La novità viene rilevata dal blog di SEO RoundTable che raccoglie una testimonianza su Twitter: sono state rilevare notifiche banner interstiziali via Google Search Console. In pratica, lo strumento tanto amato da webmaster ed esperti di search engine optimization invia a chi gestisce il sito web delle segnalazioni.
Segnalazioni che rilevano la presenza di aggiungi troppo invasivi sulle pagine web. Infatti, gli annunci e i banner noti come interstitial possono diventare sovrapposizioni sull’intera pagina. Perché si trasformano in finestre di dialogo su una parte o sull’intera pagina, e a volte offuscando anche il contenuto sottostante.
Questa caratteristica è già, da tempo, inclusa tra le potenziali fonti di penalizzazione delle pagine web perché va contro quella che è la buona page experience. Il motivo è semplice, continua a leggere per approfondire.
Anche le fonti ufficiali di Google sottolineano questo aspetto: per migliorare l’esperienza utente, oltre a ottimizzare i Core Web Vitals e attivare tutto ciò che serve per una navigazione sicura come il certificato SSL, bisogna eliminare gli annunci invasivi. Ecco perché è interessante rilevare questa novità rispetto alla segnalazione e notifiche banner interstiziali. Questo viene segnalato via email, le righe dell’oggetto sono chiare:
“Migliora l’esperienza della tua pagina rimuovendo gli interstitial intrusivi da dominio.it”.
Questo aspetto è importante perché Google non manda segnalazioni via email per penalizzazioni algoritmiche, solo per quelle manuali. Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Google ha un documento dettagliato su questo argomento. E sottolinea a chiare lettere che gli annunci interstitial – ma anche le finestre di dialogo intrusive – sono elementi della pagina che ostruiscono la visualizzazione del contenuto per scopi promozionali.
Qui in alto hai un esempio di notifica. Perché Google ha tanta attenzione verso queste pratiche? Le finestre intrusive rendono difficile la comprensione dei tuoi contenuti da parte del crawler. Allo stesso modo, questi elementi possono diventare fonte di cattiva user experience. Quindi di insoddisfazione da parte degli utenti.