Trovare idee per scrivere è la difficoltà da affrontare per ogni blogger che si rispetti. Tutti vogliono pubblicare, ma la grande inflazione di blogger e la scelta di argomenti troppo verticali rischiano di minare la creatività. E quindi il futuro del tuo progetto.
Primo punto: è necessario scrivere un articolo al giorno? Dipende, non tutti riescono in un’impresa simile. Ma un calendario editoriale del genere offre dei vantaggi precisi: fidelizzazione dei lettori, traffico costante, presenza sui social.
D’altro canto non è facile avere buone idee ogni giorno. La differenza tra un blogger a tempo perso e un professionista è proprio questa: avere l’intuizione giusta per rispettare un programma, un progetto preciso. Non puoi basare tutto sul blocco dello scrittore.
No, non puoi. Perché è vero, un blog verticale – basato su un argomento iperspecifico – può diventare un problema. Hai degli strumenti spettacolari per ottenere le informazioni e gli stimoli che cerchi. Qualche idea? Ho rovistato nella mia cartella dei preferiti.
Uno strumento fondamentale per chi si occupa dell’ottimizzazione SEO di un contenuto, un amico fidato per ogni web writer che si rispetti. Il motivo è semplice: Keyword Planner definisce il volume di ricerca delle query che inserisci e mostra idee collegate alla ricerca che hai richiesto. Ed è qui che puoi ottenere delle sfumature per sviluppare nuovi articoli.
Ti faccio un esempio, guarda questo screenshot. Hai cercato “mobile friendly site”, l’equivalente in italiano di siti mobile friendly. E hai già ottenuto tre idee fondamentali per i tuoi articoli: come creare dei siti mobile friendly, come scoprire se il mio progetto ha queste caratteristiche e come trasformare ciò che ho già pubblicato.
Tre sfumature che nascono da una ricerca effettuata con Keyword Planner. Al lato hai altre indicazioni, come il già citato volume di ricerca e la concorrenza di quella specifica query. Queste informazioni possono aiutarti a valutare l’utilità del lavoro.
Uno dei migliori contenitori di informazioni per scrivere buoni articoli. Quora è un sito di Q/A dal profilo internazionale. Questo significa che puoi trovare centinaia di persone con le tue stesse passioni e bisogni che pubblicano domande in attesa di risposte. Il tuo obiettivo? Scoprire il topic e spulciare tra i dubbi. Scegli le domande degne di nota e prova a dare una soluzione.
Stesso discorso di Quora, solo che questo è un portale italiano. Ti dirò la verità, non è paragonabile in termini qualitativi ma resta una buona fonte di informazioni e di spunti per scrivere articoli. Soprattutto quando vuoi lavorare sui cornerstone content, i contenuti di base che rispondono, in modo approfondito, alle domande essenziali.
Una grande fonte di dati. Google Suggest è quella funzione del motore di ricerca che completa la query con informazioni suggerite nel box. E che, alla fine della serp, indica delle ricerche correlate. Google Suggest ti permette di scoprire cosa cercano le persone intorno a un argomento, quali sono gli argomenti interessanti per la tua nicchia.
Uno dei grandi vantaggi di Google Suggest è questo: ti consente di guardare tra gli interessi del tuo pubblico. Come suggerisce la pagina ufficiale di questa funzione, le previsioni di ricerca sono generate da un algoritmo e basate su fattori oggettivi, come la frequenza con cui altri utenti hanno cercato una parola.
I risultati di Google Suggest appaiono nel modulo di ricerca, alla fine della serp ma anche in Google Trends, un altro tool che inserisce la query in un contesto geografico e temporale. Per trovare nuove idee questi tool sono indispensabili, ti consiglio di usarli insieme per arricchire il calendario editoriale.
Vuoi ottimizzare il processo di Google Trends? C’è Ubersuggest, un tool per ottenere tutti i suggerimenti di una query in ordine alfabetico. Io utilizzo questo strumento ogni giorno perché mi dà la possibilità di espandere la ricerca per ottenere altre informazioni in una logica di long tail. Inoltre nel pannello di controllo puoi selezionare ed esportare i risultati.
Alternativa a Ubersuggest? Keyword.io, un potente strumento che offre funzioni simili (utili comunque per un confronto incrociato) e fonti differenti. Infatti puoi guardare su diversi archivi, non solo su Google.it: a parte le diverse versioni di questo motore di ricerca, con questo tool puoi interrogare YouTube, Bing, Amazon e App Store.
