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I DNS (acronimo d Domain Name Server) sono un elemento per la gestione di un nome dominio e più in generale di un sito web. Spesso siamo abituati a lavorare senza sapere esattamente cosa si muove dietro alla facciata user friendly di un sito web.
Acquistiamo un hosting con WordPress preinstallato in italiano e con dominio incluso. Scegliamo il nome, l’estensione e procediamo a vele spiegate. Ma per gestire questo lavoro bisogna anche avere delle competenze da webmaster e capire come si usa un FTP, qual è la funzione di un server proxy. Poi, conosce anche il ruolo dei DNS? Continua a leggere per approfondire.
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I DNS sono gli elementi del sistema dei nomi di dominio. Rappresentano gli elementi necessari per tradurre i nodi della rete da semplice stringa numerica in testo con un senso preciso. Tipo quello che scegli quando acquisti un dominio di secondo livello.
Ogni pagina web ha un indirizzo IP composto da una serie di numeri senza un senso preciso se non quello identificativo per client e server. Per gestire questo meccanismo in modo human friendly abbiamo i DNS che rendono tutto più semplice.
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Quando un utente digita un nome dominio su browser il client effettua una richiesta al server DNS, vale a dire un grande registro che accoppia il dominio scelto in fase di registrazione con l’indirizzo IP. Questo meccanismo – noto come risoluzione – consente di sfruttare i database di DNS in modo da far corrispondere a ogni richiesta utente un risultato adeguato, migliore per l’utente.
La struttura dei nome dominio che corrispondono all’indirizzo IP viene strutturato attraverso una gerarchia ad albero rovesciato. Questo significa che in una stringa numerica che identifica l’indirizzo IP si legge da sinistra verso destra, mentre il nome DNS è l’esatto contrario. Partiamo dalla base: un indirizzo IP è composto da 4 stringhe di numeri che vanno da 0 a 225.
Ecco l’indirizzo IP 185.13.254.190 di Serverplan. Mentre un nome dominio è composto da un top level domain, un’estensione che può essere legata alla nazione o generica, e un dominio di secondo livello che sceglie l’utente. Il sottodominio anche, viene deciso dal webmaster per indicare una sezione del sito web. Quindi, gerarchicamente, andiamo da destra verso sinistra.
Ora, devi sapere che ogni dispositivo che si interfaccia su internet ha un indirizzo IP e un Domain Name Server. Quindi puoi gestire DNS di un router, di un dispositivo Apple come un Mac o un PC. Puoi dover impostare i DNS di uno smartphone Android. Noi ci occupiamo d’altro, ovvero dei DNS di un dominio del sito web. Come gestirli? Puoi utilizzare il tuo account cPanel.
Esatto, i cPanel è quello che hai a disposizione quando acquisti un hosting condiviso Linux ad esempio. Basta che entri con le tue credenziali e vai nella sezione Zone Editor. Nella pagina di destinazione hai la lista dei domini gestiti dalla piattaforma. Da qui puoi aggiungere direttamente alcuni record standard oppure clicca su Gestione per avere mano libera su tutti i record DNS.
Cosa sono i record? Parliamo delle informazioni da usare per stabilire associazioni tra IP e nome dominio. Uno dei più comuni è il record DNS di tipo A per avere un collegamento tra un nome a dominio e IP. Il CNAME, invece, è un record DNS per creare degli alias di un record A, quindi puoi raggiungere lo stesso indirizzo con un nome differente. Ancora non è molto chiaro?
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In questo articolo ho cercato di spiegare in poche parole – semplici – cosa sono i DNS (domain name system, sistema nome a dominio) e a cosa servono. Certo, anche come si gestiscono e come funzionano è importante e puoi risolvere tutto dal cPanel per quanto riguarda il dominio del tuo sito web. Hai problemi con la propagazione dei DNS o qualsiasi altra esigenza? Contatta il tuo provider, come fanno i nostri clienti. Così potrai risolvere facilmente e senza timore di fare errori qualsiasi esigenza.
