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La velocità di caricamento delle pagine è importante. Anzi, è fondamentale in determinati ambienti. Per esempio se hai un e-commerce non puoi portare avanti errori gravi. Devi fare in modo che le persone raggiungano le tue schede prodotto in un attimo. Non puoi perdere tempo, sul serio. Ecco perché oggi i webmaster cercano di ridurre i tempi di caricamento e in questo un hosting con HTTP Keep Alive può darti una mano su diversi fronti.
Un passo indietro: sai quali sono i fattori essenziali che riducono i tempi di caricamento di una pagina web? Ce ne sono molti, li trovi analizzando la risorsa su Gtmetrix e Pagespeed Insight di Google. D’altro canto alcuni elementi spiccano, come la compressione e l’ottimizzazione delle immagini. Senza dimenticare la scelta di un hosting performante. Magari con dischi SSD (unità a stato solido) che riducono i tempi di caricamento delle pagine.
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Solo questo è necessario per velocizzare le pagine? Non credo, ci sono altri elementi che consentono di migliorare le prestazioni dei server, uno di questi è l’HTTP Keep Alive. Una soluzione che abbiamo attivato da poco su tutti gli hosting condivisi Serverplan perché siamo attenti ai tuoi bisogni e alle tue necessità. Ma di cosa si tratta esattamente, perché un hosting con HTTP Keep Alive è così importante?
Dovrebbe essere un mantenimento in vita, ma oltre alla traduzione cos’è il Keep Alive quando parliamo di hosting? Per ogni pagina web il client scarica scarica l’HTML più una serie di risorse – come script e file multimediali – che può aprire o non aprire una TCP.
Ovvero una Trasmission Control Protocol. Tutto questo comporta un costo in termini di tempo. Quindi è giusto lavorare in una direzione utile per migliorare le richieste. L’HTTP Keep Alive (HTTP Persistent Connection) carica più risorse all’interno di un’unica richiesta TCP.
Seguendo i criteri di economia e ottimizzazione delle risorse disponibili. La differenza tra la presenza e l’assenza dell’HTTP Keep Alive è semplice: in quest’ultimo caso ci sono meno richieste, e in un’unica connessione al server si scaricano più elementi utili alla pagina web.
Per approfondire: cos’è e a cosa serve l’FTP
Chiaro, tutto questo può sembrare più o meno interessante. Sai che in fin dei conti può avere influenza sui tempi di caricamento della pagina. Quali sono i vantaggi concreti dell’HTTP Keep Alive su un sito web? In questi casi è utile prendere informazioni e grafici da WikiPedia.
La sintesi è che c’è una ridotta congestione delle risorse, minor richiesta di CPU e memoria, un uso più attento delle connessioni TCP come si può ammirare da questo grafico.
I vantaggi sono ancora più evidenti e apprezzabili se utilizzi il protocollo SSL per l’HTTPS. Ora ti starai chiedendo come attivare l’HTTP Keep Alive sul tuo sito. Ed è giusto, vuoi ottimizzare al massimo le tue risorse. Beh, puoi operare sul file htaccess che consente di inserire una stringa di codice che modifica l’header HTTP con una connection Keep-Alive.
Questa può essere la soluzione per gli utenti più esperti. Altrimenti puoi attivare questa funzione lato server. In questo caso può essere comodo avere un provider capace di curare questo aspetto al posto tuo. Proprio come abbiamo fatto con gli hosting condivisi di Serverplan
Vuoi assicurarti di avere l’HTTP Keep Alive attivo sul tuo hosting? Puoi contattare il provider oppure mettere in moto questo tool per fare il check. Ecco il risultato, Keep Alive attivo.
Keep-Alive: timeout=1, max=100 Connection: Keep-Alive
In realtà con questo settaggio puoi ottenere grandi vantaggi sotto tutti i punti di vista: puoi assicurarti che il tuo sito abbia l’HTTP Keep Alive attivo. Ma puoi anche vedere se il numero di request di una connessione sia 100 (consigliato, in modo da coprire più situazioni).
Vuoi attivare Keep Alive sul tuo sito web ma non hai le competenze necessarie? Nessun problema, su tutti gli hosting Serverplan è attivo questo servizio gratis. Manda un’email al support per avere maggiori informazioni ma tutte le macchine dell’hosting Serverplan sono già abilitate. Un motivo in più per scegliere Serverplan dopo i dischi SSD e Let’s Encrypt di default.
3 commenti presenti
Nicola ha commentato il 2017-12-13 17:00:48
Un servizio da attivare dovrebbe essere HTTP2 su connessioni https dato che ormai HTTP2 sta diventando lo standard e garantisce prestazioni elevate (assieme al protocollo QUIC).
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-12-14 10:01:52
Ciao, ti comunico che l’HTTP2 è già supportato da Serverplan.
Nicola ha commentato il 2017-12-19 14:01:25
Ciao Riccardo, grazie per la risposta. Purtroppo sul server leda non è abilitato (fatto il test online con https attivo).
Non è altresì attivo SPDY/QUIC che google considera molto in termini di indicizzazione.
Grazie