Devo mettere il nofollow a tag e categorie WordPress o le devo indicizzare?

Postato in data 6 Ottobre 2022 da Riccardo Esposito

Indicizzare o deindicizzare tag e categorie, questo è il problema. Da sempre c’è questo dubbio che continua a tormentare il blogger e il webmaster che vuole ottenere il meglio per la propria struttura di contenuti su un qualsiasi sito web. E per ogni blog che si rispetti che sia personale o aziendale.

Indicizzare o deindicizzare tag e categorie

Noi sappiamo questo: tag e categorie sono elementi fondamentali per organizzare i contenuti di un blog e WordPress offre un sistema semplice, immediato e intuitivo per creare sempre nuovi elementi. Questo è sia un punto a favore del CMS che un aspetto negativo. Perché lasciare massima libertà vuol dire anche mettere in mano al pubblico inesperto uno strumento che potenzialmente può rovinare il lavoro dei contenuti virtuosi.

Di base, lo anticipo, si dovrebbero indicizzare tag e categorie. Ma in alcuni casi si può pensare a un lavoro di deindicizzazione. O magari si cancella definitivamente una risorsa. Perché tutto questo? E, soprattutto, come risolvere il problema? Qui hai una serie di riflessioni adeguate al caso.

Ruolo svolto dalle pagine di archivio sul blog

Prima di capire se Indicizzare o deindicizzare tag e categorie bisogna inquadrarne il ruolo. Stiamo parlando di elementi necessari all’organizzazione del blog in termini di scheletro, struttura. Senza categorie, il blog sarebbe piatto. Mentre con questa idea – ovvero dividere i post in grandi contenitori dedicati a temi specifici che descrivono il macro argomento – puoi avere un vantaggio sia in termini di navigazione che di ottimizzazione SEO on-site. Questo lavoro è svolto dalle categorie mentre i tag sono un sistema parallelo e non indispensabile per un’organizzazione extra.

Quando tag e categorie sono in problema

Tutto ciò serve a descrivere il mondo delle tassonomie organizzative dei contenuti su WordPress. Puoi creare e migliorare tag e categorie WordPress per renderle sempre più adeguate al tuo compito ma bisogna aggiungere questo: se usi male questi elementi rischi di creare problemi al blog.

Hai la possibilità di creare sia contenuti duplicati che thin content. Ovvero pagine inutili, vuote. Il problema di fondo sta nel fatto che queste pagine sono costituite da raccolte di altri contenuti già pubblicati, con titoli e anteprime simili a tutto ciò che trovi nell’archivio base e nella pagina autore. Inoltre, se crei tassonomie a caso rischi di entrare in conflitto con risorse già presenti online. Quindi, quando indicizzare o deindicizzare tag e categorie?

Meglio deindicizzare tag e categorie di un blog?

Questa è l’estrema decisione nel caso in cui hai pubblicato tag e categorie che si cannibalizzano, ovvero che hanno lo stesso search intent di altre risorse. E però non puoi cancellare nessuna delle due. Esempio concreto: hai una categoria e un tag dedicati al web marketing, con tag title e URL che puntano a questa keyword. Entrambe le tassonomie, per qualche motivo, ti servo. Cosa fai? Metti il tag in noindex e lasci indicizzata solo la categoria.

Deindicizzare tag e categorie in massa, comunque, non è una buona idea: c’è il rischio di avere effetti negativi sul ranking. Conviene individuare possibili errori, pagine duplicate e tassonomie vuote, e procedere con il bisturi: lasciare ciò che serve, cancellare quello che è inutile, accorpare con redirect 301. In ogni caso conviene sempre scegliere tag e categorie bene dal primo momento. In che modo? Ecco le regole:

  • Non creare tag e categorie per argomenti che non tratterai.
  • Fai una keyword research per scoprire se la tassonomia ha un interesse.
  • Valuta se hai già una pagina che copre quel topic.

Conviene indicizzare sempre tag e categorie?

Certo, questa è la soluzione ideale: lasciare che tag e categorie siano pagine indicizzate. Quindi senza rel="nofollow". Tecnicamente, si dovrebbero utilizzare una serie di attenzioni tecniche per evitare problemi: usare il canonical sulla singola pagina e il rel="prev" più rel="next" per aiutare Google a comprendere la relazione tra le risorse. Però non c’è alcun obbligo di mettere le categorie e i tag in noindex. Anzi, è decisamente sconsigliato.

Perché queste pagine – scelte nel modo giusto e senza cannibalismi con altre tassonomie, pagine e post – possono posizionarsi bene su Google, e poi aiutano il motore di ricerca a scoprire nuove risorse che hai pubblicato e archiviato. Quindi devi scegliere tag e categorie bene dal primo momento.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti totali: 2 Media: 5]
Riccardo Esposito

Discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *