Oggi siamo di fronte a continue rivoluzioni, lo scenario online cambia continuamente e abbiamo bisogno di una guida. Ovvero, di un riferimento che ci aiuti a capire quali sono le novità interessanti. Forse è proprio questo il motivo che ho trovato fondamentale seguire il podcast di Mario Moroni.
Che non solo è un autore di contenuti online ma anche una figura fondamentale nei principali eventi di settore, un moderatore ma anche un consulente per la realizzazione e conduzione di eventi ibridi o full remote. Insomma, questa è un’intervista che non poteva mancare su Serverplan.
Sono Mario Moroni, racconto il mondo dell’innovazione con pensiero critico tramite podcast ed eventi. Sul mio sito web (https://www.mariomoroni.it/) racconto ma mia esperienza personale: nel 1999 ho aperto la prima startup: OkMusik, uno dei primi portali musicali italiani con una community social.
Ho contribuito a realizzare il progetto Nestlé “Fuori dal Coro”, la prima piattaforma social di brand in Europa. Nella mia carriera ho lavorato come manager per importanti progetti aziendali digital e di e-commerce come Giochi Preziosi, San Pellegrino e Infinito.it. Oggi pubblico i miei libri, aiuto le aziende a creare podcast e conduco eventi sul mondo dell’innovazione, startup e business collaborando con talent, agenzie e brand.
Il mondo dei social media è cambiato molto ed è verso la conclusione. Un’era nata una decina di anni fa dai social network e prima ancora delle directory web che ho visto iniziare nel 1999 con la mia prima startup. Nel mio ultimo libro – La fine dei social. E dopo che succede? – racconto di questo periodo, delle promesse mancate delle piattaforme e delle nostre difficoltà umane. C’è poca consapevolezza in Italia di questi temi.
L’era in cui stiamo entrando – ovvero quella dei Social AI e delle Social micro-community – avranno bisogno di maggiore attenzione. Con il mio lavoro quotidiano online cerco di stimolare le persone su un approccio all’innovazione non tecno-entusiasta ma critico.
I tre punti sono continuità, pensiero critico e adattamento. Il Caffettino ad oggi ha più di 1.700 puntate ed è uno dei podcast più seguiti sul mondo dell’innovazione da circa 7 anni. Condurre un podcast ultra daily 7 su 7, 365 giorni l’anno non è facile ma è una caratteristica vincente. La quantità è sottovalutata nel nostro lavoro, spesso si cerca esclusivamente la qualità che è di fatto allenabile solo con la quantità.
Il pensiero critico arriva con l’esperienza (quest’anno sono 25 anni che lavoro nel digitale) e con il contesto: vivo in un mulino ad acqua del 1.800. La mia famiglia da generazioni fa questo lavoro artigianale. Come per tutti i mugnai, lavoro costantemente e sono critico rispetto alle scorciatoie.
L’adattamento, invece, è stata un chiave strategica nelle diverse fasi della mia carriera come Mario Moroni manager di grandi aziende. Sono passato da startup a imprenditore tradizionale e ora libero osservatore di questo mondo. E chi sa cosa mi riserverà il futuro :)
Vedo un ruolo molto attivo nel micro-management. Forse per il momento troppo idealizzato, abbiamo aspettative troppe alte nell’immediato. Sul medio-lungo invece torneremo ad avere creativi/strateghi veri del marketing e non operativi. Questa sarà una bella evoluzione che porterà, come è già successo in altri mercati, a ridurre le professionalità di responsabilità ed azzerare (forse) l’operatività.
Ad oggi purtroppo in Europa l’intelligenza artificiale viene usata giornalmente da meno del 10% delle persone. Servirà una nuova rivoluzione consumer per avere un impatto anche sulle attività operative delle micro-imprese. Avverrà a breve.
Non mi occupo più di consulenza web alle imprese ma ricordo quando sia necessario avere un partner stabile. Un’azienda che risolve i problemi e non sottolinea banalità tecniche. Credo che un fornitore di servizi hosting per imprese oggi sia questo: un partner che anticipa le necessità e da soluzioni prima che il cliente finale possa accorgersene.
Credo che l’innovazione sia utile se condotta con pensiero critico e umano. Il tecno-entusiasmo ci ha portato fin qui con diverse innovazioni ma anche molti problemi e dipendenze da cui guarire. È nostra responsabilità prendere in mano la questione e cercare di risolverla con intelligenza umana. Diversamente, se faremo di nuovo scegliere il mercato, avremo nuovi strumenti senza capirne l’efficacia e dovremo nuovamente rincorrere.