Sai bene che i commenti del blog WordPress sono una risorsa utile per comunicare e per interagire con i lettori. Ma, soprattutto, permettono di sfruttare una delle leve decisive dello strumento blog: creare interazione. Qual è la differenza sostanziale con un sito web? L’evoluzione dei contenuti, questo è sicuro: la home page del blog è sempre in divenire.
Ma questa evoluzione si ritrova anche nei singoli post. Alla fine degli articoli c’è sempre uno spazio dedicato ai commenti. O meglio, quasi sempre: molti blogger preferiscono non accettare l’interazione. Nomi come CopyBlogger e Seth Godin hanno preso questa decisione per motivi differenti, ma rinunciano a una risorsa essenziale.
Il blogging non è solo pubblicare articoli: è interazione, discussione, condivisione del sapere attraverso un canale unico. Il tuo spazio web diventa un angolo dedicato al confronto, puoi creare qualcosa insieme ai lettori. Quindi per me i commenti devono esserci, punto.
Ma come? In che modo? In passato ho già pubblicato un articolo per avere un’idea generale dei commenti su WordPress. Oggi voglio puntare verso dettagli importanti, anche se secondari. Forse tu li conosci ma non puoi esserne sicuro. Vuoi sciogliere ogni dubbio? Perfetto, ecco la mia lista.
Voglio iniziare con una frase che hai già sentito: devi pubblicare contenuti di qualità, contenuti in grado di rispondere alle esigenze delle persone che vuoi raggiungere. Questo vale per gli articoli che si susseguono nella home page del blog, e per tutto ciò che contempla la tua content marketing strategy:
L’elenco potrebbe allungarsi. Ma spesso viene tralasciato un punto decisivo per la tua attività di blogging: i commenti sono contenuti. E possono avere degli obiettivi, possono veicolare visite preziose verso il tuo blog, possono migliorare un contenuto, possono aiutarti a fare brand awareness. Con i contenuti puoi comunicare valori, idee, visioni.
E non basta scrivere, perché il commento può diventare un vero e proprio articolo. In questo spazio puoi lavorare con il codice HTML e fare tutto quello che già metti in pratica nei post.
Quindi puoi formattare, mettere titoli e grassetto, inserire una lista puntata, un’immagine un embedded video, un aggiornamento social. Puoi scrivere un secondo articolo nei commenti, o un guest post in un altro blog. Non limitarti a salutare e ringraziare.
Nell’area Setting del blog WordPress c’è la sezione dedicata alle discussioni. Qui trovi una serie di opzioni utili per organizzare i commenti. Non tutti sanno che puoi decidere quali commenti mostrare prima: i vecchi o i recenti.
Si tratta dell’ultima voce dell’area Other comment settings e io preferisco mostrare prima i vecchi: in questo modo la discussione è chiara, è facile capire chi ha commentato e chi ha risposto. Per completare l’opera attiva i commenti nidificati (stessa area Discussione).
Hai sfruttato i commenti per creare contenuti? Un lettore ha suggerito un buon argomento per un post? Il pubblico ha portato avanti una discussione legata a una domanda utile? È arrivato il momento di usare i commenti per migliorare i link interni del tuo blog.
Sì perché i commenti WordPress hanno un permalink che puoi isolare e utilizzare come un qualsiasi collegamento ipertestuale. Questo significa che puoi usare il contenuto che hai creato con il commento per spostare il lettore da una parte all’altra del blog, ma anche per portarlo su una discussione attraverso i social network.
Una bella domanda relativa alle stop word nel permalink del post https://t.co/cXNRM1QtTO
— serverplan (@serverplan) 7 marzo 2016
Guarda questo esempio: chiamo in causa la community dei follower Twitter per creare una discussione nei commenti. Il link presenta un’ancora che rimanda all’interazione con due obiettivi fondamentali: aumentare le visite e implementare le discussioni. Non sempre si raggiunge il risultato, anche questo è social media marketing: procedere per tentativi.
