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I domini parcheggiati sono quelli che vengono acquistati e non utilizzati. Al massimo si usa una pagina di cooming soon per consentire all’utente di atterrare su una risorsa contenente un minimo di informazioni.
Questa soluzione può essere messa in pratica per diversi motivi ma quello che è importante anticipare è chiaro: sul web troviamo una gran quantità di parked domain. Può sembrare strano ma molte aziende, professionisti e organizzazioni utilizzano questa soluzione. Non solo per pigrizia o per mancanza di risorse.
Vero, molti acquistano un dominio e poi non lo utilizzano perché non hanno la possibilità di farlo (e poi lo rinnovano sperando di essere più fortunati) ma in molti casi quella dei parked domain è addirittura una strategia.
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Con questo termine intendiamo i domini di secondo livello acquistati e non utilizzati. I motivi possono essere diversi ma la caratteristica tecnica del parked domain è questa.
Non viene usato ma non è possibile acquistarlo, il proprietario lo mantiene occupato ma non utilizzato. E a questo punto raggiungiamo un altro tassello importante di questa storia: è facile parcheggiare un dominio. Basta comprarne uno libero e non collegarlo a un hosting, a un progetto. Ma quali sono i dettagli di questo mondo? Cosa devi sapere per approfondire il tema dei parked domain?
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Quando visiterai un dominio parcheggiato, perché magari digiti esattamente le parole del browser o clicchi su un link collegato a questo indirizzo, ti ritrovi o su una pagina di cortesia che spiega cosa sta succedendo o su un errore. In alcuni casi puoi raggiungere una pagina in cui si ti chiedono se vuoi acquistare il dominio in questione.
Qui abbiamo la pagina tipica che restituisce un dominio parcheggiato. Se vai su site.org non c’è alcun contenuto ma se provi a registrarlo appare già segnato. Anche la ricerca su Whois riporta un proprietario.
L’attività dei domini parcheggiati non è un controsenso, anche se a primo impatto sembra di sì. In alcuni casi si parcheggiano i domini per aspettare il momento giusto: quando avrò più tempo lavorerò al progetto, per ora il dominio è in stand-by. Però ci sono anche altri motivi che portano a parcheggiare domini acquistati:
In realtà quest’ultima soluzione è al limite del nostro argomento: anche se si tratta di un redirect 301 non è più un dominio parcheggiato e inutilizzato, fa parte della strategia di marketing. In ogni caso è uno dei possibili modi per utilizzare un parked domain in attesa di future evoluzioni. Spesso, il lavoro di brand protection si basa proprio su questo lavoro: registro i domini collegati al mio e li mando sul sito web principale. Senza lasciare l’errore 404.
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Il processo è piuttosto semplice: vai su provider (come Serverplan) ed effettua una ricerca dominio. Troverai alcune combinazioni di secondo e primo livello occupate, le puoi visitare e verificare: se al posto di un sito web ci trovi una pagina vuota o una cooming soon page è un dominio parcheggiato. E puoi contattare il proprietario.
Così puoi tentare di acquistarlo. Però calcola che spesso viene fatto un lavoro speculativo su questo fronte. Pensa che il CEO di dominio dropbox.com, all’inizio della sua avventura, ha pagato ben 300.000 in contanti il dominio in questione. Puoi ascoltare la storia su questo podcast (inizia a parlare del dominio a 1.12.24).