo in cui singole macchine o interi apparati procedono nello svolgimento della propria attività senza interferenze e interruzioni.

Tutto questo si applica a sistemi informatici di qualsiasi livello, anche per le infrastrutture hosting, server e router.

L’uptime si può misurare in termini assoluti (vale a dire con cifre relative al numero di minuti, ore o secondi di funzionamento) o percentuali. Nel caso dei provider si tende a usare quest’ultima soluzione per mostrare ai clienti il livello di uptime raggiunto dall’infrastruttura.

Chiaramente ci sono ecosistemi in cui l’uptime ha un ruolo fondamentale per il funzionamento sistemico, come ad esempio l’hosting. Avere un server con uptime elevato vuol dire poter contare su un sito web sempre online, magari con piccole interruzioni fisiologiche di qualche minuto ma nulla di particolarmente grave.

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Cos’è il downtime?

L’esatto contrario dell’uptime, vale a dire un periodo di inattività del sistema. Questa condizione può essere legata a cause preventivate (ad esempio periodo di manutenzione) o straordinarie. Nel primo caso l’amministratore del sistema deve avvisare chi sarà soggetto al disservizio per prendere le giuste precauzioni.

In alcuni contesti, come quello degli aggiornamenti di sistema, il downtime è un passaggio necessario ma gestibile perché può influenzare minimamente la resa del sistema. Altre condizioni, invece, comportano problemi differenti.

Ad esempio di natura strutturale e legata al software o all’hardware, al punto da raggiungere livelli di inadeguatezza e inaffidabilità. Detto in altre parole, se acquistiamo un hosting dobbiamo puntare al minor downtime possibile.

Perché sono importanti

Il rapporto tra uptime e downtime del server è decisivo perché ti consente di comprendere eventuali falle strutturali nell’hosting. Il punto di partenza è chiaro: il sito web per dare risultati (per vendere se parliamo di un ecommerce) deve essere online. Quindi visibile e raggiungibile. Avere un uptime alto vuol dire aumentare la probabilità di far trovare il tuo sito web in qualsiasi momento, a prescindere dalla condizione e dalla situazione.

Corporations can lose business due to network outage or they may default on a contract, resulting in financial losses. According to Veeam 2019 cloud data management report organizations encounter unplanned downtime, on average, 5-10 times per year with the average cost of one hour of one hour of downtime being $102,450.

Vuoi sapere perché è importante avere un buon uptime? Come riportato da Wikipedia, le aziende possono perdere grandi volumi di affari a causa dell’interruzione della rete. Potrebbero non rispettare un contratto con relative perdite dal punto di vista finanziario. Secondo il report di Veeam, il 44% delle aziende ha riscontrato danni al proprio brand causa di downtime.

Uptime e downtime del server

Ottenere un servizio hosting in grado di garantire un downtime minimo è importante anche per Google? Non è un problema avere il sito web offline per qualche minuto ma se la condizione si ripete in maniera costante e in continuazione potrebbero esserci delle ripercussioni lato SEO e hosting.

Quali sono i valori?

Di solito un hosting di qualità garantisce un uptime intorno al 99,98% o 99,99%. Questo perché l’assistenza garantisce continuità, sistemi di ridondanza e data center affidabili seguiti da una manutenzione costante sia in termini di hardware che software. C’è la possibilità di avere un uptime al 100%? No, non è fattibile.

Nessuno garantirà per un sistema che sarà sempre soggetto a possibili fluttuazioni e inconvenienti, ma essendo il server una struttura critica è qui che si mostra la necessità di usare un servizio di qualità. La relazione tra progetto affidabile e hosting di qualità si basa anche sul rapporto tra uptime e downtime.

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Riccardo Esposito

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