Per approfondire: come iniziare a fare blogging
WordPress permette di scegliere come e cosa moderare. Nella sezione Before a comment appears puoi scegliere due soluzioni differenti: moderare sempre prima di pubblicare un commento, lasciare che il lettore pubblichi se l’admin ha già approvato un suo contributo. Questa soluzione è ammissibile se hai una community unita, poco turbolenta. Se il blog è soggetto al flame, alle risse verbali, ti conviene avere l’approvazione attiva.
Sempre sul tema della moderazione, puoi scegliere quante email ricevere. Ogni volta che un lettore lascia un commento, WordPress può mandare un messaggio di posta elettronica. Ma puoi scegliere di ricevere email solo quando devi moderare. In questo caso io consiglio di avere massimo controllo.
Sembra facile chiudere i commenti del blog, vero? In realtà WordPress offre diverse soluzioni per frenare le interazioni sul blog. Non sono d’accordo con questa soluzione, ma credo che sia giusto per un blogger conoscere le strade da seguire:
Nel primo caso devi andare nella sezione Discussioni e spuntare l’opzione Automatically close comments on articles older than… Qui c’è un menu che ti permette di scegliere il numero di giorni da attendere prima della chiusura. Per negare tutti i commenti devi andare poche spunte sopra, alla voce Allow people to post comments on new articles.
Sempre a breve distanza c’è un’altra opzione utile: quella che ti permette di chiudere l’arrivo di pingback e trackback, notifiche che permettono di mostrare link interni ed esterni sul post.
WordPress ti avvisa che puoi dare delle impostazioni singole per limitare i commenti. Vai nel singolo articolo o nella pagina statica che ti interessa, apri il menu Impostazione schermata in alto a destra e spunta il box Discussione. In questo modo appare il menu che ti permette di eliminare la possibilità di commentare solo il singolo contenuto. Io lo faccio, di solito, per le pagine.
Da leggere: come creare un utente WordPress
Sempre dal Setting dedicato alle discussioni puoi decidere cosa chiedere al lettore prima di lasciare un commento. L’opzione più restrittiva è quella dell’iscrizione, una soluzione che sconsiglio: è un freno al tuo lavoro di community. La miglior opzione, secondo me: chiedere nome ed email in qualsiasi occasione, senza lasciare troppe libertà.
Per iniziare a lavorare con il tuo blog non basta iniziare a scrivere. Non è sufficiente. Devi curare ogni dettaglio e devi occuparti dei commenti. Ecco perché ho scritto questa piccola guida. Io seguo una linea: massimo controllo passivo (email), una via di mezzo per il controllo attivo (gli habitué hanno via libera) e libertà totale per commentare: solo nome ed email. Tu come hai organizzato i commenti WordPress? Hai seguito questa linea?
22 commenti presenti
Anna Poli ha commentato il 2016-03-17 10:28:12
Anch’io non sono d’accordo sul fatto di chiudere i commenti dopo un tot che il post viene pubblicato. Capita a tutti navigando sul web di imbattersi in post più datati ma molto interessanti,e non vedo il motivo per cui un lettore non possa sentirsi libero di commentarli. Ho un piccolo blog anch’io e i commenti sono sempre aperti ☺
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-03-17 12:30:13
Ciao Anna,
Ormai le ho viste tutte, ma i blog con i commenti chiusi continuano a lasciarmi perplesso. Il blog è così proprio perché permette di lasciare opinioni, come in questo caso. Ma non solo: insieme si costruisce la conoscenza, il dialogo. Poi magari sono troppo idealista, per me il blogging ha dei significati che altri non condividono. Ma per me è così, è confronto e dialogo.
