Google aggiorna la policy con le caratteristiche delle pagine di atterraggio

Postato in data 8 Marzo 2022 da Riccardo Esposito

Sai bene che le pubblicità sul motore di ricerca devono atterrare su pagine ottimizzate. Mountain View fa sapere che la Policy Google Ads per landing page è stata aggiornata. O meglio, Search Engine Journal elenca i principali cambiamenti rispetto al documento iniziale.

Policy Google Ads per landing page

In realtà la base da rispettare è invariata ma ci sono nuovi parametri utili per aiutare il pubblico ad atterrare su risorse di qualità. E tutto questo sembra combaciare perfettamente con l’evoluzione che si sta delineando in termini di Page Experience desktop e mobile.

Cosa abbiamo di nuovo in questo aggiornamento?

Troviamo le linee guida per gestire un problema come il contenuto originale insufficiente. Questo si riscontra, ad esempio, con pagine in costruzione, coming soon o domini parcheggiati.

In poche parole, sarà molto importante fare in modo che quando un potenziale cliente atterra sulla pagina sia tutto funzionante al meglio. Altra novità registrata con questo aggiornamento?

Una nuova soluzione con il nome “Destinazione non accessibile” che fa parte della categoria Requisiti di destinazione per gli annunci relativi alla limitazione di accesso di una destinazione.

Questo significa che se un utente non può visualizzare la pagina nella posizione in cui si trova non dovresti sponsorizzare e far atterrare su quella landing. Inoltre stanno aggiornando gli esempi nella politica Destinazione non funzionante per migliorare la comprensione dei casi.

Policy Google Ads per landing: la sintesi utile

Quello che sembra capire, in ogni caso, è che sarà sempre più importante far atterrare le persone su pagine funzionanti, ben strutturate e senza errori. Ricorda, infine, che le modifiche alle Policy Google Ads per landing page entreranno ufficialmente in vigore il 21 marzo 2022.

In ogni caso hai tutto il tempo per correre ai ripari e dare maggior stabilità alla tua pagina di destinazione. Come? Ad esempio utilizzando un buon hosting WordPress Serverplan.

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Riccardo Esposito

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