Come e perché creare una pagina FAQ sul blog

Postato in data 21 Settembre 2015 da Riccardo Esposito

Come ben sai, un blog WordPress trova nella successione dei post la sua natura. La sua essenza. Ogni articolo è un’opinione, un tema affrontato e definito. Ma ci sono anche altre soluzioni per comunicare attraverso un blog: ci sono, ad esempio, le pagine statiche.

Qui si ritrovano contenuti particolarmente importanti. Contenuti che le persone visitano con costanza. Nelle pagine statiche, ad esempio, si trovano le informazioni sull’autore, eventuali landing page per beni e servizi, i contatti, le raccolte di contenuti.
pagina FAQ
Le pagine statiche sono una risorsa imprescindibile per ogni blog che si rispetti. Non esiste un numero massimo di pagine, anche se per loro natura dovrebbero essere limitate: nelle pagine statiche si trovano solo le informazioni importanti. Quelle da avere sempre a portata di mano.

Come le FAQ. Ovvero le frequently asked question, le domande frequenti che le persone fanno e che impegnano giorno e notte il tuo servizio di customer care online e offline. Per un blog amatoriale è una pagina superflua, ma per una piattaforma che diventa interfaccia con potenziali clienti può essere utile rispondere in anticipo alle domande dei lettori.

Perché creare una pagina FAQ

Già so cosa stai pensando: hai la to do list piena di impegni, devi chiudere altri lavori e non hai tempo per creare un’altra pagina per il tuo blog. In fin dei conti hai rispettato le principali regole (chi sei, cosa offri, come ti contatto): perché devi creare anche una pagina FAQ? La risposta la trovi in questi 5 buoni motivi:

1. Risparmi lavoro al customer care

Le persone che cercano informazioni sul tuo servizio hanno bisogno di risposte brevi, organizzate, efficaci. Non possono (a volte non vogliono) individuarle nel testo. Quindi cercano la via più breve per risolvere il problema. Ovvero il telefono, i social, l’email. Se nel tuo blog hai una pagina FAQ puoi diminuire parte del tempo impegnato con chi cerca informazioni specifiche.

2. Soddisfi il lettore

Velocizzare la risposta non vuol dire solo far risparmiare tempo a chi fa customer care: anche il lettore hai i suoi benefici. Perché riceve la risposta desiderata senza perdere tempo, senza scomodarsi, senza scrivere email o messaggi.

3. Crei nuove relazioni

Una pagina FAQ non ha la forza e la possibilità di soddisfare tutte le domande del lettore. Ce ne sono troppe, e sono sempre diverse. Ogni giorno nascono nuovi interrogativi, nuove sfumature di domande già note. Ecco che però la pagina FAQ non è solo un luogo dove trovare risposte, ma anche dove suggerire le domande.

[Tweet “Usa la pagina FAQ per creare nuove relazioni”]

Un form contatti nella pagina può essere l’occasione giusta per accorciare le distanze con il lettore. Puoi dare la possibilità all’utente di lasciare i propri dubbi, le osservazioni, le domande. In questo modo puoi sfruttare il contatto per ampliare la pagina FAQ e renderla sempre più completa. Ma anche per suggerire al contatto delle soluzioni che lo possono trasformare in prospect (potenziale cliente) e poi in cliente.

4. Inserisci link interni

Hai lavorato sodo sulla pagina FAQ, e le domande del pubblico ti aiutano ad ampliare questa sezione. Ma non basta, devi lavorare sui link interni. Ovvero devi fare affidamento ad altri contenuti che hai pubblicato sul blog o sul portale.

Ad esempio, pagina FAQ di Serverplan. Nella sezione dedicata a come scegliere miglior hosting WordPress puoi dare una risposta completa fino a un certo punto: dovresti dedicare la pagina solo a questo tema. Quindi inserisci tutti approfondimenti necessari con i link interni, magari anche alle pagine dove effettuare l’ordine.

5. Indicizzi nuovi contenuti

Spesso i tuoi clienti lasciano le domande che ti riguardano nella grandi fauci di Google. Il risultato è semplice: se la risposta si trova nei contenuti che hai pubblicato puoi – sperare di – scalare la serp e farti trovare grazie alle informazioni contenute nella serp. Le persone cercano risposte su Google e nella FAQ si trovano proprio queste.
Come e perché creare una pagina FAQ sul blog
La pagina FAQ può essere utilizzata in diverse occasioni. La puoi inserire nei commenti se qualcuno chiede un’informazione, la puoi usare nei social in un botta e risposta o semplicemente come link condiviso, la puoi inviare nelle conversazioni private. O la puoi mettere come firma nell’email aziendale. Ma soprattutto la puoi utilizzare come biglietto di benvenuto: “prima volta su Serverplan? Inizia da questa pagina”.

Come creare una pagina FAQ

La pagina FAQ è un semplice contenuto statico da creare, su WordPress, attraverso il comando nella dashboard. Ci sono tutti gli elementi che caratterizzano una pagina web (tag title, description, headline /H1) e consiglio di trovare anche a una buona immagine: di solito queste pagine vengono maltrattate da un punto di vista estetico. Per approfondire questi passaggi:

I contenuti devono essere organizzati con il classico sistema di domanda/risposta: quest’ultima viene organizzata attraverso paragrafi più o meno lunghi, con rimandi ad approfondimenti grazie ai link interni.

Le domande, invece, le puoi inserire con gli H2 in modo da mettere in evidenza i punti sostanziali della pagina da un punto di vista gerarchico dell’HTML. Ma anche per l’occhio che può individuare facilmente l’argomento.

serp
Passa a “Funzionamento” – I link interni su Wikipedia.
Il punto decisivo è la presenza del menu. Attraverso delle ancore interne puoi creare un menu di link iniziale che permette al lettore di raggiungere immediatamente l’argomento. Questa soluzione è particolarmente utile quando le FAQ sono lunghe, ed è ben vista da Google che mostra questi link interni anche nella serp (immagine sopra).

E la tua pagina FAQ?

Queste sono le principali indicazioni per creare una pagina FAQ efficace. Ma soprattutto sai perché potrebbe essere utile alla tua attività online: link interni, indicizzazione, customer care. Sei d’accordo? Secondo te creare una pagina FAQ può essere utile al tuo blog? Lascia la tua opinione nei commenti.

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Riccardo Esposito

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