Anna Poli ha commentato il 2016-03-17 16:15:53
Decisamente sì. Anche il moderatore lo trovo indispensabile… io personalmente preferisco approvare i commenti delle mie lettrici la prima volta. E soprattutto devo decidermi ad attivare l d’antispam che ormai la situazione è insostenibile. Rimando e rimando ma so che avrei già dovuto farlo…
Riccardo Esposito ha commentato il 2016-03-17 17:54:48
Ecco, l’antispam… Questo è decisivo per evitare problemi. Ti consiglio Akismet, semplice ed efficace. Mai avuto problemi.
Denis ha commentato il 2017-06-07 09:50:12
Buongiorno a tutti,
sto aprendo un blog e mi trovo in quello stato di terrore per la privacy policy.
Per la pubblicazione di un commento viene richiesta una mail, secondo voi è necessario inserire la spunta di autorizzazione al trattamento dei dati?
Grazie!
Denis
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-06-07 13:31:07
Tu utilizzi quell’email per fare qualcosa di diverso dal semplice permettere alla persona di lasciare un commento?
Denis ha commentato il 2017-06-07 13:53:39
No no!
Per eventuali invii mail farò il form di compilazione per newsletter o simili.
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-06-08 07:02:03
Guarda, io mi sono sempre affidato al form di base di WordPress. Se devi solo far commentare credo (ripeto, credo) che non sia necessario altro. Proprio perché è lo stesso WordPress che non chiede alcuna specifica nei commenti.
Denis ha commentato il 2017-06-08 09:38:58
Ok perfetto, grazie mille!
Diego Torres ha commentato il 2019-01-18 08:52:14
Buongiorno a tutti,
sto aprendo un blog e mi trovo in quello stato di terrore per la privacy policy.
Per la pubblicazione di un commento viene richiesta una mail, secondo voi è necessario inserire la spunta di autorizzazione al trattamento dei dati?
Grazie!
Diego
Riccardo Esposito ha commentato il 2019-01-23 14:28:44
Ciao Diego, purtroppo la situazione è sempre molto fumosa. però dovrebbero esserci dei plugin specifici proprio per il GDPR. Non so in che misura possano aiutarti nel caso specifico però.
Aldo ha commentato il 2019-04-15 20:21:19
Regole di buona logica che è sempre bene ricordare. Complimenti.
Riccardo Esposito ha commentato il 2019-04-17 11:39:03
Grazie, a presto.
Enrico ha commentato il 2019-07-09 17:44:33
Grazie per l’articolo, molto utile anche a distanza di alcuni anni!
Riccardo Esposito ha commentato il 2019-07-12 06:25:54
Grazie a te, a breve aggiorneremo!
Chiara ha commentato il 2020-08-25 15:51:46
Buongiorno,
sì sono d’accordo, credo che i commenti siano sempre una buona occasione per entrare in contatto con altre persone e scambiarsi idee.
Articolo ricco di spunti!
Riccardo Esposito ha commentato il 2020-08-28 07:14:52
Grazie per il tuo contributo, Chiara, e per aver lasciato qui il tuo commento.
Cristina ha commentato il 2021-04-06 10:41:06
Io invece ho un problema pseudo tecnico…se una persona inizia a scrivere un commento, dopo tot parole la parte sotto (come qui: con nome, email, sito web e infine invia commento) pian piano sparisce +.+ viene tagliata, come se ci fosse un certo spazio da rispettare e nello scrivere il commento lo superi :( Diverse persone mi hanno segnalato che volevano lasciar un commento al mio post ma poi non c era piu il tasto invia commento! non ho idea di come risolverlo…
Riccardo Esposito ha commentato il 2021-04-20 12:42:19
Sembra un problema di CSS, puoi chiedere al tuo web designer di verificare.
Giulio ha commentato il 2021-05-07 10:58:10
Tutto molto interessante! Sono cose a cui a volte si da poco peso ma sono importantissime
Riccardo Esposito ha commentato il 2021-05-20 17:20:45
Proprio così, bisogna curare ogni dettaglio.
Davide ha commentato il 2021-05-27 11:06:48
grazie per questo articolo, ammetto che alcuni punti non li conoscevo :) .. interessante!