Il visual è uno dei punti decisivi per la tua attività di blogging. Hai creato il tuo blog WordPress, hai acquistato un hosting degno di questo nome e hai messo da parte (finalmente) i timori: non hai bisogno di un blog approssimativo, ma di una piattaforma professionale che faccia da portavoce per la tua attività quotidiana.
Hai bisogno di un blog per fare personal branding, per innescare la logica dell’inbound marketing e per trovare nuovi clienti. Per mantenere questo equilibrio devi creare contenuti di qualità: articoli densi e capaci di intercettare le esigenze dei lettori. Ma anche curati nei minimi dettagli. Ecco perché ho citato l’importanza del visual, delle immagini.
Significa creare un visual partendo da immagini che puoi trovare online, oppure creare dei contenuti con la propria camera. O con programmi di grafica. Le soluzioni sono varie e le regole da rispettare sono diverse. Io cerco di osservare queste:
Tutti sanno caricare un’immagine sul blog WordPress. Basta andare sul pulsante in alto a sinistra e aggiungere un elemento multimediale. Ma ci sono dei dettagli che è facile ignorare. Io lavoro ogni giorno con le immagini per arricchire e migliorare i post: ecco i punti imprescindibili.
Il primo punto da rispettare: l’ottimizzazione SEO. Le immagini devono osservare le principali regole per posizionarsi su Google Image e dare al motore di ricerca le informazioni necessarie per contestualizzare il contenuto. L’ottimizzazione SEO delle immagini segue delle regole che si fondono con l’accessibilità del sito web:
Quest’ultimo punto è fondamentale per migliorare la velocità di caricamento della pagina. Immagini leggere agevolano il lavoro del browser, e come ben sai i secondi sono importanti quando le persone cercano informazioni sul web. Certo, anche l’hosting fa la sua parte ma la velocità di caricamento di una pagina dipende molto dalle immagini.
Da leggere: ottimizzazione SEO per Joomla
Un punto essenziale per la tua visual experience: rispetta le licenze, non rubare immagini da altri siti. Ogni contenuto ha una licenza. Il proprietario di un testo o di un’immagine può contestare la tua azione, e non è il massimo della professionalità utilizzare qualcosa senza permesso, non credi?
Io di solito utilizzo sempre contenuti Creative Commons Zero, immagini rese disponibili in rete da chi lavora con il visual per fare link earning. Il discorso è semplice: ti lascio dei contenuti di qualità, tu li trovi e li condividi sul tuo blog.
Molti servizi offrono degli accessi a pagamento che permettono di scaricare un numero maggiore di contenuti. Ecco i principali siti dove puoi trovare immagini con licenze Creative Commons Zero:
Questi sono i nomi che preferisco. Anche Flickr ti permette di fare delle ricerche e filtrare le immagini con licenze meno restrittive, ma io lavoro sempre con questi portali. E con Canva, uno strumento decisivo per migliorare tutte le immagini che vuoi inserire sul tuo blog.
Con questo tool puoi aggiungere frasi, citazioni, headline e permettere al lettore di inquadrare subito l’argomento del tuo post. Un’alternativa altrettanto valida: Pablo di Buffer.
Non puoi ignorare questo punto. L’immagine deve essere perfetta, non deve avere sbavature e deve presentarsi nel miglior modo possibile. Grande. Nitida. Capace di attirare l’attenzione del lettore. L’immagine principale del tuo blog viene ripresa sui social, su Feedly, nei repin. E tu non puoi accontentarti di immagini mediocri.
Il materiale che trovi sui siti che ho elencato regala ai tuoi post una buona visual experience. Ricorda questo punto: l’esigenza di comprimere le immagini per velocizzare il caricamento delle pagine non deve entrare in conflitto con la qualità. Una qualità che fa rima con unicità: la migliore soluzione per il tuo blog ti porta verso la personalizzazione del visual.
Le immagini che trovi sui siti citati sono di ottima qualità, vero, ma hanno un difetto: sono inflazionate. Tutti le prendono e le usano per i propri contenuti. Ecco perché ti consiglio di sfruttare Canva o un qualsiasi programma di fotoritocco: aggiungere degli elementi grafici o dei filtri può essere la soluzione giusta per dare al tuo blog una marcia in più.
