Dal blog amatoriale al progetto professionale: 5 punti essenziali

Postato in data 21 Marzo 2016 da Riccardo Esposito

Tutti possono iniziare a fare blogging. Tutti. Non ci sono limiti a questo mondo. Basta un attimo e sei online, sono sufficienti pochi passaggi per pubblicare articoli e lavorare su uno degli aspetti chiave del content marketing. Appunto, uno degli aspetti. Il blogging non è sinonimo esclusivo di contenuti, ma quest’attività può portare a frutti interessanti.

Basta esserci per raggiungere lo stato dell’arte? Basta pubblicare due o tre post per avere successo? Andiamo, non scherzare. Non può essere così semplice il lavoro del blogger: scrivere è importante, ma dietro al successo di un blog si nascondono mille sfumature.

Dal blog amatoriale al progetto professionale
Iniziamo a fare blogging sul serio?

Puoi iniziare oggi a pubblicare i tuoi articoli. Puoi iniziare ora, in questo momento. Ma i risultati potrebbero arrivare tra un anno. Forse tra due. Ti dirò di più: il progetto potrebbe saltare. Questa è la grande sfida del blogging, questa è l’incertezza che si nasconde alla base del nostro lavoro. Puoi investire tanto, ma puoi ottenere poco.

A volte niente. Questo accade quando il tuo blog non segue una strategia chiara. O quando non ha i requisiti tecnici per sostenere un determinato lavoro, quando non viene seguito dalle persone giuste. Insomma, quando è ancora un prodotto amatoriale.

Hai aperto un blog con WordPress.com per fare pratica, poi hai capito che dovevi andare oltre e passare allo step successivo. Quali sono i passaggi per trasformare il tuo blog in uno strumento utile? Io ho individuato 5 punti essenziali.

1. Hosting e dominio

WordPress.com è un ottimo trampolino, poi devi aumentare il ritmo. Hai bisogno di qualcosa di differente. Tipo un blog che si sviluppi su una piattaforma proprietaria e non su un servizio gestito da terzi. E che freni le tue iniziative, i tuoi bisogni di personalizzazione, la tua opera di ottimizzazione. Detto in altre parole, devi registrare un dominio per dare un indirizzo chiaro alla tua attività online (a proposito, ecco come scegliere il nome dominio).

hosting
Qui si trova il tuo blog.

Devi anche affittare una casa per il tuo blog, devi acquistare un hosting WordPress per ospitare i contenuti che pubblichi ogni settimana. In questo modo puoi sfruttare al massimo le potenzialità di questo CMS e sviluppare nel miglior modo possibile la tua strategia.

Per approfondire: come scegliere l’hosting del tuo blog

2. Visione d’insieme

Questa è una qualità indispensabile per un blog professionale. Posso elencare ogni punto necessario per mettere insieme un progetto – SEO, user experience, web design, copy – con la sicurezza di avere ragione. Ogni aspetto è importante, ogni specializzazione può contribuire all’ottimizzazione. Ma tutti i tuoi sforzi sono inutili senza una visione d’insieme.

Sto parlando della coordinazione di base, di un progetto che consenta ai professionisti di lavorare verso un’unica direzione. Estetica e funzionalità, capacità del blog di essere intuitivo per i potenziali lettori, ottimizzazione SEO di determinate risorse per intercettare domande precise. Non puoi ottenere un blog professionale se ogni voce esprime una propria opinione sugli obiettivi, sul target, sui valori che si trovano alla base del progetto.

3. Il blog non si muove da solo

No, non è un’entità isolata. Pubblicare articoli di qualità è un buon punto di partenza, ma non basta se vuoi portare il tuo blog a un livello superiore. Prima, però, devi riflettere sul concetto di contenuto di qualità: vuol dire conoscere le esigenze del lettore. Ed ecco un primo investimento da portare avanti: non semplice ottimizzazione di base, ma anche analisi SEO.

Lo stesso discorso vale per l’argomento social media marketing: potrebbe essere necessaria un’attività di advertising su Facebook o su Twitter per promuovere pagine degne di nota. Senza dimenticare che il lavoro più importante sui social riguarda le interazioni: hai bisogno di tempo per curare i rapporti. Il blog non si muove da solo, ha bisogno di un aiuto.

Per approfondire: ottimizzazione SEO di un sito Joomla

4. Piano editoriale

Questo è un altro punto che fa la differenza tra un blog amatoriale e uno professionale: la presenza di un progetto editoriale capace di ragionare intorno alle esigenze del pubblico. Tutti i dati recuperati dall’analisi SEO e dal lavoro sulle community convergono qui, in questo documento. Devi ragionare sul target, sugli obiettivi e sul lavoro da svolgere.

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Piano editoriale: è indispensabile – Fonte immagine

Argomento, pubblico, risultato: senza questa catena il tuo progetto rimarrà un passatempo. Sempre necessario avere un piano editoriale? No, ma le ricerche lasciano delle indicazioni chiare: i progetti legati al content marketing che documentano la propria strategia sono in minoranza, ma hanno maggiori possibilità di successo. Quindi, tu come ti muovi?

5. Temi e plugin

La struttura del blog è pronta. Ora devi scegliere un tema WordPress, una veste grafica. C’è un template perfetto per il tuo scopo, una soluzione che rispecchia il tuo business. Ma perché spendere soldi quando puoi avere un prodotto simile a costo zero? Stesso discorso per i plugin: perché investire altri soldi se il web è pieno di risorse gratuite?

No, non funziona così. Un blog professionale non è un vezzo, non è un passatempo, ma uno strumento con un obiettivo unico, specifico, imprescindibile: vendere. Tu devi sfruttare gli aggiornamenti e le pagine fisse per raggiungere degli obiettivi concreti, e questi atteggiamenti sono deleteri. Sono un ostacolo.

I plugin WordPress non servono solo a inserire bottoni social e a definire dei dettagli del tuo progetto. Sono d’accordo, esistono estensioni che puoi sostituire con una stringa di codice o con un’operazione banale. Ma ci sono diversi plugin per fare lead generation con WordPress: tu risparmieresti sulla capacità del blog di costruire una lista di contatti interessati al tuo prodotto o servizio?

Questo è un investimento. Così come è un investimento acquistare un plugin per generare delle landing page o un tema con delle pagine già pronte per ospitare le attività più importanti. Anzi, nel caso delle landing page puoi puntare a un livello superiore: pagare uno specialista per creare delle soluzioni personalizzate.

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Mai rinunciare a un buon plugin WordPress.

Non sto parlando di una spesa maggiore, ma di una spesa migliore che si può trasformare in un tasso di conversione superiore. Risparmiare su questi punti per un blog orientato al business è un po’ come organizzare un portale dedicato alle breaking news (quindi con picchi di visite) e acquistare un hosting base.

Da leggere: i migliori plugin per creare un e-commerce WordPress

Qual è la tua opinione?

Vuoi portare la tua attività di blogging a un livello superiore? La sintesi è chiara: devi spendere. Mi correggo, devi investire. Perché il vero passo in avanti ti permette di contemplare il blog come uno strumento e non come un fine. A parte qualche nicchia, non guadagni aumentando le visite ma organizzando il blog intorno a un lavoro di inbound marketing.

Non è semplice ottenere questo risultato e non puoi pretendere che uno spazio online alla deriva – magari su un servizio e non self hostess – riesca a portare frutti degni di questo nome. È una possibilità remota, ma chi ha un’azienda o un’attività professionale non può fidarsi del caso. Sei d’accordo? Vuoi aggiungere un punto a questa lista?

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Riccardo Esposito

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