L’architettura dei contenuti è un punto che spesso viene ignorato. Così i blogger e i web writer pubblicano pagine che vengono lette a fatica, quando vengono lette. E il pubblico non trova la soluzione alle proprie domande. O meglio, non riesce a individuare la strada. Anche se ha appena scoperto un gran lavoro.
Questo è il paradosso della scrittura online: puoi creare il miglior prodotto possibile, ma se non hai curato la struttura rischi di far crollare quello che hai partorito. Perché la sostanza è importante, ma lo stesso vale per organizzazione e presentazione del prodotto finale.
Argomenti
L’architettura si basa sulla struttura. Dopo una buona analisi del tema da affrontare devi schematizzare l’attività da svolgere. Devi, cioè, fare in modo che il contenuto si muova dal generale al particolare. Come suggerisce il metodo deduttivo di natura aristotelica. Le persone riconoscono questo processo, seguono il percorso che porta all’informazione.
Hanno ben chiara la logica che parte dal generico per arrivare ai dettagli. Per gli articoli più importanti, per pagine e siti web, puoi lavorare con le mappe mentali. Dei grafici che ti consentono di iniziare da un topic centrale per poi raggiungere argomenti sempre più specifici. In questo modo puoi creare una struttura e costruire il contenuto.
Ci sono diversi strumenti per creare mappe mentali online. Io di solito mi affido a Coggle che si interfaccia con Google Drive, oppure uso Freemind che rappresenta un riferimento per chi cerca un ottimo strumento. Questo è un punto essenziale soprattutto per organizzare i contenuti lunghi, completi e impegnativi.
La buona scrittura online deve seguire un ordine preciso. Una linea capace di guidare il lettore verso elementi chiave della comunicazione. In questo caso la leggibilità fa capolino nel nostro discorso e suggerisce di eliminare ciò che non serve, di scrivere in modo da rispettare la bellezza della lingua italiana. Ma al tempo stesso di evitare ciò che non serve: scrivi di meno, ma scrivi il giusto per aiutare le persone.
Ma poi? Voglio dire, come si organizzano le informazioni? Cosa mettere al primo posto? La regola da rispettare è semplice: la piramide rovesciata. Questa figura suggerisce quali sono gli argomenti che attirano l’attenzione del lettore e con quale ordine affrontarli.
Come puoi vedere da questo grafico (fonte Wikipedia), ci sono una serie di informazioni legate alla buona architettura dei contenuti. All’inizio devi inserire i dati più importanti: quali sono i concetti imprescindibili, i temi da affrontare e i benefici che riceverà l’individuo dalla lettura dell’articolo. Il concetto è questo: devi catturare l’interesse e lo devi fare il prima possibile.
Il titolo calamita lo sguardo, l’immagine stimola, ma è il primo paragrafo che spiega cosa succede nel post e qual è il benefit. Ovvero il beneficio, il vantaggio strategico.
Quindi, il primo paragrafo deve essere decisivo e deve includere un aggancio, una call to action o una domanda per invitare le persone a proseguire. E a continuare la lettura verso il corpo dell’articolo, dove si trovano le informazioni che rispondono alle domande.
Non tralasciare la chiusura. Nella piramide rovesciata la fine coincide con i contenuti extra, meno importanti. Anche sul web puoi inserire approfondimenti utili al lettore per migliorare l’esperienza. Ma non dimenticare eventuali inviti per compiere un’azione, se necessari.
Per approfondire: il rapporto tra blogging e inbound marketing
Le principali caratteristiche della buona architettura di un testo? Chiarezza delle linee, semplicità delle forme. Ed è bello da vedere. Ora la domanda è questa: come si organizza un contenuto senza dimenticare ciò che ho appena elencato?
L’accessibilità prima di tutto. Sorvolo sul lavoro che si dovrebbe svolgere a livello di sintassi e scelta delle parole, per essere diretti e precisi nei confronti dei lettori, per concentrare l’attenzione sui microcontenuti. Partiamo proprio dai titoli, quelli che usi per introdurre le varie sezioni del post. La piramide rovesciata ti dice come organizzare il testo, i titoli ragguagliano il lettore.
Per rifinire il tutto puoi aggiungere un plugin – Table Of Content Plus – per creare un menu di navigazione: passaggio fondamentale per arrivare al secondo argomento, la linearità. Le persone devono leggere tutto? Forse vogliono solo delle sintesi per recuperare le informazioni. Evitando il resto. Non devi accontentare solo la tua voglia di scrivere, devi soddisfare il lettore. Qualche idea per ottenere ciò che ti serve:
Una struttura chiara permette a chi arriva sulla pagina di muoversi senza problemi. Dividere il testo in paragrafi brevi è il primo punto, il passaggio essenziale. Per ottenere qualcosa in più devi fare in modo che le informazioni siano facili da reperire.
Organizzate come vogliono le persone. Distribuite all’interno dell’articolo con cura, prediligendo la semplicità all’abbondanza superflua del testo. Non tutto è indispensabile, molto deve e può essere sacrificato per il bene di chi ti segue.
Spero di sì. In realtà puoi ottenere buoni risultati ignorando questi processi, ma il mio consiglio è semplice: affronta la scrittura e la pubblicazione dei tuoi articoli pensando a una linea chiara, a una serie di elementi per le persone che vuoi raggiungere. Rendi le informazioni chiare, fa’ in modo che siano facili da individuare o da scartare.
Non tutti vogliono leggere l’articolo per intero. Non tutti sono disposti a farlo, quindi devi investire su questi concetti: pianifica, organizza, evidenzia. Questa è la strada da seguire per una buona architettura dei contenuti. Sei d’accordo? Lascia la tua idea nei commenti del post.