Nel lavoro di personalizzazione del visual ricorda di inserire il tuo nome e cognome, l’URL del tuo sito web. In questo modo puoi avere sempre il brand in prima linea, anche nelle condivisioni sui social network.
Hai inserito un’immagine di qualità sul tuo blog. Hai rispettato tutte le regole per la buona ottimizzazione SEO e hai mantenuto un buon equilibrio tra i dettagli dell’immagine e la necessità di caricare contenuti leggeri. Ora devi farti un’altra domanda: questo contenuto è utile? Sul serio? Fa la differenza per il lettore o hai deciso di inserire una foto solo per spezzare il testo?
Non hai bisogno di immagini per questo. Basta dividere il contenuto in paragrafi e usare i titoli per migliorare la leggibilità dei post. Contestualizza le immagini, fa’ in modo che siano essenziali per il lettore e non semplici ingombri. Ricorda che l’attenzione è sempre in bilico, e che un’immagine può diventare un ostacolo alla lettura.
Il punto che preferisco. Devi vedere le immagini non come semplice abbellimento del tuo blog, e neanche come occasione per migliorare la comunicazione tra chi scrive e chi legge. Certo, questo è il motivo principale che ti spinge a usare il visual nel blog: contestualizzare. Ma puoi fare di più. Molto di più.
Puoi creare un’esperienza completa e lavorare sul content marketing. Ti faccio un esempio concreto: hai affrontato un argomento complesso, hai creato un tutorial. Ora vuoi arricchire il tutto con un’infografica per donare al lettore una sintesi dei punti imprescindibili. O magari vuoi descrivere i dati della tua ricerca con dei grafici.
Le combinazioni sono tante e potrei continuare a lungo: GIF, meme, fumetti, gifographic, screenshot. Tanti sono i contenuti visual che puoi usare per donare al lettore un’esperienza completa, capace di andare oltre alla semplice immagine che accompagna l’apertura del post. Questo lavoro ripaga in termini di qualità, ma anche di link e condivisioni.
Le infografiche, ad esempio, sono perfette per lavorare sulla link earning (magari con un po’ di digital PR) ma sono anche dei contenuti che generano un gran numero di condivisioni. La ricerca proposta da Socialfresh illustra i numeri più importanti: le gifografiche conquistano il primo posto, mentre l’ultima posizione è riservata alle immagini gratis.
Da leggere: come inserire le immagini su WordPress
Ci sono mille buoni motivi per lavorare sulle immagini e per ottimizzare questi contenuti. Io ti consiglio di non sottovalutare la forza delle creatività grafiche sul tuo blog. Puoi aumentare le visite, puoi dare forza alle condivisioni, puoi migliorare la tua presenza sui social network.
Ma dal mio punto di vista devi rispettare questi passaggi. Sei d’accordo? Puoi aggiungere la tua esperienza? Lascia la tua opinione nei commenti, aiutami a migliorare questa piccola guida.
4 commenti presenti
Francesco BrioWeb Russo ha commentato il 2016-03-24 19:14:49
Ciao Riccardo… io ho deciso da qualche tempo di crearne proprio di mie… la passione per la fotografia non manca… i cellulari che fanno buoni scatti (e per il web vanno benissimo) non mancano… e vai… In più utilizzando spesso la storia di Venezia per spiegare il marketing ho deciso che era meglio avere foto proprie… almeno per avere inquadrature diverse dal solito…
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-03-24 21:18:14
Ciao Francesco,
Grazie per il tuo commento. Vuoi la mia opinione? Questa è la migliore soluzione. Immagini proprie. Spesso si vedono le stesse foto che passano da un sito all’altro e non è il massimo. In questo modo sarai unico. A meno che qualcuno non le rubi…
Mattia ha commentato il 2016-03-25 06:28:58
Ho sempre accompagnato i miei articoli da belle immagini, anche ritoccate, ed ottimizzate, ma ho spesso trascurato il fattore dell’utilità per il lettore di vedere quell’immagine. Grazie mille mi hai fatto riflettere!
A presto!
Mattia
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-03-25 06:43:20
Ciao Mattia,
Ti ringrazio. L’utilità dell’immagine: a volte dimentichiamo questo punto. Il visual è importante, ma può diventare anche elemento di disturbo. Riuscire a sfruttare il visual per essere veramente significativi: questa è la sfida.
A presto!