Devi creare una condizioni di vendita per ecommerce? Perfetto, è un tuo dovere e puoi ottenere tanto dallo shop online se aggiungi una risorsa del genere. Troppo spesso i termini del rapporto vengono considerati un angolo marginale, elemento di cornice rispetto alle schede prodotto.
Senza dimenticare le categorie. Ciò è vero perché è attraverso queste realtà che guadagni la maggior parte del traffico, monetizzi, catturi i potenziali clienti e li trasformi in customer. La differenza tra uno shop online improvvisato, funzionale ma non troppo, e un grande ecommerce è proprio questa: riuscire a massimizzare ogni aspetto del sito.
Ti sembrerà assurdo ma la pagina termini di vendita per ecommerce riesce a soddisfare diverse dinamiche. Può essere un’ottima risorsa per dare risposte alle persone, quelle che arrivano sul portale ma anche gli internauti che digitano qualcosa su Google. Da dove iniziamo?
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Inizio con un valore base: quella che ti consente di capire cos’è una pagina condizione di vendita per ecommerce. Con questo termine si intende una soluzione capace di sintetizzare le domande frequenti del pubblico con relative risposte rispetto a cosa succede nel momento in cui si accetta di comprare su un sito.
Detto in altre parole, le condizioni d’uso regolano i rapporti di vendita online tra chi vende e chi compra. Essendo un aspetto particolarmente delicato, queste risorse sono obbligatorie perché devi garantire al massimo la trasparenza della compravendita. Questo è importante.
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Questo è il vero dramma delle pagine condizioni di vendita per ecommerce: cosa scrivo? Una delle soluzioni più utilizzate per i progetti casalinghi: copiare il testo di un portale simile e adattarlo. Funziona? No, è un vero e proprio azzardo perché il rischio è alto.
Non tutte le realtà sono simili, ciò che vale per me può essere inutile per un altro sito. Il copia e incolla dei termini di vendita è una pratica comune ma rischiosa. Esistono dei servizi online che offrono dei prestampati, in realtà io consiglio sempre di rivolgersi a un legale.
Parlo di un avvocato o un consulente specifico per ecommerce. Solo così puoi procedere con le spalle coperte sia rispetto al cosa inserire nella pagina che al dove aggiungere il link che informa l’utente.
Questa è la sezione che preferisco: nella maggior parte dei casi la pagina condizioni di vendita per ecommerce viene ignorata completamente dal punto di vista della formattazione e della leggibilità. Quindi viene affrontata come una semplice risorsa da pubblicare e poi si dimentica.
Ignorando che forse quest’opera verrà letta e spulciata per ottenere delle risposte. Perché ignorare questo passaggio? Bastano pochi punti per incassare ottimi risultati:
Detto in altre parole, rendi il testo più semplice e piacevole. Un dettaglio importante: diverse pagine di condizione vendita riportano la formattazione dei vari editor Word o Pages. Sintomo di un barbaro copia e incolla. Evita questo passaggio, aggiungi come testo base e poi organizza il contenuto.
Questo è uno dei miti delle condizioni di vendita per ecommerce: è preferibile mettere la pagina che offre questi dati in noindex? No, o meglio: questa indicazione deriva dal fatto che si considera questa pagina come – spesso e volentieri – uguale a quella di altri portali. Perché ovviamente il testo viene copiato e incollato.
In realtà, a meno che non ci siano particolari esigenze, la pagina dei termini e condizioni d’uso può rimanere tranquillamente in indice. Se curata bene, con testo ponderato e con informazioni utili, può intercettare delle richieste specifiche degli utenti nel motore di ricerca. In questi casi puoi fare ricerche in termini di brand nei vari SEO tool per vedere se vieni associato a esigenze specifiche. Ad esempio “nome + condizioni di vendita”.
Sono due realtà diverse. La pagina FAQ per ecommerce risponde a questioni pratiche dell’utente. Può essere interna o esterna, vale a dire dedicata alle domande che riguardano il servizio o il contesto. Uno shop online può avere bisogno di una pubblicazione del genere per definire aspetti specifici del sito, del servizio, del funzionamento della piattaforma.
Ma si può creare una risorsa del genere per dare risposte sul contesto. Se pubblico il sito web di un hotel posso aggiungere una FAQ dedicata al luogo in cui si trova la struttura.
Una pubblicazione relativa ai termini di vendita deve essere rivolta non solo al cosa succede se il bene non arriva, ma deve esserci una definizione chiara a livello economico e legislativo per definire il rapporto tra le parti. Quindi conviene non confondere queste pubblicazioni.
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Il consiglio da seguire in ogni caso: curare la pagina in questione con la massima attenzione possibile. Questo conviene sia per dare all’utente una tranquillità in più, sia per obblighi legali. Su quest’ultimi passo la parola a professionisti del settore ma ti posso assicurare che il pubblico è sensibile a questi punti: vuole sapere cosa succede dopo l’acquisto, anche dal punto di vista legale. Non credi?