La tua azienda è online. La tua azienda ha finalmente deciso di trasformarsi in un’impresa all’avanguardia, capace di sfruttare la forza della rete. La tua azienda è finalmente “leader del settore”. Oppure no?
Non scherziamo, essere “leader del settore” non vuol dire niente. Ma essere online può fare la differenza. A patto che la propria presenza in rete segua una strada ben precisa. Ovvero la strada della coerenza, della pianificazione, della gestione accurata.
Un’azienda online deve essere in grado da un lato di facilitare il lavoro delle persone, e dall’altro di raggiungere obiettivi impossibili da immaginare senza l’aiuto della rete. Vogliamo provare a fare qualche esempio pratico?
Un’azienda ha bisogno di un sito web. Questo è un punto di arrivo, giusto? No, è un punto di partenza, perché l’azienda ha bisogno di un sito web che sia in grado di raggiungere un obiettivo specifico: convertire.
Un tempo si usavano i siti-volatino. Ovvero dei manifesti informativi (alcuni, giuro che li ho visti, dei PDF caricati sul server) che racchiudevano le informazioni base di un’attività: numero di telefono, indirizzo, telefono.
Ora la situazione è ben diversa: un sito web deve essere studiato con cura, deve essere usabile, deve essere mobile friendly e deve essere pensato intorno alle esigenze degli utenti. Ovvero dei potenziali clienti.
Non basta acquistare un hosting, prenotare un dominio e caricare poche pagine web create alla buona dal famoso nipote tuttofare: la tua Azienda 2.0 ha bisogno di un sito studiato per rispondere a esigenze ben precise.
Esperienza personale: ci sono PMI che si presentano con una Gmail. Massimo rispetto per il sistema di Mountain View, ma avere un dominio di proprietà vuol dire anche tutelare il tuo brand con un sito e una email che rappresenti l’azienda:
Un’altra storia rispetto a nomeazienda.wordpress.com e nomeazienda234@gmail.com, vero? Senza contare che con una email professionale come PowerMail puoi attivare in un attimo la posta elettronica certificata (PEC) e dare ai tuoi messaggi lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno. La tua Azienda 2.0 ha bisogno anche di questo.
Tasto dolente. Il blog aziendale è il desiderio di ogni imprenditore, così come la pagina Facebook e l’account Twitter. E poi basta un attimo, pochi secondi e sei online con i social. Con il blog basta un hosting specifico per WordPress e tutto si risolve. Più o meno.
Infatti, nella maggior parte dei casi, i social falliscono miseramente. Il motivo? Nella maggior parte dei casi manca l’attitudine social, manca la propensione alla condivisione e al confronto. Questi canali vengono utilizzati solo per spingere e non per accogliere il cliente. Ecco perché l’Azienda 2.0 prima di aprire un blog deve chiedersi: perché aprire un blog?
Le aziende hanno sempre bisogno di un servizio cloud. Sempre. Perché conviene, perché è sicuro, perché in questo modo si possono archiviare centinaia, migliaia, di documenti occupando uno spazio pari a zero anche sui propri hard disk. Ma soprattutto perché in questo modo si facilità la dislocazione del lavoro.
Facile lavorare con una persona a centinaia di chilometri di distanza quando hai tutto il materiale online. Il concetto di ufficio scompare, i costi si abbattono, le collaborazioni impossibili all’improvviso diventano semplici, immediate. Ma una vera Azienda 2.0 non si accontenta di un account gratuito: questo è il vero limite, l’incapacità di spendere una somma minima (da un punto di vista aziendale) per ottenere un servizio indispensabile.
Questa è la sintesi: per ottenere il massimo dalla tua Azienda 2.0 devi investire. Ma non solo da un punto di vista economico. Devi essere in grado di mettere in discussione le tue idee, i tuoi punti di vista. Il web non è un terreno di conquista e i social non sono delle armi da puntare verso i potenziali clienti: tutto si basa sulla conversazione.
Sei d’accordo?