Per un’azienda il Content Marketing è un investimento, una porta che si apre verso l’ampliamento del proprio business e la possibilità di incontrare nuove realtà professionali. E nuovi clienti.
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Cosa è il Content Marketing?
Iniziamo dalla definizione di Wikipedia: “Content marketing is any marketing format that involves the creation and sharing of media and publishing content in order to acquire customers”. Creare, condividere, pubblicare: questa linea ignora che lo scopo del Content Marketing non riguarda solo l’acquisizione di nuovi clienti.
Certo, è un punto importante. Ma non è l’unico. Come sottolinea l’articolo di Web In Fermento, ci sono obiettivi diversi quando si lavora con il Content Marketing: c’è la brand awareness, la lead generation e la customer retention.
Quello del Content Marketing è un universo articolato, ricco di opportunità. E i dati registrati da questa infografica relativa all’anno appena trascorso danno ragione a chi confida nei contenuti per migliorare la propria strategia B2B e B2C.
I dati sono chiari: il 91% dei marketer B2B punta sui contenuti, e la percentuale scende di poco (86%) quando si parla di B2C. Tutto questo si trasforma in un investimento interessante: i marketer spendono il 25% del budget in Content Marketing.
E i risultati non si fanno attendere. Le aziende B2B che investono nel blogging generano il 67% di lead in più al mese, e la pubblicazione di contenuti interessanti resta uno dei tre motivi che spingono gli utenti a seguire un brand sui social media.
In questo scenario il blog si guadagna un ruolo chiave: il 37% dei marketer è favorevole di questa strategia, e sostiene che il blogging è la soluzione migliore per fare Content Marketing. Forse perché racchiude codici e dinamiche differenti, perché permette di creare un punto di discussione tra autore e lettore.
Due articoli interessanti:
Creare e distribuire contenuti di qualità: basta questo per raggiungere un buon risultato? Quali sono gli elementi che permettono il successo o l’insuccesso di un contenuto nel B2B marketing? La risposta arriva da un’altra infografica:
Un contenuto deve essere rilevante per la persona che sta leggendo, deve avere una call to action – deve quindi essere proteso verso l’azione attiva – e deve essere facile da interpretare. Una nota importante: il fatto che un contenuto sia diretto a un’azienda non è detto che debba essere privo della magia dello storytelling.
Puntare sul Content Marketing vuol dire pubblicare post e articoli, ma anche lavorare con un contenuto che abbracci qualsiasi strumento e soluzione: dai video ai podcast, dalle infografiche ai social network.
Secondo Forbes, quasi il 60% delle aziende nel 2014 sarà pronto per usare una strategia di Content Marketing: tu hai già pensato a una strategia valida?