Brand designer: chi è e cosa fa? Intervista a Danilo Spanu

Postato in data 26 Aprile 2024 da Fabrizio Sebastianelli

Oggi è fondamentale emergere e creare un’identità chiara, inconfondibile, lontano da tutto ciò che riguarda i competitor. Bisogna emergere. E sbaglia chi pensa di poter ottenere questo risultato senza il contributo di un brand designer. Ovvero un professionista in grado di definire la propria identità di marca in modo scientifico.

brand designer

Serve a tutti i costi un percorso strutturato. Non improvvisando, non ipotizzando ma studiando la base e decidendo in virtù delle evidenze. Sì, questo è un lavoro che dovrebbe essere seguito da un professionista del branding design come, ad esempio, Danilo Spanu. Vuoi approfondire? Ecco al nostra intervista.

Danilo Spanu: chi sei e di cosa ti occupi?

Sono Danilo Spanu, sono un designer di brand. Progetto identità di brand in team con marketing e copy e ne definisco le caratteristiche visual, come il logo e i codici di marca. Sono freelance, ma ho creato un collettivo di creativi verticalizzati sul branding, dal nome volutamente ironico e ispirato al mio dolce preferito: Banana Splint.

Come impatta il brand design sul mondo digital?

Progettare un brand significa definirne ogni aspetto, dalla verbal identity alla personalità, a partire dagli obbiettivi di comunicazione, per fare in modo che diventi riconoscibile e soprattutto memorabile.

Oggi, con l’accento del digitale, i touchpoint della comunicazione sono aumentati ed è diventato fondamentale saperli presidiare nel modo corretto (o non farlo proprio) e avere un’identità coerente – e congruente – significa posizionarsi in modo più chiaro ed efficace nella mente e nelle scelte dei clienti.

3 particolari che hanno caratterizzato la tua attività in questi anni

L’ossessiva ricerca di uno stile e un personal brand trasparente e autentico. Non nascondo i miei difetti, ne faccio un punto di forza per trovare altri professionisti in linea con le mie attitudini e creare così legami più veri.

danilo spanu

In secondo luogo, la scelta di posizionarmi come brand designer nonostante possa lavorare senza problemi nel mondo publishing o del web design.

Seguo la mia passione, mettendo da parte tante opportunità e mantenendo il focus: questa decisione, che inizialmente sembrava limitarmi, nel tempo ha pagato.

La terza intuizione?

Lavorare per crearmi un network coeso di professionalità affidabili che, pian piano, mi ha permesso di selezionare i più forti per creare il mio collettivo.

Oggi Banana Splint è conosciuto per ciò che volevo io: un gruppo di professionisti bravi, affidabili e soprattutto onesti.

Il ruolo del brand designer nei prossimi 5 anni: possibili sviluppi

Probabilmente, finiremo col lavoratore quasi esclusivamente con chi ci conosce. Tutti gli altri si faranno fare le analisi, la strategia, la scrittura, il brand, il marketing, il sito web e l’advertising esclusivamente dall’intelligenza artificiale. Lasciando a lei il compito di decidere se e come dovrà fallire la nostra azienda. Il tutto mentre noi staremo lì a guardare, vantandoci con gli amici che “abbiamo risparmiato un sacco di soldi”.

Il contributo di ServerPlan alle società che hanno bisogno di servizi digitali

Puntare su servizi che mettano in primo piano la sostenibilità, proponendoli alle aziende e contribuendo a creare consapevolezza su un tema davvero di grande urgenza e sul quale gli utenti del digitale sanno molto poco. Oltre a questo, fornire servizi e prodotti ad hoc, personalizzabili in funzione delle reali esigenze dei clienti, con offerte trasparenti e comprensibili. Senza asterischi.

Danilo, concludi quest’intervista con un tuo pensiero

Credo che oggi nessun professionista possa più ignorare l’importanza che riveste la sua influenza nel quotidiano. Ciascuno di noi deve impegnarsi nel proporre ai clienti alternative sostenibili nel suo ambito, incentivando comportamenti più etici e responsabili e tagliando fuori i progetti che vanno in direzione opposta.

Il buon esempio deve arrivare anche da noi, col nostro lavoro abbiamo la possibilità di farlo in modo efficace. Quindi, è nostro dovere mettere le nostre skill al servizio di tematiche di importanza assoluta.

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Fabrizio Sebastianelli

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