Hosting WordPress preinstallato e gestito con il 50% di sconto. Scopri la promo
I permalink sono elementi decisivi per una buona ottimizzazione SEO WordPress. Ma non solo. Questi elementi rappresentano dei micro contenuti, delle stringhe di testo che devono rappresentare con chiarezza il contenuto della pagina. Detto in altre parole, il lettore deve capire qual è il tema del documento prima ancora di entrare.
Questo è possibile attraverso una serie di micro contenuti: tag title, description e, appunto, permalink. Nella maggior parte dei casi, intervenire sui micro contenuti è un’azione abbastanza semplice. Al massimo è necessario installare un plug in come WordPress SEO di Yoast. Ma con i permalink devi muoverti con consapevolezza.
Modificare i permalink vuol dire cambiare la struttura degli indirizzi del tuo blog WordPress. E creare una serie di errori che possono compromettere l’usabilità nei confronti dei lettori. Portando anche qualche problema per i motori di ricerca. Allora, come ottimizzare i permalink WordPress? Iniziamo da un’altra domanda.
Il nome suggerisce già le caratteristiche questa stringa: il permalink è un URL dedicato a una singola risorsa, a una pagina o a una categoria. Rimane immutata nel tempo o per lunghi periodi e rappresenta l’indirizzo di riferimento: attraverso i permalink puoi inserire dei link a pagine web specifiche, puoi condividere contenuti nelle chat e sui social.
Detto in altre parole, il permalink è l’indirizzo pubblico di una risorsa. Un po’ come il tuo indirizzo di casa. Tra le sue caratteristiche possiamo elencare l’immutabilità nel tempo e l’unicità. Il permalink non può avere duplicati: ogni permalink è unico. E, come puoi vedere anche da questa immagine di Moz, ci sono diversi elementi da considerare.
Anche se questo schema è piuttosto datato, l’essenza non è cambiata: alla base del permalink c’è il protocollo, ci sono gli elementi che hai scelto quando hai registrato il dominio. Poi ci sono una serie di elementi che definiscono la posizione della risorsa in eventuali directory e le keyword utilizzate per descrivere il contenuto.
Sembra facile, vero? In realtà quando acquisti un hosting WordPress e inizi a lavorare sul tuo blog si pone una scelta davanti a te: quale struttura di permalink scegliere per il tuo blog? Quando installi il CMS la realtà ben diversa da quella che ho descritto finora.
La fase più importante è il setting dei permalink appena inizi a usare WordPress. Ci sono diversi modelli di struttura permalink, e quello di base è pessimo. Lontano da qualsiasi logica SEO friendly, composto da una serie di numeri e lettere senza senso:
http://example.com/?p=N
Il tuo compito è chiaro: definire il setting dei permalink prima di iniziare a pubblicare. Il motivo? Una volta creati, non puoi modificare il permalink. O meglio, lo puoi fare ma crei un errore 404. Quindi un problema per l’utente e per il motore di ricerca. Puoi lavorare sui redirect per risolvere questo problema. In ogni caso devi scegliere la giusta combinazione prima di iniziare a pubblicare per evitare problemi.
Come ottimizzare i permalink WordPress? Vai nella voce “Setting” del menu e poi nella finestra “Permalink”. Qui troverai un menu per scegliere quale soluzione usare per il tuo blog, più una voce per indicare una struttura personalizzata.
Esiste una scelta preferita? In realtà è meglio evitare quelle che non permettono al permalink di descrivere il contenuto dell’articolo o della pagina statica. Di seguito puoi scegliere soluzioni che permettono di mostrare la data di pubblicazione, la categoria o solo il titolo del post. In ogni caso le soluzioni migliori sono sempre quelle che consentono all’URL di rimanere pulito, semplice da leggere.
Settare questi punti prima di iniziare a pubblicare ti permette di evitare una serie di problemi. Cambiare struttura permalink una volta avviata la pubblicazione vuol dire creare una serie di errori 404 che dovrai gestire con molta attenzione attraverso file .htaccess. Non è un’operazione facile, soprattutto se sei alle prime armi: se non hai le competenze, chiedi consulenza a un webmaster per modificare la struttura dei permalink.
Un dettaglio interessante: scegli di mostrare la categoria nel tuo permalink, ma il tuo articolo è incluso in più categorie e nel permalink ne verrà mostrata solo una. Quale? WordPress ordina in modo alfabetico queste tassonomie. Però puoi usare il plugin WP Category permalink per scegliere quale categoria mostrare.
Per approfondire: come creare un sito multilingua con WordPress.
Uno degli elementi che fanno la differenza: l’ottimizzazione SEO del permalink. Questo elemento resta uno dei campi utili per comunicare, attraverso l’uso delle keyword, il topic di riferimento ai motori di ricerca. Ma come suggerisce anche in questo caso Moz, non è una semplice questione di inserire parole chiave:
“URLs describe a site or page to visitors and search engines. Keeping them relevant, compelling, and accurate is the key to ranking well. The URL of a web document should ideally be as descriptive and brief as possible”.
