Strumento parametri URL non più disponibile nella Search Console

Postato in data 5 Aprile 2022 da Riccardo Esposito

La novità arriva dal blog ufficiale di Google e la firma è proprio quella di Gary Illyes: a breve sarà eliminato lo strumento parametri URL dalla Search Console. Questo tool è stato, dal 2009, sempre presente nella dashboard.

Non a caso la Search Console è l’utility indispensabile per SEO e webmaster. Dall’ultimo aggiornamento principale, però, la voce parametri URL è rimasta nelle retrovie. In realtà non è mai stata aggiornata. Oggi, invece, veniamo a sapere che sarà eliminata definitivamente. Ma a cosa serve – o meglio, serviva – questa funzione?

Il ruolo dello strumento parametri URL

Lo spiega proprio Gary Illyes nel post del blog, anticipando che in passato le pagine web erano molto diverse da quelle attuali. E lo stesso si può dire del motore di ricerca che non riusciva a decifrare bene le SessionID più comuni:

“I CMS avevano problemi a organizzare i parametri, i browser spesso danneggiavano i link. Con lo strumento Parametri URL, i proprietari dei siti disponevano di un controllo granulare sul modo in cui Google eseguiva la scansione dei loro siti specificando in che modo determinati parametri influivano sui contenuti dei siti”.

In sintesi, potevi decidere se far indicizzare o meno delle pagine con determinati parametri. Come puoi vedere dall’immagine in basso, ogni voce poteva essere settata su ignorare o meno un parametro registrato.

Spesso sorgevano interi elenchi di URL in questa schermata con strane desinenze e questo tool era fondamentale per evitare il peggio. Oggi Google punta tutto sulla sua capacità di capire in autonomia cosa scansionare e cosa invece lasciare alle ortiche. Quindi, cosa conviene fare? In realtà niente, Google saprà come muoversi.

strumento parametri url

Al massimo, si consiglia sempre nel post ufficiale, si possono usare due strumenti fondamentali per suggerire al motore di ricerca come muoversi: il robots.txt e il tag hreflang per eventuali varianti linguistiche delle pagine.

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Riccardo Esposito

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