6 modi (semplici ed efficaci) per catturare l’attenzione del lettore

Postato in data 18 Settembre 2017 da Riccardo Esposito - Aggiornato il 23 Settembre 2017
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[sg_popup id=”26″ event=”onload”][/sg_popup]Questo è uno dei punti essenziali della tua strategia di blogging: devi catturare subito l’attenzione del pubblico. Non puoi permettere che lo sguardo si disperda altrove e devi lavorare subito su questa realtà: le persone abbandonano le pagine con una semplicità strabiliante. Basta un attimo di distrazione per ritrovarsi con un utente disinteressato.

A cosa devi questa condizione? Un po’ alla natura stessa delle pagine web, ricche di banner e link che attirano l’attenzione. Poi non dimenticare la citazione di Marshall McLuhan: il medium è il messaggio. I contenuti si formano (e deformano) in relazione al contenitore. Ovvero alla natura del web, sempre pronta a lanciarti da una parte all’altra della rete.

Quindi, come si riassume tutto questo? In una grande regola: mai perdere l’attenzione del lettore. Ma soprattutto conquistala subito. Facile a dirsi, ma a farsi? Quali sono i metodi offerti dalla scrittura creativa e dal web copywriting per ottenere buoni risultati in questo campo? Ti lascio qualche consiglio utile in questo post: buona lettura (e scrittura).

Per approfondire: come strutturare i contenuti di un blog aziendale

Metti subito in chiaro i tuoi obiettivi

Oggi voglio parlare di questo, come catturare l’attenzione del lettore. Ho iniziato questo post con un’ammissione chiara: oggi mi occuperò di un tema.

Perché le persone sono interessate al tema se hanno cliccato su Facebook o nella serp il link che hai proposto. Quindi, perché non rassicurare subito l’utente che si trova nel posto giusto? Perché non intervenire subito?

Non tirare troppo la corda, non allungare il contenuto per mantenere alta la suspense: non stai scrivendo un romanzo giallo ma un articolo di un blog. Che deve mantenere alta l’attenzione. Se fai diversamente rischi di ritrovarti con un pubblico annoiato. O peggio ancora proteso verso un’altra risorsa online. E tu non vuoi questo.

Hai un benefit, non nasconderlo

Se il tuo contenuto ha dei vantaggi concreti devi fare in modo che emergano. Magari non nella prima frase, ma nel primo paragrafo sì. Devi fare in modo che il lettore capisca qual è il vantaggio competitivo del contenuto. E lasciare un buon motivo per continuare a leggere:

“Hai problemi con la posta elettronica? Non temere, in questo articolo trovi tutte le azioni necessarie per organizzare la tua casella di posta elettronica”.

Qui puoi usare qualche parola roboante, qualche avverbio che attiri l’attenzione. Mettere ordine una volta per tutte. O magari puoi fare un passo avanti: proporre il risultato concreto. Risolvi i problemi e aumenti la produttività, non perdi le email e contatti in tempo tutti i clienti. Tutto questo è importante per chi legge, e deve essere comunicato subito. Nell’incipit.

Mostra (o crea) il problema al lettore

Non ti sto parlando di un’azione malevola nei confronti del pubblico, ma di un principio essenziale: per fare marketing devi risolvere problemi reali. Con soluzioni vantaggiose.

Ora, perché non iniziare un post facendo notare che c’è un grattacapo? Magari usando le sue stesse parole, cercando nei forum e nelle discussioni online le sfumature necessarie per entrare in empatia con le persone che vuoi aggiungere.

L’esempio lo trovi nell’esempio che ho fatto sopra: prima di lasciare la soluzione ho espresso il problema. Che magari è conosciuto già, o magari non è a conoscenza di questo passaggio e lo scopre proprio grazie a te. Questo è un servizio importante.

Racconta la tua esperienza reale

Ti sto dicendo di inserire qualcosa di tuo. Vogliamo parlare sempre delle applicazioni per migliorare la tua esperienza con la posta elettronica? Perfetto, ti dico cosa è successo oggi: “Ho aperto il mio account Gmail e cosa ho scoperto? Ho perso l’email del mio cliente. Che aveva chiesto il mio preventivo, ed ecco come ho perso un contatto importante”.

Ti sembra uno snodo drammatico. Però sai quante volte le persone si ritroveranno nel tuo racconto? Perché è un momento di vita reale, ed è facile rispecchiarsi nella tua esperienza. Poi accorci le distanze con il pubblico. E questo è uno dei vantaggi decisivi del blog: puoi parlare, accorciare le distanze, fare in modo che tutto sia più semplice.

Un numero interessante per iniziare

Altra soluzione per intercettare l’interesse e fare in modo che tutto sia lineare con il tuo obiettivo. Soprattutto l’attenzione di chi legge. Allora, come fare? Come ottenere questo risultato? Con un numero. Ad esempio una percentuale o una cifra capace di farsi notare.

Il 56% dei disoccupati in Italia non cerca lavoro: inizia l’articolo così e hai subito l’attenzione in pugno. Ricorda questo però, mai prendere il pubblico per i fondelli. Questo vale per tutte le headline ma soprattutto per quelle che usano i numeri per guadagnare un profilo credibile.

Inizia con la notizia, pura e semplice

Questa ti sembra una soluzione interessante? Dipende dalle situazioni. In realtà è il classico attacco che prende come riferimento il principio base della comunicazione online e offline: devi dare subito al lettore ciò che interessa. Nel caso di una notizia devi inserire le famose 5W.

Parlo di chi, cosa, come, quando e perché. Questa combinazione è perfetta quando lavori con i comunicati stampa, nel mondo del blogging si cerca di declinare questo principio con meno rigidità. Ma valuta sempre l’obiettivo del tuo articolo: se si tratta di notificare un evento, un appuntamento o magari una notizia non ti resta che lavorare in questa direzione: lascia prima ciò che serve e poi approfondisci. Così le persone possono scegliere cosa fare.

Da leggere: come inserire un banner in un blog

Come catturare l’attenzione con l’incipit

Queste sono le soluzioni ideali per magnetizzare l’attenzione di chi sfoglia le tue pagine. A volte basta una semplice attenzione per ottenere tanto, per consentire al pubblico di andare oltre e di conquistare ciò che ti serve: commenti, click conversioni iscrizioni a newsletter e altro ancora. Sei d’accordo? Hai altri consigli? Lascia la tua opinione nei commenti.

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Riccardo Esposito

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