Non c’è fonte migliore della domanda fatta da un lettore in difficoltà. Dove arriva questa illuminazione? Nei commenti del blog, nei messaggi privati su Facebook, su Twitter o su Facebook, via email: nel momento in cui diventi un publisher esperto in un determinato settore sei a disposizione del pubblico. Le persone lasceranno sempre domande rivolte alla tua attenzione.
E tu hai un compito: rispondere. Devi dare al lettore ciò che cerca, devi dimostrare sempre e comunque la tua disponibilità: è il punto di partenza per creare una community di successo, e per avere buone idee da sviluppare sul blog. In questo modo arricchisci le tue pubblicazioni attraverso una logica virtuosa.
Ovvero rispondendo a domande chiare, espresse dal tuo pubblico. Per avere un minimo di valore, però, devi incrociare l’esigenza del singolo con i dati che trovi in rete. Assicurati che sia un’esigenza condivisa da altre persone. E poi sviluppa il contenuto in modo da diventare la migliore scelta possibile.
Un tool per organizzare le domande espresse su Google e Bing. Consapevole dell’esistenza di Ubersuggest e Keyword.io, e dell’importanza delle ricerche correlate, AnswerThePublic ha creato: “A one-pager that could be shared to prompt a conversation on how you could start answering your public better. By creating content that’s useful, funny or inspiring”.
Il focus qui non è solo su qualsiasi tipo di ricerche, ma solo sulle domande. Il risultato finale è accattivante perché ti offre una visualizzazione chiara di come si sviluppano le domande. Lo so, è solo in inglese. Cioè, ci sono molte lingue tranne l’italiano. Speriamo bene…
Le letture di settore sono decisive, un punto essenziale per sviluppare domande per i tuoi lettori. In un articolo di questo blog ho già spiegato come gestire le fonti e organizzare le tue risorse più importanti. Aggiungo: differenzia le informazioni, usa Feedly per i blog ma non dimenticare Twitter e Facebook. Ricorda il principio dell’economia: non puoi seguire tutto.
I forum sono indispensabili per trovare domande da sviluppare nel tuo articolo. C’è da dire, però, che un interrogativo molto inflazionato in questi siti perde il suo interesse: perché sviluppare una domanda che ha già trovato la sua risposta decine di volte? Ecco perché devi affrontare i forum con occhio critico: incrocia le domande con i tool che ho già citato e soprattutto dai risposte diverse, nuove, approfondite.
Spesso nei forum il rischio è quello di affrontare il tema con superficialità, magari linkando il primo articolo a portata di click. Studia il contesto, guarda cosa succede intorno a te e dai le risposte che gli altri non hanno avuto la forza o il coraggio o la pazienza di pubblicare.
Non è facile trovare idee per scrivere ogni giorno. Però ti assicuro che questi nomi ti daranno una marcia in più, ti aiuteranno a lavorare nel miglior modo per ottenere risultati concreti. Risultati che puoi raccogliere se affidi il lavoro a un blogger professionista e non a un semplice esecutore: ecco perché è indispensabile delegare il tuo progetto a una figura competente.
Però scommetto che tu hai nuove soluzioni, nuove idee per i titoli. La tua esperienza è fondamentale in questi casi, lasciala nei commenti e aiutami ad arricchire questa guida.
4 commenti presenti
Emanuela ha commentato il 2016-07-20 17:32:21
Articolo davvero interessante Riccardo, grazie! Ho solo un problema con Keyword Planner: accedendo al mio account Google adwords, infatti, le uniche operazioni che mi permette di compiere riguardano la creazione di una campagna! È un bug?
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-07-20 17:38:31
Ciao, hai provato con questa procedura?
Nicoletta ha commentato il 2017-01-21 11:26:00
Grazie Riccardo!
Il tuo articolo mi sarà molto utile!
Io devo avviare una nuova attività online e ho bisogno di capire come muovermi.
Sei molto chiaro e incisivo.
A presto!
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-01-21 12:05:00
Ciao Nicoletta, grazie a te per aver letto e apprezzato il mio articolo. Spero che ti aiuti a trovare buone soluzioni per il tuo blog.