Spesso si condividono dati e numeri rispetto ai CMS più diffusi del web. Quali sono i content management system utilizzati dai webmaster per creare siti web, ecommerce e portali? Vale lo stesso per il blog? Esistono delle statistiche chiare?
Sì, oggi è possibile avere dei numeri certi grazie al lavoro maniacale del Web Almanac di HTTP Archive, una ricerca che nell’anno corrente presenta i dati di quello precedente: dopo aver raccolto, analizzato e catalogato i numeri presenta un PDF gratuito.
Puoi scaricare il documento con tutto ciò che devi sapere per avere il polso della situazione quando si parla di web. E c’è anche una sezione dedicata sia ai content management system generici che a quelli dedicati al mondo ecommerce. Allora, mettiamoli a confronto e scopriamo quali sono i CMS più diffusi del web. Sia per i siti normali che per i nostri cari ecommerce.
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Prima di iniziare è giusto fare una breve analisi di ciò che stiamo per affrontare. Con il termine CMS intendiamo i content management system. Vale a dire delle applicazioni web che consentono di gestire la pubblicazione di contenuti online.
Attraverso l’uso di queste soluzioni è possibile ottenere diversi benefici. In primo luogo sei esonerato dal creare, in HTML, le pagine web: hai un’infrastruttura sempre uguale che ti consente di pubblicare pagine web, articoli e schede ecommerce già definite.
Inoltre con un content management system puoi usare un editor user friendly per creare pagine e modificare testi o immagini, hai un backend pensato per essere usato da chi non è un webmaster esperto. Chiaramente ci sono delle differenze (WordPress è oggettivamente più semplice da usare. Ma è chiaro che la semplicità d’uso, la versatilità e la possibilità di semplificare le operazioni ha spinto verso una diffusione dei CMS.
Da leggere: quale CMS per creare un ecommerce
Un primo punto di riferimento per comprendere la diffusione dei CMS sul web: sono un parametro universale? Non proprio, secondo i dati della ricerca, infatti, circa la metà dei siti web è ancora basato su una tecnologia statica e non dinamica. Ci sono tanti siti web che sono creati con pagine HTML, non generate da un’applicazione come WordPress, Joomla o Prestashop.
Questo forse perché ci sono ancora tanti siti web di vecchia generazione online, senza dimenticare quelli che vengono costruiti così per esigenze specifiche. Ad esempio per avere un maggior controllo sulla sicurezza, per ottimizzare al massimo l’user experience o perché sono dei siti monopagina. In ogni casi possiamo registrare un aumento delle performance.
“The increase in desktop web pages powered by a CMS platform is 5.43% from last year. On mobile this increase is roughly a quarter higher, at 6.71%”.
L’aumento delle pagine web desktop supportate da una piattaforma CMS è del 5,43% rispetto allo scorso anno preso in esame (quindi il 2019). Sui dispositivi mobili questo aumento è di circa un quarto superiore, infatti si raggiunge un plus del 6,71%.
Proprio così, anche se non c’era grande attesa per il verdetto finale: WordPress è il sistema più utilizzato per creare siti web. E vince di buona misura rispetto ai competitor restando sempre al comando della classica. Ecco il grafico.
C’è da aggiungere che WordPress guadagna terreno tra il 2019 e il 2020 con un 7% mentre Joomla (che resta il secondo CMS più popolare) e Drupal hanno perso l’8% e il 10%. Un tracollo che avvantaggi CMS minori come Wix e Squarespace.
CMS | 2018 | 2020 | Differenza |
---|---|---|---|
WordPress | 28.91% | 31.04% | 7% |
Joomla | 2.24% | 2.05% | -8% |
Drupal | 2.21% | 1.98% | -10% |
Wix | 0.91% | 1.28% | 41% |
Squarespace | 0.76% | 0.97% | 28% |
1C-Bitrix | 0.55% | 0.61% | 10% |
TYPO3 CMS | 0.53% | 0.52% | -2% |
Weebly | 0.39% | 0.33% | -15% |
Jimdo | 0.28% | 0.24% | -16% |
Adobe Experience Manager | 0.27% | 0.23% | -14% |
Questi content management system hanno guadagnato rispettivamente il 41% e il 28%, segno che si abbandonano i nomi che non riescono ad aggiornare le proprie competenze e si facilita l’ingresso di semplici appassionati, privati e fai da te.
Quali sono i CMS più diffusi e usati quando si parla di ecommerce? La risposta è scontata: Woocommerce guadagna il gradino alto della classifica con il titolo di content management system più utilizzato da chi vuole aprire uno shop online.
Complice la facilità d’uso (è un plugin WordPress) e la disponibilità di temi predefiniti con l’estensione già installata e il design pronto per vendere online, Woocommerce lascia indietro i competitor. Ma non troppo in realtà. Shopify è alle costole e inoltre Wix è emerso per la prima volta in classifica proprio quest’anno. Sbaragliando colossi del settore come Magento.
C’è anche un altro elemento da valutare: come è cresciuta l’adozione dei CMS più diffusi con la pandemia legata al nuovo Coronavirus? Ci sono differenze rispetto all’ultimo anno di normalità e quello in cui la pandemia ha preso il sopravvento?
Da fine gennaio possiamo osservare una costante evoluzione della curva di adozione di vari CMS e in particolar modo di Woocommerce. Anche Shopify e Wix crescono a scapito di Prestashop e Magento. Forse la necessità di correre ai ripari ha spinto per l’adozione di piattaforme snelle e veloci. Quindi con strutture meno impegnative e una maggior semplicità d’uso.
Da leggere: meglio aprire un blog o un sito web?
Chiaramente non esiste un’unica risposta perché sappiamo bene come funziona: a ognuno la sua scelta. Vuoi aprire un ecommerce con WordPress? Woocommerce è perfetto, semplice ed essenziale ma anche facile da usare. Però non puoi pensare a un portale con decine di migliaia di schede: in questi casi serve qualcosa in più. Come ad esempio Prestashop e Magento.
Stesso discorso vale con i siti web: WordPress resta il CMS più diffuso perché offre a tutti la possibilità di creare qualcosa di interessante. Ma lo useresti anche per creare un portale istituzionale? Senza dimenticare un punto: c’è ancora tanta gente che decide di lavorare senza CMS. In ogni caso tutto parte da qui: un hosting di qualità. Hai già fatto la tua scelta?