L’URL deve descrivere la pagina ai visitatori e ai motori di ricerca. Quindi deve essere rilevante, non fuorviante. Non devi inserire keyword solo perché credi che in qualche modo possano facilitare il posizionamento. Non funziona così. Pensa, piuttosto, a rendere il permalink più semplice e indicativo possibile. Ragiona in questi termini: leggendo il permalink io devo capire qual è il tema del post o della pagina.
Di default WordPress trasforma il titolo del post in permalink, ma ti lascia anche la possibilità di cambiare le keyword in base alle tue esigenze. Per dividere le parole puoi usare il trattino alto, ed evitare qualsiasi altro simbolo.
Ricorda che il permalink è un elemento scannerizzato da Google, ma prima di tutto dalle persone. Appare nella serp (se la ricerca combacia con le keyword l’URL viene evidenziato) e nelle condivisioni social. Le persone valutano la tua pagina, e decidono di cliccare o meno sul link, anche grazie a questa stringa di contenuto.
Guarda questi screenshot: i permalink descrivono il contenuto della pagina. Ma ci sono delle differenze tra la prima e la seconda immagine, vero? Questo perché da mobile Google lavora sulla presentazione delle informazioni, e cerca di migliorare proprio questo: la possibilità di capire argomenti, temi, approfondimenti.
Quindi diventa ancora più immediato ed evidente l’uso delle keyword nel permalink: non per sovraottimizzare ma per guidare il lettore verso un contenuto. Per ottenere questo risultato, però, devi implementare i breadcrumbs sul tuo blog e seguire le indicazioni che trovi sul blog ufficiale di Google.
Per approfondire: ottimizzazione SEO dei contenuti Joomla.
Il numero giusto per descrivere l’argomento. In questo caso ti posso lasciare le parole di Matt Cutts, utili per descrivere l’argomento: “If you have got a three, four or five words in your URL, that can be perfectly normal. As it gets a little longer, then it starts to look a little worse. Now, our algorithms typically will just weight those words less and just not give you as much credit”.
Immagino che sia chiaro il discorso. Per essere ancora più cristallino posso usare le parole della Guida di Google: “Creare categorie e nomi di file descrittivi per i documenti del tuo sito è utile non solo per mantenere una buona organizzazione del sito stesso, ma anche per aiutare i motori di ricerca ad effettuare la scansione dei tuoi contenuti. Inoltre, questo è utile per creare URL più “amichevoli” e facili da usare per coloro che vogliono linkare il tuo contenuto”. Questo basta per capire come ottimizzare i permalink WordPress.
Ricorda, in ogni caso, che ogni variazione della struttura del permalink porta a problemi di reindirizzamento. Ad esempio, se cambi data di pubblicazione e il permalink ha la data nell’URL si creerà un errore 404. E questo vale per tutti gli elementi che compongono l’indirizzo. Quindi valuta con attenzione tutte le modifiche.
Hai già ottimizzato questi elementi? Il tuo blog WordPress lavora con permalink SEO friendly? O sei ancora non numeri e lettere? Per il blog Serverplan abbiamo scelto l’opzione data/titolo, tu invece? Quale preferisci? Aspetto la tua esperienza, lasciala nei commenti.
4 commenti presenti
Ilario Gobbi ha commentato il 2016-01-20 18:56:32
Grazie per questo articolo utile ed esaustivo in grado di offrire una panoramica ben definita sugli aspetti da seguire per ottimizzare i permalink dal punto di vista della SEO e della facilità di navigazione per gli utenti.
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-01-22 11:12:51
Ciao Ilario, questo è il punto: facilitare gli utenti e migliorare la leggibilità delle informazioni. Per le persone e per i motori di ricerca. Dal mio punto di vista le cose sono collegate.
Agostino ha commentato il 2016-03-07 10:21:18
Ciao Riccardo,
complimenti per l’articolo, come sempre eccellente.
Ti faccio questa domanda: ho visto che lasci nei tuoi permalink le stopwords (ad esempio in questo “come ottimizzare I permalink DI wordpress”. Da quello che leggo sul sito yoast questi dovrebbero essere tolti, per avere un vantaggio SEO, tant’è che nel loro plugin hanno una funzione apposita. La tua scelta di lasciare le stopwords è guidata da quale motivazione?
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-03-07 12:48:04
Ciao Agostino, grazie per il commento.
Io ragiono sempre pensando al lettore. Il motore di ricerca deve avere le informazioni giuste per valutare il tuo lavoro, e quelle che spesso vengono intese come stop word in realtà spesso fanno parte della naturale espressione dell’individuo.
L’URL deve essere breve e comprensibile: come-ottimizzare-i-permalink-wordpress. Lo stesso discorso che fa Fishkin in questo post https://moz.com/blog/15-seo-best-practices-for-structuring-urls Riprendo il suo pensiero: